Si è spento oggi a causa del Covid-19, all’età di 70 anni, Luis Sepúlveda Calfucura. Scrittore, guerrigliero, ecologista, esule politico, reporter, viaggiatore vicino ai popoli nelle zone più remote del pianeta.
Tantissime le sue opere, dalle poesie ai racconti per ragazzi fino alla narrativa di viaggio.
Consigliamo “Patagonia express. Apuntes de viaje”-“Patagonia express. Appunti di viaggio” uscito nel 1995
“Il diario di viaggio di Sepúlveda in Patagonia e nella Terra del Fuoco: un libro in cui personaggi leggendari rivivono sullo sfondo di una natura indimenticabile. Riflessioni, racconti, leggende e incontri che si intrecciano nel maestoso scenario del Sud del mondo, dove l’avventura non solo è ancora possibile, ma è la dimensione quotidiana del vivere…”
Nato in Cile il 4 ottobre 1949 a Ovalle. A 15 anni aderisce alla Gioventù comunista, punto di partenza di una militanza politica – contro tutte le dittature degli anni ’70 – e in difesa dell’ambiente, due temi centrali nella sua vita, fulcro della sua scrittura, profondamente umana e carica di speranza. Giovanissimo scriveva per il quotidiano “Clarìn” e a soli 20 anni il suo primo libro di racconti “Crònicas de Pedro Nadie” riceve il Premio Casa de las Americas con una borsa di studio per corsi di drammaturgia presso l’Università Lomonosov di Mosca. Successivamente in rotta con la Gioventù comunista entra nelle file dell’Esercito di liberazione nazionale in Bolivia.
Luis Sepúlveda ha lasciato il suo Paese al termine di un’intensa stagione di attività politica, conclusasi drammaticamente con l’incarcerazione, durata 7 mesi e terminata solo grazie all’intervento di Amnesty International, da parte del regime del generale Augusto Pinochet.
Ha viaggiato a lungo in America Latina e poi nel resto del mondo, anche al seguito degli equipaggi di Greenpeace. Dopo aver risieduto ad Amburgo e a Parigi, è andato a vivere in Spagna, nelle Asturie.
Copertina:FOTO viagginews