Putin ha annunciato che il 1 luglio sarà completata la costruzione di un deposito di armi nucleari tattiche in Bielorussia.


La Russia ha consegnato alla Bielorussia il sistema missilistico Iskander in grado di trasportare armi nucleari e il 1 luglio completerà la costruzione di un deposito per armi nucleari tattiche sul suolo della Bielorussia, ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin al canale televisivo Rossiya- 24.
«Abbiamo consegnato alla Bielorussia il nostro noto ed efficacissimo sistema Iskander che può trasportare [armi nucleari]. Il 3 aprile inizieremo ad addestrare l’equipaggio e il 1 luglio completeremo la costruzione di uno speciale deposito per il nucleare tattico armi sul territorio bielorusso».
La Bielorussia condivide un lungo confine con l’Ucraina e con i membri della NATO Polonia, Lituania e Lettonia, e questa sarà la prima volta dalla metà degli anni ’90 che Mosca disporrà di armi nucleari al di fuori del paese.
Il crollo dell’Unione Sovietica nel 1991 ha significato che le armi si sono stabilite in quattro nuovi stati indipendenti – Russia, Ucraina, Bielorussia e Kazakistan – con il trasferimento di tutte le testate alla Russia completato nel 1996.
Il regime bielorusso è un fermo alleato del Cremlino e sostenitore dell’invasione dell’Ucraina, e il bielorusso Alexander Lukashenko ha acconsentito al dispiegamento, ma il controllo delle armi nucleari resterà nelle mani di Mosca e non sarà trasferito a Minsk.

“Non vìola, gli accordi internazionali”

Sempre secondo quanto riportato dai media russi, il presidente Putin avrebbe affermato che: «Gli Stati Uniti lo fanno da decenni(…)Hanno schierato le loro armi nucleari tattiche molto tempo fa sui territori dei loro alleati, i paesi della NATO, in Europa(…) Abbiamo concordato con la Bielorussia che faremo lo stesso. Sottolineo che ciò non violerà i nostri accordi internazionali sulla non proliferazione nucleare”. Chiaramente a questo punto la possibilità di un allargamento del fronte anche sul versante bielorusso sembra inevitabile. Secondo alcuni analisti, lo stanziamento di armi tattiche nucleari in Bielorussia, sarebbe un tentativo russo di spostare la sua attenzione operativa a seguito dei “risultati inconcludenti” che sta ottenendo in Ucraina. 
L’annuncio di stanziare armi in Bielorussia arriva solo pochi giorni dopo la visita del presidente cinese Xi Jinping a Mosca, durante la quale Russia e Cina hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui si afferma che “tutte le potenze nucleari non devono dispiegare le loro armi nucleari oltre i loro territori nazionali e devono ritirare tutte le armi nucleari armi dispiegate all’estero”.


Foto copertina: Il presidente russo Vladimir Putin e il presidente bielorusso Alexander Lukashenko. La Russia stanzierà armi nucleari in Bielorussia