Continua la “corsa” dell’Italia alla ricerca di una soluzione per diversificare l’approvvigionamento energetico e svincolarsi dalla dipendenza dal gas russo. Importante accordo firmato ieri ad Algeri tra ENI e Sonatrach: in arrivo fino a 9 miliardi di metri cubi di gas all’anno nel 2023-24.


Continua la “corsa” dell’Italia alla ricerca di una soluzione per diversificare l’approvvigionamento energetico e svincolarsi dalla dipendenza dal gas russo. Lunedì 11 aprile, è stata fatto un sostanziale passo avanti in tal senso. Alla presenza del Presidente della Repubblica algerino Abdelmadjid Tebboune e del Presidente del Consiglio Mario Draghi, il Presidente di Sonatrach, Toufik Hakkar, e l’Amministratore Delegato di ENI, Claudio Descalzi hanno firmato ad Algeri un accordo che consentirà a ENI di aumentare le quantità di gas trasportate attraverso il gasdotto TransMed/Enrico Mattei, nell’ambito dei contratti a lungo termine di fornitura di gas in essere con Sonatrach a partire dai prossimi mesi autunnali, confermando la forte cooperazione fra i paesi. L’accordo utilizzerà le capacità disponibili di trasporto del gasdotto per garantire maggiore flessibilità di forniture energetiche, fornendo gradualmente volumi crescenti di gas a partire dal 2022, fino a 9 miliardi di metri cubi di gas all’anno nel 2023-24.

Le dichiarazioni del Presidente Draghi

La firma è avvenuta nel corso della visita del Presidente del Consiglio dei Ministri Italiano, Mario Draghi, al Presidente della Repubblica Democratica Algerina, Abdelmajid Tebboune, a seguito della firma di una più ampia lettera di intenti per il rafforzamento  della cooperazione in ambito energetico tra il Ministro degli Esteri algerino Ramtane Lamamra ed il Ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio, per conto dei rispettivi governi, alla presenza del Primo Ministro algerino, Aymen Benabderrahmane, del Ministro dell’Energia algerino Mohamed Arkab, e del Ministro italiano della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani.
Draghi durante il suo discorso ha fatto riferimento alle “radici profonde dei rapporti tra Italia e Algeria” e al rapporto economico tra i due paesi “L’Algeria è il primo partner commerciale dell’Italia nel continente africano – e l’interscambio tra i nostri Paesi è in forte crescita.[1]”.


Algeri, 11/04/2022 – Le dichiarazioni del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, al termine dell’incontro con il Presidente della Repubblica algerina democratica e popolare, Abdelmadjid Tebboune.

Il ruolo di ENI

Fondamentale il lavoro svolto da ENI, che dimostra essere ancora una volta il perno principale della politica estera italiana. Una linea tracciata dal suo fondatore Enrico Mattei, un visionario capace di perseguire, con una chiara e lucida visione, gli interessi primari dell’Italia e alla capacità di realizzarli concretamente. La bussola mediterranea della politica dell’ENI di Mattei è tuttora un indicatore fondamentale per la direzione delle politiche dell’Italia. Il “cane a sei zampe[2]” opera in ben 69 paesi nel mondo dalla Groenlandia a Timor Est. In Algeria Eni è presente dal 1981; con una produzione equity di 100.000 mila barili di olio equivalente al giorno, rappresenta la più importante compagnia internazionale nel paese. Oltre ad un ambizioso programma di esplorazione e sviluppo, ENI sta valutando opportunità nei settori delle rinnovabili, dell’idrogeno, della cattura, dell’uso e dello stoccaggio della CO2 e della bioraffinazione, in linea con il proprio impegno per il raggiungimento della carbon neutrality entro il 2050[3].

La posizione algerina

Dopo la Russia, l’Algeria è il secondo fornitore di gas dell’Italia. A fine febbraio il colosso pubblico algerino degli idrocarburi Sonatrach si è dichiarato pronto a fornire più gas all’Europa, in particolare trasportandolo attraverso il gasdotto Transmed.
Il Trans Mediterranean Pipeline – Transmed, conosciuto anche come gasdotto Enrico Mattei, è un gasdotto che collega Algeria e Italia passando per la Tunisia. Sonatrach “ha una capacità inutilizzata sul gasdotto Transmed” che potrebbe essere utilizzata per “aumentare le forniture al mercato europeo”, ha assicurato il suo CEO, Toufik Hakkar . L’Europa è il “mercato naturale d’elezione” per l’Algeria che attualmente contribuisce per l’11% alle sue importazioni di gas, ha sottolineato durante la visita del Ministro degli Affari Esteri italiano[4]. Restano comunque alcuni dubbi a partire dall’effettivo stato di efficienza delle infrastrutture algerine, la stessa azienda pubblica algerina, Sonatrach, ha fatto sapere all’inizio di aprile di avere disponibili solo «alcuni miliardi di metri cubi addizionali» e di stare comunque incrementando l’esplorazione di giacimenti di gas con l’obiettivo di raddoppiare la capacità produttiva in quattro anni.


Note

[1] https://www.governo.it/it/articolo/dichiarazioni-del-presidente-draghi-ad-algeri/19623
[2] Il cane a sei zampe è il marchio dell’Eni, da sempre associato al logo della compagnia e al logo di ciascuna azienda del gruppo, come l’Agip.
[3] https://www.eni.com/it-IT/media/comunicati-stampa/2022/04/eni-e-sonatrach-concordano-aumento-forniture-gas-algeria-transmed.html
[4] https://www.jeuneafrique.com/1337696/economie/gaz-algerien-le-premier-ministre-italien-rencontre-tebboune/


Foto copertina: Alla presenza del Presidente della Repubblica algerino Abdelmadjid Tebboune e del Presidente del Consiglio Mario Draghi, il Presidente di Sonatrach, Toufik Hakkar, e l’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi hanno firmato oggi ad Algeri un accordo che consentirà a Eni di aumentare le quantità di gas trasportate attraverso il gasdotto TransMed/Enrico Mattei.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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Domenico Nocerino
Domenico Nocerino, esperto di geopolitica e dottore in Relazioni Internazionali e Studi Diplomatici. Si è laureato con tesi in geopolitica economica presso l’Università degli studi di Napoli Federico II. Fondatore e direttore della rivista di informazione politica e giuridica Opinio Juris – law and politics review. Autore di diversi articoli accademici, ha all'attivo numerose partecipazioni a Convegni, Corsi di formazione e Seminari tecnici come relatore e ospite in diverse trasmissioni televisive e radiofoniche principalmente occupandosi di geopolitica ed in particolare di Medio Oriente. Coordinatore del comitato “Europa e Politiche internazionali” dell’associazione Omnia. Di recente è stato in Russia per seguire da vicino le elezioni alla Duma.