Secondo le linee guida dell’iniziativa “Belt and Road” , gli scambi transcontinentali sono in piena espansione soprattutto per il commercio online.

Due millenni fa, le carovane di cammelli attraversavano una rotta interna centrata attorno a Chang’an [1]- l’odierna Xi’an, la capitale della provincia dello Shaanxi che serviva per collegare la Cina alle regioni occidentali del mondo attraverso il commercio. Oggi, secondo le linee guida dell’iniziativa “Belt and Road”[2], gli scambi transcontinentali sono in piena espansione soprattutto per il commercio online, questo perchè attraverso il web le aziende dell’era digitale, oggi sono più efficienti, diversificate e con un giro d’affari molto più ampio.

Le tecnologie intelligenti e la moderna logistica hanno permesso alle persone di scegliere prodotti dall’estero: dagli scampi rossi dell’Argentina, dagli avocado messicani e dalle ciliegie del Cile ai cristalli cechi, agli smeraldi della Myanmar, fino all’olio di rosa della Bulgaria ricevendoli entro pochi giorni con un solo clic.

I Paesi della “Belt and Road”

I paesi coinvolti nell’iniziativa “Belt and Road” hanno lanciato attività commerciali su piattaforme di shopping online della Cina, tra cui solo il gigante del commercio elettronico JD.com[3] ha attirato più di 50 e-store oltreoceano.

Allo stesso tempo, queste e-piattaforme facilitano l’esportazione di prodotti cinesi in 54 paesi, tra cui Russia, Ucraina, Polonia, Thailandia, Egitto e Arabia Saudita.

Secondo Xing Yue[4], vice presidente di Alibaba.com: “Il settore dell’e-commerce cinese, è stato progettato per raggiungere circa 2 miliardi di consumatori a livello globale entro il 2020, diventando in poco tempo un’industria pilastro a sostegno del commercio mondiale”. “Con le circostanze che mettono in luce i dividendi digitali, gli e-business transcontinentali, non si concentrano solo sulla vendita di prodotti, ma anche sulla creazione di un commercio incentrato sui servizi, un segnale che rappresenta il commercio digitale”, ha dichiarato Xing al secondo vertice sul commercio elettronico transfrontaliero a Zhengzhou.

Secondo quanto riportato da Alibaba.com[5], lo shopping online annuale della società, ha attratto acquirenti da 225 paesi e regioni, generando un fatturato di 168,2 miliardi di yuan (26,25 USD miliardi) e producendo 812 milioni di ordini.

Anche AliExpress[6], ormai famosa divisione business globale di Alibaba.com fondata otto anni fa, ha raggiunto 100 milioni di clienti esteri a partire da aprile 2017. “Potremmo sottovalutare le dimensioni reali in quanto le persone sotto lo stesso tetto possono utilizzare lo stesso account”, ha dichiarato Shen Difan[7], il direttore generale di AliExpress, aggiungendo che “I prodotti realizzati in Cina non sono nulla di meno rispetto al resto del mondo, ma il problema è che le piccole e medie imprese in Cina non sono riuscite a raggiungere i clienti stranieri”.

E-commerce e droni rimodellano il commercio

Un esempio vincente di velocità di consegna è quello che si è verificato in Russia, appurando la vera convenienza del business online. Prima che l’e-commerce decollasse, i pacchetti d’oltremare impiegavano spesso 60 giorni per arrivare alle famiglie russe, dopo essere stati inviati a Mosca per un controllo di sicurezza.

Ora, tuttavia, con l’adozione dei big data, la dogana russa non è più obbligata a inviare consegne a Mosca per il disimballaggio e l’esame. Invece, informazioni dettagliate su ogni pacchetto, comprese le date, i tipi e i valori delle materie prime, sono rese disponibili online, consentendo la consegna diretta ai clienti.

Secondo il People’s Daily[8], l’e-commerce, emerge come una delle quattro principali invenzioni moderne della Cina, insieme a ferrovie ad alta velocità, Alipay[9] e piattaforme di condivisione di biciclette ha rivisto le tradizionali catene industriali e ridisegnato il sistema commerciale in tutto il mondo,

“Sono stato molto interessato alla logistica rurale gestita da JD.com”, ha dichiarato Wu Min[10], caporedattore del settimanale italiano Il Tempo Europa Cina, durante una visita al quartier generale di JD.com a Pechino. “Negli ultimi anni – prosegue Wu Min – ci è costato molto spedire giornali in campagna, dove le condizioni geografiche difficili bloccavano l’ingresso, oggi con l’uso di droni siamo in grado di superare la sfida dell’ultimo miglio e inviare i nostri giornali ai lettori rurali a costi molto più bassi”.

JD.com ha anche sviluppato droni, del peso di 13 Kg ciascuno, per gestire le consegne in aree periferiche. Inoltre, le tecnologie intelligenti, tra cui i corrieri robotizzati e l’inventario non presidiato, hanno consentito alle spedizioni delle aziende di coprire il 99% della popolazione nazionale, risparmiando circa il 70% dei costi logistici totali.

USA e Cina: Accordi nulli se gli Stati Uniti impongono tariffe

In merito agli ultimi sviluppi della presidenza Trump sul tema del commercio, la Cina ha ribadito che qualsiasi accordo raggiunto sugli scambi tra Cina e Stati Uniti sarà annullato se gli Stati Uniti impongono tariffe e altre misure commerciali.

Il portavoce del ministero degli Esteri Geng Shuang [11] ha fatto il punto in una conferenza stampa in risposta a una domanda sul fatto che la Cina abbia la fiducia necessaria per combattere una guerra commerciale. Geng ha dichiarato che i progressi positivi e specifici sono stati raggiunti durante l’ultimo giro di consultazioni tra Stati Uniti e Cina all’inizio di giugno. “Dopo le consultazioni, la Cina ha reso noto attraverso una dichiarazione che se gli Stati Uniti impongono tariffe e altre misure commerciali, tutti gli accordi raggiunti tra i due saranno nulli. L’essenza della relazione economica e commerciale tra Cina e Stati Uniti è una cooperazione vantaggiosa per entrambe le parti – afferma Geng – Abbiamo sempre chiesto ai due paesi di risolvere i problemi economici e commerciali attraverso colloqui sulla base del rispetto reciproco, dell’uguaglianza e del vantaggio reciproco”.

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Note

[1] Chang’an è stata l’antica capitale di oltre dieci dinastie della storia cinese. Letteralmente Chang’an significa “Pace Eterna” in cinese classico. Durante la breve dinastia Xin la città fu rinominata in “Pace Costante” (常安S); nel 23, dopo la caduta della dinastia, riprese l’antico nome. Al tempo della dinastia Ming il nome divenne Xi’an, ovvero “Pace Occidentale”, che è quello tuttora in uso.

[2] “Belt and Road” , la Nuova via della seta è un’iniziativa strategica della Cina per il miglioramento dei collegamenti e della cooperazione tra paesi nell’Eurasia. Comprende le direttrici terrestri della “zona economica della via della seta” e la “via della seta marittima del XXI secolo” , ed è conosciuta anche come “iniziativa della zona e della via” o “una zona, una via” e col corrispondente acronimo inglese OBOR (One belt, One road).

[3] JD.com è una società cinese di commercio elettronico con sede a Pechino in Cina nata nel luglio del 1998. È il più grande dettagliante su internet B2C in Cina. Sbarca su internet come jdlaser.com nel 2004 come negozio di magnetottica, ma presto diversifica vendendo elettronica, dispositivi portatili, computer. Successivamente nel giugno 2007 cambia dominio in www.360buy.com. Inizia a vendere anche prodotti per la casa, per bambini, libri, cibo e biglietti aerei. Da fine ottobre 2012 entra anche nel mercato europeo. http://www.jd.com/

[4] Xing Yue, vice presidente di Alibaba Group compagnia cinese privata.

[5] Alibaba.com sito web di proprietà del colosso Alibaba Group, è una compagnia cinese privata con sede ad Hangzhou composta da una famiglia di compagnie attive nel campo del commercio elettronico, quali mercato online, piattaforme di pagamento e compravendita, motori di ricerca per lo shopping e servizi per il cloud computing. Nel 2012 due dei portali principali di Alibaba hanno gestito 170 miliardi di dollari in vendite, una somma maggiore delle vendite combinate su eBay e Amazon.com. La compagnia opera principalmente in Cina, e ha una valutazione stimata tra i 55 e 120 miliardi di dollari. Nel 2011 Alibaba fu messa nella lista delle 2.000 compagnie più importanti del mondo da Forbes, la Global 2000. La compagnia fu fondata da Jack Ma (Ma Yun, 马云) nel 1999 sotto il dominio di Alibaba.com, un servizio commerciale con lo scopo di connettere produttori cinesi con acquirenti e distributori stranieri. www.alibaba.com

[6] AliExpress, è un servizio di negozi online composto da piccole imprese cinesi che offrono prodotti a acquirenti online internazionali. È di proprietà di Alibaba Group ed è il sito web di e-commerce più visitato in Russia e il decimo sito più popolare in Brasile. Consente alle piccole imprese in Cina di vendere ai clienti in tutto il mondo. www.aliexpress.com

[7] Shen Difan, Direttore Generale di AliExpress.com

[8] People’s Daily, Il Quotidiano del Popolo (人民日) è un giornale quotidiano della Repubblica Popolare Cinese. Il giornale è un organo del Comitato centrale del Partito Comunista Cinese (PCC), pubblicato in tutto il mondo con una diffusione da 3 a 4 milioni di copie. In aggiunta alla sua edizione principale in lingua cinese, ha edizioni in inglese, giapponese, francese, spagnolo, russo e arabo.

[9] Alipay, è una piattaforma di pagamento online lanciata nel 2004 in Cina da Alibaba Group e il suo fondatore Jack Ma. Secondo Credit Suisse il valore totale delle transazioni operate da Alipay in Cina è stato di 4 bilioni di renminbi (circa 500 miliardi di euro) nel 2012.

[10] Wu Min, caporedattore del settimanale italiano Il Tempo Europa Cina – Ou Hua Shi Bao, nato nel 1996 per rispondere alle esigenze della comunità cinese presente in Italia. Le pagine sono dedicate alle comunità cinesi e sono seguite da notizie dal mondo, e dal racconto dei principali avvenimenti in Cina.

[11] Geng Shuang, portavoce del Ministero degli Esteri Cinese.

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