In Portogallo la destra vince le elezioni parlamentari: il Partito Socialista paga lo scotto dello scandalo di Costa.
A cura di Domenico Modola
Non sono bastate le azioni a favore del welfare state promosse da Antònio Costa in Portogallo: il partito socialista si ferma al 28,66% dei consensi ad un punto percentuale da Alleanza Democratica, la coalizione guidata dal Partito Socialdemocratico, che di fatto si assesta come partito vincitore di queste elezioni 2024, che in primo luogo fanno registrare la più bassa affluenza alle urne da un decennio a questa parte. Anche se non vince poi, c’è da segnalare l’enorme crescita di Chega, partito di estrema destra che totalizza il 18%, raddoppiando il risultato delle passate elezioni, quando totalizzò il 7,8%. Traducendo in seggi, Chega passa da 12 a 46 deputati; l’Alleanza Democratica ne ottiene 79 mentre il Partito Socialista crolla, passando dai 120 del 2022 a 77 del prossimo parlamento[1]. Il primo dato significativo dunque è il tracollo di consensi del partito uscente, che a quanto pare non ha convinto i portoghesi. Sin dagli exit poll il candidato socialista Pedro Nuno Santos si era detto pronto a rappresentare l’opposizione, ammettendo di fatto la sconfitta del suo partito dopo quasi 9 anni di governo.
Trovare la quadra
Sull’altro fronte c’è il partito vincitore, Alleanza Democratica. Il leader Luìs Montenegro è ben consapevole del fatto che AD ha una maggioranza molto risicata, e si sta già guardando intorno per costituire una maggioranza più solida. Il coinvolgimento di un partito nazionalista come Chega è una possibilità tutt’altro che remota, nonostante la promessa in campagna elettorale sia stata quella di non cercare questo partito, guardato con sospetto per le proprie posizioni sui temi del nazionalismo e delle migrazioni[2]. Si esclude invece, la partecipazione dei socialisti uscenti, i quali ribadiscono la loro volontà di stare all’opposizione. Il terzo protagonista di questa tornata elettorale è Andrè Ventura, leader di Chega, il partito di destra considerato da molti, il vero vincitore delle elezioni portoghesi[3], dato il grande balzo in avanti del suo partito nei consensi. Ventura si è detto favorevole ad entrare nel governo con Montenegro. Il primo grattacapo per il governo entrante sarà quello di trovare una quadra, necessaria quanto prima per l’approvazione del programma di governo. Al momento la maggioranza parlamentare non esiste, ed è chiaro che AD dovrà scendere ad un compromesso, anche uno impopolare, pur di attuare i progetti pianificati in campagna elettorale. Il Partito Socialista ha solo due seggi in meno rispetto ad Alleanza Democratica e potrebbe contare sulle forze di sinistra, tra cui il CDU che conta 4 deputati, il Blocco de Esquerda con 5, Livre con 4 e PAN con 1. Questo rappresenterebbe un’opposizione in grado di dare filo da torcere.
Il governo portoghese
Il Portogallo è retto da un governo a sistema semi-presidenziale. Vale a dire che gli elettori eleggono il Presidente quale Capo dello Stato, con un mandato di 5 anni. Il Presidente nomina il Primo Ministro che solitamente è il leader con il maggior numero di voti alle elezioni parlamentari. Le ultime elezioni parlamentari si sono svolte nel 2022 ed hanno visto una vittoria schiacciante del Partito Socialista che ha prevalso su tutti, ottenendo 120 voti, e la possibilità, di fatto, di governare in solitaria sul Portogallo. Quelle di domenica 10 marzo sono state elezioni parlamentari anticipate, a seguito della volontà del premier uscente Costa, di dimettersi, successivamente ad uno scandalo che lo vede indagato. I Socialdemocratici e il Partito Socialista si alternano da alcuni anni al governo, ma quest’ultimo ha governato negli ultimi 9 anni senza interruzioni. Con Antònio Costa, il Portogallo ha fatto registrare un notevole calo della disoccupazione ed una crescita economica del 2,3% stimato nel 2023, ma evidentemente non è bastato.
Temi caldi
A tenere banco durante la campagna elettorale ci sono stati alcuni temi caldi che hanno fatto pendere l’ago della bilancia verso AD. Il tema principale è stato l’immigrazione. Su questo, il partito Chega (“Basta” in portoghese) ha portato avanti proposte come quote d’ingresso per immigrati e leggi più stringenti[4]. Alleanza Democratica, nei discorsi elettorali ha associato l’aumento dei migranti in Portogallo, all’aumento dell’insicurezza. Il tema che ha definito la sconfitta dei socialisti poi è stato quello delle presunte irregolarità sui progetti di energia sostenibile, che hanno riguardato l’ex premier Antònio Costa, dimissionario a novembre 2023[5]. Una coalizione come Alleanza Democratica nasce proprio sui temi, quelli cari alla destra, rispetto ai quali si è sentito il bisogno di porre un argine all’ascesa di Chega. Quest’ultimo ha sposato tutti i temi cari alla destra: oltre alle restrizioni alla migrazione, anche l’avversione alle tematiche gender e il valore della famiglia. Per i suoi modi, talvolta sopra le linee, la dirigenza del partito è stata tacciata di razzismo. Accuse che hanno riguardato lo stesso leader Ventura. Altro tema caldo è stato la lotta alla corruzione, a rimarcare l’ombra che ha colpito il Partito Socialista, il quale ha potuto fare poco perché la reputazione del partito è stata macchiata da tali accuse, anche se l’indagine non incrimina affatto il Presidente uscente. A completare il quadro si aggiungono i salari, ancora troppo bassi e l’impennata di inflazione e tassi d’interesse, unitamente ad una crisi immobiliare e a tante carenze nella sanità pubblica. Tutti questi temi sono stati linfa vitale per gli ormai ex partiti d’opposizione, AD su tutti, che ha promesso il rilancio della crescita economica, un taglio alle tasse e il miglioramento dei servizi pubblici.
Alleanza Democratica: i prossimi passi
Se Montenegro volesse tener fede alle promesse della campagna elettorale, potrebbe vedere iniziare il proprio mandato in maniera tortuosa. Il leader che guida la coalizione contenente socialdemocratici e conservatori, ha più volte ribadito che non ci sarà alleanza con Chega; tuttavia all’interno della coalizione questa posizione non è unanime. D’altro canto, per una buona parte della campagna elettorale, AD si è proposta proprio come scelta più affidabile rispetto a Chega. Il piccolo partito di destra, che esiste da soli 5 anni, ed è diventato improvvisamente grande, è invece consapevole della sua potenzialità e del suo ruolo decisivo per la formazione di una maggioranza. D’altronde le scelte di Montenegro sembrano essere davvero poche. All’interno del partito, qualcuno vorrebbe strizzare l’occhio a Ventura, il quale ha annunciato di poter rinunciare ad alcuni punti controversi del suo programma[6]. Nel frattempo il partito di estrema destra cattura l’attenzione di tutti i partiti nazionalisti e populisti europei, che gioiscono insieme ai portoghesi per l’importante risultato raggiunto. Mentre Ventura guadagna simpatie all’estero, in patria si afferma come scelta obbligata di Montenegro, il quale, se vuole formare una maggioranza quanto prima, dovrà per forza guardare più a destra del suo partito.
Note
[1] https://www.dw.com/pt-002/alian%C3%A7a-democr%C3%A1tica-vence-elei%C3%A7%C3%B5es-legislativas-em-portugal/a-68489182
[2] https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/03/11/elezioni-portogallo-il-centrodestra-vince-per-50mila-voti-il-leader-non-governeremo-con-gli-estremisti-di-chega-che-raddoppia-i-consensi/7475013/
[3] https://www.ilpost.it/2024/03/11/chega-vincitore-elezioni-portogallo/
[4] https://www.nexojornal.com.br/extra/2024/03/10/alianca-democratica-vence-eleicoes-em-portugal
[5] https://edition.cnn.com/2024/03/10/europe/portugal-election-results-luis-montenegro-coalition-intl-hnk/index.html
[6] https://www.aljazeera.com/news/2024/3/11/luis-montenegro-claims-victory-for-portugals-centre-right-in-snap-polls
Foto copertina: