Fernando Villavicencio, uno dei candidati alle elezioni presidenziali in Ecuador, è stato ucciso a colpi di pistola al termine di un comizio della campagna elettorale. Il giornalista e attivista politico era candidato per il partito di governo.


Un esecuzione in piena regola quella subita da Fernando Villavicencio Valencia, candidato alla presidenza del movimento Construye, lista 25, assassinato con tre colpi alla testa dopo un comizio politico tenutosi all’Anderson College Coliseum di Quito. Il presidente uscente Guillermo Lasso: “Sono indignato e scioccato. Vi assicuro che questo crimine non resterà impunito”.
La conferma della sua morte è stata data dal suo amico personale e consigliere della campagna, il dottor Carlos Figueroa. Nella notte la polizia ha arrestato sei persone. Gli arresti sono avvenuti nel corso di una serie di blitz compiuti a Conocoto e San Bartolo, due quartieri della capitale ecuadoriana, come riferito dalla Procura ecuadoriana attraverso i propri canali ufficiali.

Secondo quanto riportato dal quotidiano El Universo, Villavicencio aveva denunciato minacce di morte contro di lui settimane fa e, come il resto dei candidati presidenziali, aveva ricevuto protezione dalla polizia.
Villavicencio 59 anni, fino a due mesi fa ha presieduto il Comitato di Vigilanza dell’Assemblea. Durante questo periodo in cui ha presentato 24 relazioni, tra cui una sull’impianto idroelettrico Coca Codo Sinclair, in cui raccomandava all’attuale governo non ricevere l’impianto per avere difetti strutturali.

Leggi anche: