Con le dimissioni delle ministre di Italia Viva Teresa Bellanova ed Elena Bonetti e del sottosegretario Ivan Scalfarotto, durante una conferenza stampa tenuta con Matteo Renzi, la crisi di governo si è formalmente aperta. Ma cosa succede ora? Ecco i 5 possibili scenari


Scenario 1 CONTE TER CON STESSA MAGGIORANZA. Probabilità 47%

Conte resta presidente del Consiglio e si avvia un rilancio dell’azione dell’esecutivo.
Il Premier chiede la fiducia in Aula, sfidando Renzi. Conte potrebbe scegliere di percorrere questa strada se avesse trovato il sostegno dei «responsabili»: ma questa opzione potrebbe far storcere il naso a Mattarella, il quale ha sempre evocato il bisogno di «maggioranze solide e con un perimetro ben chiaro».

Scenario 2 CONTE TER CON UNA NUOVA MAGGIORANZA. Probabilità 13%

In questo caso la compagine di Italia Viva dovrebbe essere sostituita. Si potrebbe pescare però anche tra i senatori di Italia viva che non vogliono seguire Renzi, oltre che nel Gruppo Misto, o ancora rifarsi ad altre personalità politiche.

Scenario 3 STESSA MAGGIORANZA CON PREMIER DIVERSO. Probabilità 23%

Conte sale al Quirinale e si dimette. È quanto gli chiede di fare il centrodestra, che vorrebbe che le dimissioni arrivassero già oggi o che, in alternativa, Conte si presentasse subito in Parlamento per riferire sulla situazione. Le dimissioni potrebbero però essere respinte dal Quirinale, che potrebbe affidargli un reincarico per prendere tempo e negoziare.

Scenario 4 GOVERNO ISTITUZIONALE. Probabilità 12%

Il Quirinale potrebbe affidare un incarico per un «governo di salute pubblica» (i nomi che si fanno sono quelli di Marta Cartabia, ex presidente della Corte Costituzionale; dell’economista ed ex commissario alla Spending review Carlo Cottarelli; di Mario Draghi, ex presidente della Bce e della Banca d’Italia) per arrivare alla fine della legislatura, o per un «governo elettorale»: pochi mesi, per portare il Paese al voto anticipato tra maggio e giugno, prima che scatti il semestre bianco (come viene chiamato il semestre che precede l’elezione del nuovo capo dello Stato).

Scenario 5 VOTO ANTICIPATO. Probabilità 5%

Se non si trova una maggioranza alternativa, o un nuovo nome per la guida del Paese, allora si va al voto. Questa, però, secondo gli analisti, è l’ipotesi più remota.