Ddl Zan: Tra poche ore si discute al Senato


Alle 16:30 approda in aula al Senato dopo il via libera ricevuto alla Camera. Ma il destino del provvedimento resta incerto.


 

Dopo l’approvazione alla Camera avvenuta nel novembre 2020, il ddl contro l’omotransfobia ribattezzato anche “legge Zan” dal cognome del relatore Alessandro Zan, deputato del Pd, è tornato al centro del dibattito politico. Si attende oggi la discussione in Senato[1].

Il testo

“Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità” è il titolo del ddl Zan[2].
Viene specificato nell’art 1, che “per sesso si intende il sesso biologico o anagrafico; per genere si intende qualunque manifestazione esteriore di una persona che sia conforme o contrastante con le aspettative sociali connesse al sesso; con orientamento sessuale si intende l’attrazione sessuale o affettiva nei confronti di persone di sesso opposto, dello stesso sesso, o di entrambi i sessi; e con identità di genere si intende l’identificazione percepita e manifestata di sé in relazione al genere, anche se non corri­spondente al sesso, indipendentemente dall’aver concluso un percorso di transizione”.

Cosa prevede la legge?

Il provvedimento prevede la reclusione fino a 18 mesi o una multa fino a 6.000 euro per chi commette  atti di discriminazione fondati “sul sesso,  sul genere, sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere o sulla disabilità”; il carcere da 6 mesi a 4 anni per chi istiga a commettere o commette violenza per gli stessi motivi; la reclusione da 6 mesi a 4 anni per chi partecipa o aiuta organizzazioni aventi tra i propri scopi l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per gli stessi motivi. Per qualsiasi reato commesso per le finalità di discriminazione o di odio la pena viene aumentata fino alla metà. Il condannato per può ottenere la sospensione condizionale della pena se presta un lavoro in favore delle associazioni di tutela delle vittime dei reati.

La giornata nazionale contro l’omofobia

Il ddl Zan prevede anche l’istituzione il 17 maggio della giornata nazionale contro l’omofobia dedicata alla promozione della cultura del rispetto e dell’inclusione nonché al contrasto dei pregiudizi, delle discriminazioni. Le scuole di ogni ordine e grado dovranno inserire nella propria offerta formativa programmi di sensibilizzazione a questo tipo di discriminazioni. Nel provvedimento anche lo stanziamento di 4 milioni di euro all’anno per i centri contro le discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere, per prestare assistenza legale, sanitaria, psicologica, e anche vitto e alloggio alle vittime dei reati di odio e discriminazione.

Chi si oppone?

Il Vaticano[3]. Per la prima volta dal 1929, data di firma dei Patti Lateranensi, il Vaticano ha utilizzato la facoltà che il concordato Stato-Chiesa gli attribuisce per intervenire sull’iter di approvazione di una legge. Secondo la Santa Sede, la legge, così come formulata, rischia di minare le libertà di organizzazione e di pensiero, soprattutto nella parte in cui prevederebbe l’inserimento nelle scuole di ogni ordine e grado, compresi gli istituti cattolici, di giornate di sensibilizzazione contro le discriminazioni che la norma si prefigge di combattere.

Contro le legge si sono schierati anche i partiti di centro-destra, i movimenti anti-abortisti e i cattolici integralisti ma anche un pezzo del femminismo italiano e l’associazione Arcilesbica[4]. Secondo questi gruppi, il ddl contro l’omotransfobia minaccia la libertà d’espressione oppure “esiste già[5].

La battaglia in aula

La maggioranza continua ad essere divisa, con Leu, M5s e gran parte del Pd vogliono l’approvazione definitiva senza modifiche, mentre la Lega intende “bloccare o quanto meno modificare” il testo. E Italia Viva ha già annunciato la presentazione di emendamenti, anche se il leader Matteo Renzi si è detto “contrario al ritorno in Commissione[6]“. Come tutte le votazioni in materia di rapporti civili ed etico-sociali, anche il DDL Zan può essere soggetto a scrutinio segreto.


Note

[1] http://www.senato.it/2767
[2] https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/DF/356433.pdf
[3] https://www.corriere.it/cronache/21_giugno_22/vaticano-ddl-zan-legge-testo-b13294ba-d2d0-11eb-9207-8df97caf9553.shtml
[4] https://www.facebook.com/Arcilesbica/
[5] https://www.infodata.ilsole24ore.com/2021/06/29/le-due-italie-del-ddl-zan-chi-e-a-favore-e-chi-contro-la-legge-lanalisi-data-driven-di-zetaluiss/
[6] https://www.tgcom24.mediaset.it/politica/al-senato-parte-la-battaglia-sul-ddl-zan-maggioranza-divisa_35425821-202102k.shtml


Foto copertina: Immagine web