Il primo giugno è una data che verrà ricordata a lungo nelle sale del Cremlino; un attacco rilevante che ha colpito sia il morale che le infrastrutture militari russe.
Un duro colpo
Sfruttando sapientemente preziose informazioni di intelligence, evidenti carenze nel sistema di sicurezza interna russo, la scarsa protezione “fisica” di alcuni asset strategici – contestualmente con l’utilizzo, ormai consolidato ma ancora innovativo, dei droni FPV (First Person View) – l’SBU ucraino[1] (Служба безпеки України – Služba bezpeky Ukraïny) ha assestato un importante colpo alla Federazione Russa. In data 1° giugno sciami di droni esplosivi, stando alle dichiarazioni contrabbandati all’interno del territorio russo e caricati su camion, sono stati rilasciati come sciami in prossimità di quattro aeroporti militari russi: Belaya, Diaghilev, Olenya e Ivanovo e Ryazan lontani dalla linea del fronte e situati nelle regioni di Murmansk, Irkutsk, Ivanovo, Ryazan e Amur[2]. I bersagli principali di questo attacco dritto al cuore delle forze dell’Aviazione militare russa, la VVS (Военно-воздушные силы России – Voenno-vozdushnye sily Rossii), sono stati i bombardieri strategici, spina dorsale non solo degli attacchi a lungo raggio sulla stessa Ucraina ma anche della strategia di deterrenza nucleare della Federazione. Stando alle immagini poca è stata la resistenza opposta a questa serie di attacchi in un tandem tra l’assoluta sorpresa, la vicinanza dell’attacco stesso e l’evidente assenza di hangar per la copertura dei velivoli. Difatti, molti dei bombardieri colpiti – di diverse tipologie quali A-50 (AEW&C), Tu-95 e Tu-22M3 – erano parcheggiati all’aperto, completamente scoperti e, in base alle prove video dell’attacco, protetti con coperture improvvisate sulle ali composte da pneumatici per auto. Certo, molte delle zone colpite all’interno della Russia profonda forse non rientravano nella lista di bersagli plausibili da parte ucraina ma la scarsa protezione di tali preziosi asset è stata resa evidente agli occhi del mondo, con implicazioni politiche e militari significative per il Cremlino, contestualmente al danno materiale che sembra aggirarsi intorno al 30% dei bombardieri strategici, quantificabile intorno alla quarantina di velivoli tra completamente distrutti e danneggiati.
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Un’operazione a lungo pianificata
Stando alle dichiarazioni dell’ucraino SBU l’operazione ha richiesto circa un anno di preparazione, tra le sue diverse fasi, per culminare con l’attacco di oggi. I droni trafficati all’interno della Russia sarebbero essere stati stipati in alloggi in legno, poi trasferiti su normali camion da trasporto, per essere poi posizionati in prossimità degli aeroporti militari russi. Sul campo di battaglia dell’informazione, invece, abbiamo visto Kiev prontamente confermare tramite le parole del Presidente Zelens’kyj il successo dell’operazione e che tutti gli agenti coinvolti sono rientrati in sicurezza[3], mentre Mosca, secondo l’agenzia di stampa TASS afferma di aver operato diversi arresti legati all’operazione[4]. Stando alle parole dello stesso Zelens’kyj, inoltre, la sede operativa dell’operazione dell’SBU si trovava di fianco a una sede dell’FSB (il Servizio federale per la sicurezza della Federazione Russa, Федера́льная слу́жба безопа́сности Росси́йской Федера́ции – Federál’naja služba bezopásnosti Rossijskoj Federácii) in una delle regioni colpite. Un dettaglio atto a rimarcare ulteriormente quelle che sono state le crepe nella sicurezza interna russa che hanno permesso la realizzazione dell’operazione[5]. Non è chiaro però se gli attacchi con esplosivi alla rete ferroviaria vicino la linea del fronte, che hanno coinvolto treni per il trasporto di civili in Russia, fossero parte di un diversivo di Kiev, un’operazione parallela o opera di sabotatori interni alla stessa Federazione[6]. Stando a ciò che viene riportato dall’agenzia Axios, contrariamente a ciò che inizialmente era trapelato, l’amministrazione Trump non è stata messa al corrente dell’imminente operazione ucraina, cosa confermata anche da fonti statunitensi[7].
Un attacco diretto ad asset strategici
Negli anni diverse sono state le operazioni ucraine atte a colpire direttamente la Federazione Russa. Attacchi con droni, assassinio con esplosivi di ufficiali russi, le prime incursioni oltreconfine nella regione di Belgorod sino a culminare con la vasta operazione nella regione di Kursk. Questi attacchi hanno voluto dimostrare a più riprese non solo la capacità ucraina di contrattaccare il proprio avversario ma hanno voluto essere messaggi politici importanti, atti a minare la posizione russa agli occhi del mondo, tra i suoi partner e non, e guadagnare peso politico oltre che spinta per ulteriore supporto. Quest’ultimo attacco però, per la sua unicità e il tipo di danno che è stato capace di infliggere alla Russia, ovvero ad infrastrutture strategiche importanti per la postura nucleare stessa della Federazione, contestualmente all’aver dimostrato evidenti crepe securitarie nell’architettura di sicurezza interna si è dimostrato un colpo duro per il Cremlino. Non si tratta solo del danno economico/militare inflitto, importante per numeri e costi ma anche della dimostrazione stessa che operare un simile attacco alla Federazione Russa è possibile; una lettura che certamente non passerà inosservata ad altri attori internazionali e con la quale il Cremlino dovrà fare i conti, in primis con sé stesso. In data 2 giugno avrà luogo un secondo round di colloqui ad Istanbul tra la delegazione russa e la delegazione ucraina (questa volta con a capo il Ministro della Difesa Umerov, cambio confermato sia da agenzie russe che ucraine[8]), perseguito nonostante i recenti avvenimenti “sul campo”. Resta da vedere se questo attacco subito dalla Federazione Russa riuscirà a cambiare i controversi equilibri di questa guerra e dei colloqui di pace recentemente ripresi ma il danno all’immagine del Cremlino, questa volta, non sarà facilmente trascurabile. A prescindere da quella che potrebbe essere una eventuale risposta all’attacco, molti osservatori internazionali hanno ricavato da questi avvenimenti preziosa intelligence sulla Russia ma anche sui nuovi modi di “fare la guerra”, nell’ennesima riprova del fatto che la guerra in Ucraina cambierà per sempre il modo di combattere le guerre.
Note
[1] Security Service of Ukraine, in: https://ssu.gov.ua/en/novyny
[2] TASS, Kiev stages attacks on airfields in five Russian regions — Russian defense ministry, 1 Jun, 18:26. In: https://tass.com/defense/1966689
[3] President of Ukraine, A Brilliant Operation Was Carried Out on Enemy Territory, Aimed Exclusively at Military Targets – Address by the President, 1 June 2025 – 21:41. In: https://www.president.gov.ua/en/news/provedena-bliskucha-operaciya-na-teritoriyi-voroga-viklyuchn-98193
[4] TASS, Kiev stages attacks on airfields in five Russian regions — Russian defense ministry, 1 Jun, 18:26. In: https://tass.com/defense/1966689
[5] President of Ukraine, A Brilliant Operation Was Carried Out on Enemy Territory, Aimed Exclusively at Military Targets – Address by the President, 1 June 2025 – 21:41. In: https://www.president.gov.ua/en/news/provedena-bliskucha-operaciya-na-teritoriyi-voroga-viklyuchn-98193
[6]Da Redazione, Passenger and freight train crash in western Russia, several dead, 01/06/2025. In: https://www.euronews.com/2025/06/01/passenger-and-freight-train-crash-in-western-russia-several-dead
[7] B. Ravid, Ukraine launches massive drone strike on air bases deep inside Russia, Axios, 1/06/2025. In: https://www.axios.com/2025/06/01/ukraine-drone-strikes-russia
[8] TASS, Zelensky changes composition of Ukraine’s delegation to Istanbul talks, 1 Jun, 18:45. In: https://tass.com/world/1966691 – S. Bandouil, Zelensky announces updated Ukrainian delegation list, ahead of planned peace talks with Russia, Kyiv Indipendent, June 1, 2025 7:57 PM. In: https://kyivindependent.com/zelensky-announces-updated-ukrainian-delegation-list-ahead-of-planned-peace-talks-with-russia-in-istanbul/
Foto copertina: Immagini del conflitto tra Russia e Ucraina. A general view shows a shopping mall heavily damaged by a Russian missile strike, amid Russia’s attack on Ukraine, in Dnipro, Ukraine December 29, 2023. Press service of the State Emergency Service of Ukraine in Dnipropetrovsk region/Handout via REUTERS ATTENTION EDITORS – THIS IMAGE HAS BEEN SUPPLIED BY A THIRD PARTY.