Satoshi Island, il progetto delle criptovalute nel Sud Pacifico, ha ottenuto l’approvazione del Primo Ministro dell’isola di Vanuatu Bob Loughman. Dietro alla realizzazione della crypto-utopia vi è tuttavia la volontà di attrarre persone e investimenti nel paese, duramente colpito dalla pandemia da Covid-19.


L’isola delle criptovalute

“Un’isola reale e privata dedicata alla comunità delle criptovalute”: così la società Satoshi Island Holdings Limited descrive il crypto-progetto attualmente in fase di sviluppo a Vanuatu, territorio di circa 300 ettari tra l’Australia e le Fiji nel Sud del Pacifico.[1] Il piano prende il nome dall’anonimo creatore di Bitcoin Satoshi Nakamoto, che, oltre un decennio fa, ha dato vita ad una versione del denaro elettronico peer-to-peer (tra pari) che non necessita dell’intermediazione di un’istituzione finanziaria, bensì basa la protezione e l’effettivo funzionamento delle transazioni, riportate in un registro decentralizzato noto come blockchain,[2] sui principi della crittografia.[3]
La realizzazione di Satoshi Island ha preso avvio in seguito all’approvazione, lo scorso marzo, del Premier di Vanuatu Bob Loughman, che – dopo aver ricevuto oltre 50.000 richieste di cittadinanza tramite NFT[4]– ha ufficialmente abbracciato il progetto e accolto con favore la sua comunità nel Paese.[5] Con l’obiettivo di creare una “casa fisica” per l’industria delle criptovalute, il Team di Satoshi ha dunque interpretato le parole di “caloroso benvenuto” di Loughman come il primo passo per dimostrare che la crypto-utopia si accinge finalmente a diventare una realtà.[6] Ciononostante, tra le righe di una lettera formale inviata a Denys Troyak, Operations Team Leader di Satoshi Island, appare chiaro come tra le reali motivazioni dell’approvazione di una crypto-smart city sostenibile vi sia la volontà del Primo Ministro di attrarre persone e investimenti sull’isola per far fronte al collasso del settore turistico (che nel 2019 contribuiva al 34,7% del PIL) gravemente colpito dalla crisi pandemica. Di fatto, secondo i dati della Banca Mondiale, l’arcipelago ha subito una riduzione dei visitatori dai 300.000 nel 2019 ai soli 80.000 dell’anno successivo.

Una replica dei fallimenti passati?

Da Akon City in Senegal a Cryptoland nelle Fiji, numerosi mega-progetti delle criptovalute realizzati nell’ultimo decennio non hanno conosciuto quel futuro prosperoso promesso dall’adozione delle monete digitali, bensì sono andate incontro ad un rovinoso fallimento.[7] Allo stato attuale, con la recente adozione di Bitcoin da parte della Repubblica Centrafricana e l’approvazione della stessa come moneta a corso legale in El Salvador, salgono a due gli Stati che ufficialmente riconoscono le criptovalute come mezzi di pagamento impiegati nelle transazioni sul proprio territorio.[8] Tuttavia, in seguito al recente collasso del mercato delle valute digitali e al rovinoso crollo di Bitcoin[9] – con ogni probabilità responsabile dello slittamento da marzo a settembre dei “Volcano Bond” salvadoregni[10] – il team di Satoshi Island ha preferito rimanere nell’ombra e condividere informazioni sul progetto in maniera molto limitata finchè non si avranno risvolti concreti nella sua realizzazione. Ciò che è certo è l’utilizzo della tecnologia blockchain per il governo dell’isola, che permetterà ad ogni titolare di un NFT di cittadinanza di ricevere un voto congiuntamente al diritto di vivere e lavorare sull’isola. Nello specifico, verranno distribuiti 5.620 NFT gratuiti ai candidati in possesso di un valido portafoglio della criptovaluta Ethereum che abbiano acquistato, venduto o coniato un NFT sulla piattaforma OpenSea nell’ultimo anno. Gli influencer crittografici verificati con più di 21.000 follower su Twitter riceveranno invece una cittadinanza NFT in via automatica:  si tratterà tuttavia di una cittadinanza di nome, in quanto il NFT non conferirà all’acquirente il diritto effettivo di essere cittadino di Vanuatu – che manterrà pertanto la giurisdizione effettiva sull’isola di Satoshi.[11] Il Paese sarà infatti governato in collaborazione con il Primo Ministro, il Ministero delle Finanze e del Territorio, che permetteranno il completo raggiungimento dell’utilizzo della blockchain.[12] Per coloro che desidereranno configurare progetti blockchain, scambi, banche o attività associate alle criptovalute, Vanuatu non prevederà imposte su profitti, dividendi o entrate per società e individui. Non vi saranno altresì tasse sulle plusvalenze, ritenute d’acconto e imposte sui decessi.[13]

La sostenibilità come priorità

Poichè Satoshi Island è progettata per accogliere coloro che vogliano risiedervi e non soltanto turisti attratti dal business delle criptovalute, i membri della comunità potranno stabilirsi in case costruite in modo sostenibile e agglomerate in comunità gestite dalle DAO, organizzazioni autonome decentralizzate.[14] L’isola ospiterà infatti sette “zone NFT” che circonderanno un giardino centrale con il logo di bitcoin; coloro che desidereranno edifici più spaziosi potranno acquistare diverse aree e combinarle tra loro. Per quanto riguarda il processo di pianificazione e sviluppo, lo studio di architettura di fama mondiale James Law Cybertecture si occuperà di progettare le abitazioni, ponendo al centro considerazioni di sostenibilità e generazione di energia proveniente al 100% da fonti rinnovabili.[15] I moduli dell’isola di Satoshi saranno infatti progettati per avere un impatto minimo sull’ambiente, verranno dotati di pannelli solari propri e di un sistema di gestione dei rifiuti; saranno in vendita (a partire da $60.000) nel secondo trimestre del 2022, mentre saranno consentiti trasferimenti permanenti solo all’inizio del 2023. Sulla terraferma, a breve distanza da Vanuatu, terreni agricoli dedicati forniranno agli isolani cibo fresco e biologico tutto l’anno. Ciò permetterà di compensare l’impronta di carbonio e proteggere una grande quantità di alberi e terreno sull’isola, a testimonianza dell’impegno per lo sviluppo responsabile del processo di costruzione del paradiso delle criptovalute.[16]


Note

[1] Satoshi Island Land NFT. Disponibile al link: https://vimeo.com/717769521
[2] Náñez Alonso, S.L.; Jorge-Vázquez, J.; Echarte Fernández, M.Á.; Reier Forradellas, R.F. Cryptocurrency Mining from an Economic and Environmental Perspective. Analysis of the Most and Least Sustainable Countries. Energies, 14 (4254), 2021.
[3] Rana, R.L.; Giungato, P.; Tarabella, A.; Tricase, C. Blockchain Applications and Sustainability Issues. Amfiteatru Economic, 21 (Special Issue No. 13), pag. 861-870, 2019.
[4] I Non-Fungible Tokens (NFT) sono dei certificati che attestano l’autenticità, l’unicità e la proprietà di un oggetto digitale.
[5]Satoshi Island e il sì al crypto progetto dal Primo Ministro di Vanuatu, The Cryptonomist, 30 marzo 2022. Disponibile al link: https://cryptonomist.ch/2022/03/30/satoshi-island-crypto-progetto/.
[6] There’s a South Pacific island that runs on crypto and NFTs. Take a look at ‘crypto paradise’, Fortune, 30 marzo 2022. https://fortune.com/2022/03/30/south-pacific-island-crypto-paradise-nfts-property-citizenship-vanuatu/.
[7] Che fine ha fatto Akon City, la futuristica crypto-metropoli ideata dal rapper Akon?, Cointelegraph, 6 settembre 2021. Disponibile al link: https://it.cointelegraph.com/news/senegalese-locals-left-disillusioned-by-lack-of-progress-on-akon-city.
[8] La Repubblica Centrafricana sceglie Bitcoin, Opinio Juris, 2 maggio 2022. Disponibile al link: https://www.opiniojuris.it/la-repubblica-centrafricana-sceglie-il-bitcoin/
[9] Valentina Chabert, Il tracollo delle criptovalute: verso la fine delle monete digitali? Opinio Juris, 31 maggio 2022. Disponibile al link: https://www.opiniojuris.it/criptovalute-in-caduta-libera-verso-la-fine-delle-monete-digitali/
[10] El Salvador, Slitta il lancio dei Volcano Bond, Cryptonomist, 2 marzo 2022. Disponibile al link:https://cryptonomist.ch/2022/03/23/el-salvador-slitta-lancio-volcano-bond/
[11] There’s a South Pacific island that runs on crypto and NFTs. Take a look at ‘crypto paradise’, Fortune, op. cit.
[12] https://www.satoshi-island.com/#timeline.

[13] Ibid.
[14] Satoshi Island e il sì al crypto progetto dal Primo Ministro di Vanuatu, The Cryptonomist, op.cit.
[15] https://www.satoshi-island.com/#about.

[16] ibid.


Foto copertina: Satoshi Island fa parte di Vanuatu