Un paese controllato da un presidente autoritario e da bande criminali


La posizione geografica di El Salvador è considerata un ponte tra l’America del sud e gli Stati Uniti d’America, una zona strategica condannata ad essere il centro del traffico illegale di droghe e di essere umani, tra cui minori e immigrati. Tutte queste attività vanno di pari passo con il crimine organizzato, o meglio, le bande criminali che si spartiscono il territorio per dominare questi business.
La caduta di Pablo Escobar dal 1991-1993, ha lasciato spazio a nuovi competitors che hanno scatenato una corsa per il controllo di tali aree e rimpiazzare il cartello di Medellin. In particolare, i cartelli messicani sono riusciti ad imporsi e a spostare il 90% delle loro attività in centro America favoriti da governi deboli. Tutto ciò è possibili grazie a legami ed accordi con le bande criminali locali. Col sopraggiungere dei cartelli messicani l’America Centrale è diventata una sorta di terreno di battaglia tra queste stesse bande criminali che si erano imposte per il controllo delle vie di trasporto principali e per infiltrarsi nell’attività politica di tali aree rendendole pericolose. Gli stessi presidenti di Honduras ed El Salvador sono stati incriminati diverse volte per corruzione e il loro coinvolgimento nel crimine organizzato e nel traffico istituzionalizzato di droga.
El Salvador è, infatti, il paese con il più alto tasso di omicidi, rendendolo il più pericoloso del pianeta; molti dei membri delle organizzazioni riconosciute come criminali sono stati definiti dal governo “terroristas[1]. Tuttavia, dal 2018 la zona ha sperimentato una graduale riduzione del tasso di omicidi, e ciò sembra non essere stato solo grazie all’attività di governo: il 15% in meno di omicidi rispetto all’anno prima ma i dati complessivi indicano che si tratta comunque di un tasso altissimo di omicidi ben 3340 omicidi in un anno ed in un paese con meno di 6 milioni e mezzo di abitanti. Questo livello di delinquenza, sebbene incrementato dall’attività delittuosa delle bande messicane ha origine ancora prima del loro arrivo. Le cosiddette maras salvadoregne sono pericolose gang criminali dedite al traffico di armi, droghe, riciclaggio di denaro, e traffico di persone, tra cui la prostituzione: dal 1960, sono stati la sfida più grande per il paese. La mara salvatrucha (MS13) e il Barrio 18 sono le due gang principali, contano più di 50.000 membri e spesso competono tra di loro per il controllo del paese. Sono state proprio queste battaglie tra le gang che hanno diffuso il terrore in El Salvador.
Com’è possibile che sia ridotto il tasso di omicidi dunque nel paese? Ci sono diverse ragioni. Prima di tutto le Maras stanno lavorando come branchie dei più potenti cartelli messicani con cui collaborano, per esempio il cartello di Sinaloa, o Los Zetas. Queste collaborazioni impegnerebbero le gang in diversi campi, proteggendo le attività dei cartelli messicani, e quindi allontanandoli dalle strade. Come si direbbe in inglese “they have bigger fish to fry”, ossia, hanno questioni più importanti rispetto all’estorsioni di denaro. Inoltre, i cartelli messicani hanno introdotto le bande salvadoregne nel traffico di droga internazionale considerandoli efficaci nelle ritorsioni e nelle tecniche di tortura contro chiunque si opponga loro. Un’altra ragione potrebbe essere dovuta ad alcune negoziazioni con il governo attuale, ossia con il presidente Bukele. 
Nayib Bukele arriva al potere nel 2019 con la promessa di fare di El Salvador un paese più sicuro[2]. Tuttavia la figura di questo Presidente ha preso una svolta autoritaria agli occhi di molti che lo definiscono il Caudillo autoritario[3] per aver scardinato la democrazia centralizzando sempre di più il potere nelle sue mani. È il Presidente che manda i tweet e la polizia obbedisce. È infatti conosciuto per l’utilizzo dei social media come strumento principale della sua campagna elettorale dal 2018, per diffondere i suoi messaggi e mantenere la comunicazione con i suoi elettori[4]. Alle elezioni legislative del 28 febbraio 2021 il partito Nuevas Ideas del presidente Nayib Bukele, che si definisce senza ideologia, ha ottenuto una vittoria senza precedenti nella storia del Salvador. La sua vittoria è stata favorita da un grande coinvolgimento della popolazione attraverso i social media, tra cui twitter[5]. Secondo il giornale locale El Faro, se nel 2019 qualcuno aveva pensato che la vittoria di Bukele fosse una casualità, queste elezioni dimostrano che il suo governo segna la fine della democrazia per il paese. Nella notte tra il 1 e il 2 maggio, nella prima sessione legislativa dopo aver vinto le elezioni del 28 febbraio 2021 e aver conquistato la maggioranza assoluta in parlamento, i deputati del suo partito hanno violato la costituzione per consegnare tutto il potere al loro leader[6]
Senza rispettare le regole democratiche del paese, conquistate dopo dodici anni di guerra civile, il parlamento ha destituito i cinque magistrati della corte suprema e il procuratore generale, due organismi indipendenti che finora erano stati fondamentali per arginare le derive autoritarie di Bukele. Come affermano molti analisti,“de ese modo, la independencia de los tres Órganos del Estado quedó anulada”[7]. In appena due anni Bukele ha relegato ai margini i grandi partiti che si erano alternati al potere dalla fine della guerra civile nel 1992, il Frente Farabundo Martí para la liberación nacional (sinistra) e l’Alianza republicana nacionalista (destra). La vittoria, dunque, ha rafforzato il potere che Bukele ha già sul paese[8].
Il 3 settembre la Corte costituzionale ha approvato la possibilità per un presidente di candidarsi per un secondo mandato consecutivo, aprendo la strada alla rielezione nel 2024 di Bukele.[9] L’unico vincolo che avrà il presidente salvadoregno per potersi ricandidare sarà quello di dimettersi cinque mesi prima del voto. I magistrati che hanno dato il via libera alla rielezione presidenziale sono gli stessi nominati a maggio dal parlamento, controllato dalla maggioranza favorevole a Bukele. Ciò ha portato anche all’attacco sistematico della libertà di stampa e ai mezzi di informazione che non sostengono direttamente Bukele, infatti, una volta al potere ha intensificato il discorso “conmigo o contra mí”. Da luglio 2020 a novembre 2021 i telefoni di decine di giornalisti e attivisti salvadoregni, tra cui i giornalisti del sito indipendente El Faro, sono stati controllati dallo spyware Pegasus per avere un maggior controllo sul loro operato. Pare dunque che la libertà di espressione sia a rischio.
Dunque, El Salvador si ritrova con un parlamento controllato da un partito, ed un leader autoritario che deve gestire il crimine organizzato nel paese. Nonostante, come detto prima, negli ultimi anni il numero di omicidi fosse diminuito (nel 2021 sono stati registrati 1140 assassinati, rispetto a 1341 nel 2020), da marzo 2022 la situazione è cambiata[10]. Il  27 marzo di quest’anno l’assemblea legislativa del Salvador, su richiesta del presidente, ha proclamato lo stato d’emergenza per un mese con l’obiettivo di contrastare le violenze delle organizzazioni criminali, accusate di aver compiuto più di sessanta omicidi in un solo giorno[11]. Il 26 marzo, infatti, per il paese centroamericano è stata la giornata più violenta dalla fine della guerra civile, nel 1992[12]. La polizia e l’esercito hanno lanciato un’operazione contro la mara salvatrucha e Barrio 18 con lo scopo di riformare il codice penale e aggravare le condanne dei pandilleros. La riforma comporterebbe l’allungamento della pena a 20 o 40 anni di carcere per i delinquenti e considerando adulti anche i membri delle bande con più di 12 anni. Sino alla settimana scorsa sono stati arrestati più di 25.000 presunti membri di bande criminali; tuttavia, lo stato di emergenza è stato dichiarato restringendo le libertà civili e per facilitare le operazioni della polizia nelle strade in cui avvengono gli omicidi[13]. L’articolo 29 della Costituzione del paese stabilisce che tale stato di emergenza può essere dichiarato in “casi di guerra, invasione del territorio, ribellione, sedizione, catastrofe, epidemia e altre calamità generali, o gravi perturbazioni dell’ordine pubblico”. Il governo ha voluto intervenire non solo riformando il codice penale in maniera frettolosa e senza studi pregressi, ma anche imponendo altre misure. La prima è stata approvare una riforma al codice penale che punisce con pene fino a quindici anni di carcere i mezzi d’informazione che riportano notizie o messaggi sulle organizzazioni criminali. Tale misura è stata contestata in quanto censura e lede il diritto dei cittadini ad essere informati. Il governo ha proibito tutti i mezzi di propaganda delle pandillas sanzionando gli autori di graffiti nelle strade che rimandano ai nomi delle bande[14]. Altra misura del governo è stata quella di autorizzare lo stato a usare i beni e i mezzi finanziari delle bande, tra cui soldi e armi per contrastarle. 
Le ONG impegnate nei diritti umani, mostrano preoccupazione per il modo in cui viene gestita quest’emergenza considerando l’autoritarismo utilizzato nelle carceri e nelle forze di polizia[15]. Molti tra cui Human Rights Watch, Amnesty International e la Commissione Interamericana dei Diritti Umani sono preoccupati per l’intensità degli arresti di massa del presidente Nayib Bukele che spesso coinvolgono anche i giornalisti contrari al suo regime[16]. La polizia prima entra nei quartieri poveri con una nota presenza di gang e raduna i residenti, per lo più giovani, e poi li porta alla stazione di polizia per essere inviati nel sistema penitenziario, che è dove spesso si “perdono”. Tale stato di emergenza potrebbe portare ad un abuso di potere non soltanto del presidente ma anche dei comandi di polizia[17]. I gruppi per i diritti umani dicono di aver documentato un modello di violazioni dei diritti umani e di violazioni del giusto processo, mentre il gran numero di arresti minaccia di sopraffare un sistema giudiziario già sovraccarico, aggravando i problemi di insicurezza del paese.[18] Gli atroci crimini delle bande non danno carta bianca a El Salvador per vendicarsi in questo modo[19]. A marzo, il World Prison Brief ha riferito che c’erano più di 36.600 detenuti nelle carceri il che rappresenta il doppio della capacità ufficiale delle carceri del paese. Circa il 23 % della popolazione carceraria era detenuto in custodia cautelare[20]. Queste ulteriori misure aprono la porta a pene sproporzionate contro persone totalmente estranee alle bande e mettono tutti i salvadoregni a rischio poiché impediscono di difendersi in un giusto processo penale.
Ma da cosa è nato questo picco di omicidi che ha portato il governo a prendere tali misure? Le fonti hanno paura di parlarne, ma nella polizia c’è chi è convinto che non si tratti di un regolamento di conti tra affiliati o bande, dato che il profilo di molte persone uccise non corrisponde a quello di un criminale. Questo rafforza l’ipotesi di un messaggio rivolto al governo. Secondo El faro, almeno dal 2012 i politici del Salvador trattano con i capi delle bande principali e il governo di Bukele non ha fatto diversamente. Tutti i politici hanno sempre negoziato allo stesso modo: in segreto, con le cupole criminali in prigione, offrendo dei benefici. Nel 2020, era emerso da alcuni giornali locali come il governo negoziasse in segreto con alcuni gruppi criminali l’appoggio elettorale e la diminuzione degli omicidi in cambio di benefici carcerari. Secondo molti analisti, a marzo qualcosa è andato storto nella tregua segreta che il governo portava avanti con i pandilleros. Nell’agosto del 2021, El Faro ha svelato le richieste fatte al governo dalla mara salvatrucha (MS13): molte facevano riferimento ad un miglioramento delle condizioni di detenzione, meno violenza da parte di poliziotti nelle strade e programmi di reinserimento [21]. Una richiesta, però, prevedeva una riforma del codice penale: la mara salvatrucha chiedeva per i suoi uomini gli stessi diritti dei detenuti comuni, ossia la riduzione a metà della pena per buona condotta. Una riforma simile avrebbe avuto un alto dissenso nella popolazione martoriata dalle bande criminali che chiede giustizia[22]. Nel frattempo, molte donne aspettano invano fuori dalle carceri per avere notizie di figli e mariti incarcerati ingiustamente.  È difficile determinare come la polizia salvadoregna abbia identificato i suoi obiettivi perché gli arresti sono stati molto rapidi e diffusi. Il governo non ha voluto concedere un’intervista al direttore della polizia nazionale, ma i familiari dei detenuti durante il regime di emergenza hanno detto in interviste che molti sono stati scelti se avevano avuto problemi con la polizia in passato[23].


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Note

[1] https://www.youtube.com/watch?v=HGG7lRJJkJk&ab_channel=VICENews
[2] https://www.youtube.com/watch?v=J1H8MNv2_fE&ab_channel=VisualPolitikEN
[3] https://www.nytimes.com/es/2020/04/20/espanol/opinion/bukele-el-salvador-virus.html
[4] https://www.youtube.com/watch?v=eG-L_qdnsE4&ab_channel=VisualPolitik ; https://elfaro.net/es/202102/ef_foto/25263/Que-el-presidente-tenga-el-control-de-todo
[5] https://www.ilpost.it/2021/03/02/nayib-bukele-el-salvador/
[6] https://www.connectas.org/analisis/el-salvador-democracia-en-peligro/?utm_source=Sudamericana&utm_campaign=06b930f0e4-EMAIL_CAMPAIGN_2020_11_17_10_52_COPY_26&utm_medium=email&utm_term=0_b829ad6aa2-06b930f0e4-73027795
[7] https://www.connectas.org/analisis/el-salvador-democracia-en-peligro/
[8] https://www.nytimes.com/es/2021/05/03/espanol/opinion/salvador-nayib-bukele.html
[9] https://internazionale.us16.list-manage.com/track/click?u=9606152151dbc9a1003b9d59b&id=f7944cb81a&e=b320284888 ; https://elfaro.net/es/202109/el_salvador/25693/Sala-de-lo-Constitucional-avala-reelecci%C3%B3n-de-Bukele-y-Estados-Unidos-lo-compara-con-Hugo-Ch%C3%A1vez.htm
[10] https://www.youtube.com/watch?v=nniRPDLfaJ0&ab_channel=BBCNewsMundo
[11] https://www.bbc.com/news/world-latin-america-60893048 ; https://www.youtube.com/watch?v=bdecb94Gjpo ;
[12] https://elfaro.net/es/202204/el_salvador/26107/Las-v%C3%ADctimas-del-d%C3%ADa-m%C3%A1s-violento-del-siglo.htm
[13] https://www.latercera.com/mundo/noticia/policia-de-el-salvador-detiene-a-mas-de-25000-miembros-de-bandas-criminales-en-medio-del-estado-de-excepcion/3BE3QXBYSBDOJCNSFW36CCYS4U/
[14] https://www.youtube.com/watch?v=nniRPDLfaJ0&ab_channel=BBCNewsMundo
[15] https://www.youtube.com/watch?v=bdecb94Gjpo
[16] https://www.bbc.com/mundo/noticias-america-latina-60949845
[17] https://www.aljazeera.com/news/2022/4/21/all-salvadorans-at-risk-inside-el-salvadors-gang-crackdown
[18] https://www.aljazeera.com/news/2022/4/21/all-salvadorans-at-risk-inside-el-salvadors-gang-crackdown
[19] https://www.bbc.com/mundo/noticias-america-latina-52501875
[20] https://www.hrw.org/world-report/2021/country-chapters/el-salvador
[21] https://elfaro.net/es/202009/el_salvador/24781/Gobierno-de-Bukele-lleva-un-a%C3%B1o-negociando-con-la-MS-13-reducci%C3%B3n-de-homicidios-y-apoyo-electoral.htm
[22] https://www.internazionale.it/magazine/scar-martineze-un-giornalista-salvadoregno/2022/03/31/la-fine-della-violenza-era-solo-un-illusione
[23] https://www.nytimes.com/es/2022/05/12/espanol/el-salvador-bukele.html


Foto copertina: Bande criminali in El Salvador