L’inaugurazione della centrale nucleare di Akkuyu dimostra al mondo la vicinanza tra Russia e Turchia, la cui cooperazione economica e nel settore energetico risulta mutualmente utile.
Dal punto di vista turco, rafforzare il rapporto con la Russia è strategico in termini di sicurezza energetica, e quindi, nella ricerca del consenso.


Un ulteriore tassello per la sicurezza energetica

Fin dagli anni Sessanta la Turchia ha pianificato la produzione di energia nucleare.[1] Il 27 aprile 2023 è stata inaugurata la prima centrale nucleare del Paese ad Akkuyu, sulla costa meridionale della Turchia. La Russia ha ricoperto un ruolo fondamentale nel finanziare il progetto da 20 miliardi di dollari.[2]
La costruzione della centrale nucleare, costituita da 4 reattori della capacità nucleare di 4800 MWe, è stata affidata all’azienda statale russa Rosatom.[3]
La Turchia avrebbe inoltre previsto un secondo e terzo impianto nucleare, finanziati rispettivamente da un consorzio franco-giapponese e dalla Cina.[4]
Il governo di Ankara non ha perso occasione per rimarcare la necessità di diversificare le fonti del proprio approvvigionamento energetico, che al momento sono principalmente costituite da carbone (35%), energia idroelettrica (26%) e gas naturale (23%), in nome della sicurezza ed accessibilità alle risorse.
Provvedere alla diversificazione energetica costituisce realmente un’urgenza data la dipendenza del Paese dalle importazioni di gas naturale ed altre risorse per il soddisfacimento dell’abbondante domanda di energia.
In questo quadro, la Turchia lavora per aumentare la quota di risorse energetiche prodotte internamente, tra cui il carbone, il nucleare e le fonti rinnovabili.[5]
Il nuovo programma nucleare turco mira a fornire circa il 10% del fabbisogno energetico secondo il Ministero dell’Energia e delle Risorse Naturali.
L’energia nucleare risultava essere un elemento mancante nell’insieme di misure che mirano a garantire l’indipendenza dalle importazioni di energia e la crescita economica della Turchia, che negli ultimi vent’anni ha registrato il più rapido aumento della domanda energetica tra i Paesi dell’OCSE.[6]

Ricerca di supporto popolare

La situazione economica nazionale preoccupa l’attuale governo anche per via delle elezioni di maggio, durante le quali l’elettorato turco dovrà stabilire, il prossimo 28 maggio al ballottaggio, se i 9 anni di Presidenza turca di Erdoğan arriveranno ad una conclusione o meno.
L’economia turca ha trascorso un grande momento di difficoltà, causato da un’inflazione di circa l’80% durante lo scorso autunno, che quest’anno ha superato il 40%. Il tasso di crescita del PIL sembra inferiore rispetto alle previsioni, mettendo in dubbio ulteriormente la promessa di crescita economica e aumento dell’occupazione fatta dal Presidente. [7]
In questo contesto si è posta l’inaugurazione della nuova centrale nucleare. Ciò potrebbe rappresentare un punto positivo per Erdoğan nel mare di incertezza per questa elezione, messa a rischio dall’incapacità del governo di gestire la crisi.[8] Recep Tayyip Erdoğan, capo partito dell’AKP, cerca di dare della Turchia un’immagine di autosufficienza e di capacità di troncare la dipendenza del paese da tecnologie e risorse straniere.
Da poco il Presidente turco ha nuovamente fatto leva sul settore energetico per cercare consenso, dichiarando la scoperta di un giacimento petrolifero in Turchia. Davanti alle folle, il leader turco afferma che, così come per l’industria della difesa, anche l’indipendenza energetica è un requisito indispensabile per la vera libertà di un paese.
In questo senso, la centrale nucleare di Akkuyu rappresenta un ulteriore tassello per questo volto di autosufficienza che il presidente vuole dare alla sua Turchia. Tale immagine non coincide con la situazione reale, che vede invece il paese dipendere in maniera massiccia dalla Russia.[9]

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Mutui benefici del partenariato russo-turco

È innanzitutto la posizione geografica a determinare la collaborazione tra le due potenze. Ciò comporta complesse situazioni nelle aree del vicinato che vedono coinvolte entrambe le nazioni. Durante la guerra in Ucraina, la Turchia si è posta come intermediario tra Europa e Russia; ha scelto di sostenere sia lo sforzo militare ucraino che l’economica russa, pesantemente colpita dal conflitto.[10]
Inoltre, in aree di crisi come in Siria o in Karabakh, Russia e Turchia si trovano contrapposte. Dal punto di vista energetico, il rapporto con la Russia è vitale, poiché il paese fornisce circa un terzo delle importazioni di petrolio alla Turchia; oltretutto il governo Putin è un supporto chiave per fare del paese turco un hub regionale del gas, così che diventi un punto strategico per il passaggio di gas russo verso l’Europa.[11]
La Russia ha poi finanziato la centrale nucleare di Akkuyu, definito come il maggiore progetto di cooperazione tra Mosca e Ankara, che aprirà nuove prospettive di cooperazione tra i due Paesi.[12]
L’inaugurazione del progetto accentua l’accordo di espansione della cooperazione economica e del settore energetico, sancito lo scorso autunno durante il Summit di Sochi.[13]
L’interconnessione tra Russia e Turchia dal punto di vista dell’energia nucleare è ben delineata anche in caso di cambio della Presidenza turca. Con la cerimonia ad Akkuyu, i paesi hanno affermato e dimostrato agli occhi del mondo un solido, quanto conveniente, partenariato economico – e diplomatico. D’altra parte, la Federazione russa necessita del dialogo con la Turchia, che è di fatto l’unico collegamento della Russia con l’Occidente.
Peraltro, tramite il progetto della centrale, Rosatom sta esportando tecnologie e know-how russi, rafforzando l’influenza della Federazione nel mercato turco.
Per la Russia, tale cooperazione fa parte della strategia per la sicurezza dello Stato.[14]

Conclusioni

L’inaugurazione della centrale di Akkuyu assume sfumature di significato diverse a seconda della prospettiva. È stata per Erdoğan un momento per dare rinnovata visibilità alla cooperazione economica ed energetica con la Russia, che si traduce in rapporti di buon vicinato e stabilità. Inoltre, è garanzia di energia nucleare a lungo termine e dunque di maggiore autosufficienza e crescita economica. Con questa retorica il Presidente ha tentato di raccogliere maggiori consensi in vista del voto. Per la Federazione russa, la centrale di Akkuyu, l’accordo sull’espansione della collaborazione energetica, così come il programma di fare della Turchia un hub energetico, sono una sicurezza per il proprio paese ed uno strumento di potere negoziale nei confronti dell’Europa.[15]


Note

[1] International Energy Agency (IEA): Turkey 2021. Energy Policy Review. Disponibile al link: https://www.iea.org/reports/turkey-2021
[2] Erdogan thanks Putin for his help on Turkish nuclear plant, Aljazeera. Disponibile al link: https://www.aljazeera.com/news/2023/4/27/putin-erdogan-speak-before-inauguration-of-turkish-nuclear-plant
[3] International Atomic Energy Agency (IAEA): Turkey Starts Construction of its First Nuclear Power Plant, 05 aprile 2018. Disponibile al link: https://www.iaea.org/newscenter/news/turkey-starts-construction-of-its-first-nuclear-power-plant
[4] World Nuclear Association: Nuclear Power in Turkey, May 2023. Disponibile al link: https://world-nuclear.org/information-library/country-profiles/countries-t-z/turkey.aspx
[5] International Energy Agency (IEA): Turkey 2021. Energy Policy Review. Disponibile al link: https://www.iea.org/reports/turkey-2021
[6] Republic of Türkiye: Türkiye’s International Energy Strategy. Disponibile al link: https://www.mfa.gov.tr/turkeys-energy-strategy.en.mfa
[7] Turkey’s inflation seen at 42.5% in 2023, GDP growth at 3%, 17 gennaio 2023, Reuters. Disponibile al link: https://www.reuters.com/world/middle-east/turkeys-inflation-seen-425-2023-gdp-growth-3-2023-01-17/
[8] Maggiori informazioni sono disponibili al link: https://orientxxi.info/magazine/turchia-elezioni-a-rischio-per-erdogan,6430
[9] Erdoğan plays energy card in Turkish election — with Putin’s help, 4 maggio 2023, Politico. Disponibile al link: https://www.politico.eu/article/turkey-election-energy-recep-tayyip-erdogan-nuclear-gas-russia/
[10] Ibid.
[11] La politica energetica della Turchia nel Mediterraneo allargato, 6 febbraio 2023, Opino Juris. Disponibile al link: https://www.opiniojuris.it/la-politica-energetica-della-turchia-nel-mediterraneo-allargato/
[12] Akkuyu Nuclear Rosatum: Akkuyu Npp Construction Project. Disponibile al link: http://www.akkunpp.com/index.php?lang=en
[13] Turkey, Russia partnership essential to both, 12 dicembre 2022, DW. https://www.dw.com/en/turkey-and-russia-a-partnership-essential-to-both/a-62790489
[14] NATO Defense College: Development Strategy of State Corporation Rosatom to 2030. Disponibile al link: https://www.ndc.nato.int/research/research.php?icode=584
[15] La politica energetica della Turchia nel Mediterraneo allargato, 6 febbraio 2023, Opino Juris. Disponibile al link: https://www.opiniojuris.it/la-politica-energetica-della-turchia-nel-mediterraneo-allargato/


Foto copertina:La centrale di Akkuyu / Rosatom