Invio di armi, munizioni, movimenti di truppe, navi da guerra, evacuazione delle ambasciate dei paesi coinvolti, un numero significativo di politici e osservatori segnala un’alta probabilità di un’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Ma quali sono le reali prospettive?
In un articolo apparso su Pravda.ua dal titolo “Які перспективи великої війни в Україні?” (Quali sono le prospettive di una grande guerra in Ucraina?), Andriy Zagorodniuk Presidente del consiglio del Centro per le strategie di difesa, ex ministro della difesa dell’Ucraina (2019-2020), Alina Frolova Vice Ministro della Difesa dell’Ucraina 2019-2020, Oleksiy Pavlyuchyk Centro per le strategie di difesa per l’UE analizzano quelle che sono le ipotesi sul campo, provando a rispondere al quesito che tutta l’Europa (e non solo) si sta ponendo in queste concitate settimane: quanto è realistico lo scenario di un’offensiva su vasta scala su tutta o la maggior parte dell’Ucraina nel prossimo futuro?
Se vuoi la pace, preparati alla guerra
La risposta degli analisti darebbe conferma all’ipotesi di una massima pressione verbale, ma al momento sarebbe da scartare l’ipotesi di invasione su larga scala.
Il numero attuale delle truppe russe non sarebbe tale da supportare un invasione totale del paese e la situazione difficilmente potrà cambiare nelle prossime settimane.
Il movimento delle truppe russe avviene principalmente da gruppi tattici di battaglione (truppe meccanizzate, carri armati e aviotrasportati) e gruppi tattici (artiglieria, MLRS, truppe).
E ad oggi il numero dei militari russi lungo il confine ucraino, nelle regioni separatiste e in Crimea è di circa 127mila cioè lo stesso numero di aprile. Chiaramente un numero insufficiente per un’offensiva su vasta scala. Ciò dimostra che le unità non sono aumentate, ma non è detto che la situazione non possa modificarsi rapidamente. La Russia potrebbe far ricorso all’ausilio di nuove formazioni e unità nei distretti militari meridionali e occidentali, o utilizzare al trasferimento di truppe in Bielorussia.
Se è vero che alcuni movimenti sono stati già registrati (al confine dei territori delle repubbliche separatiste e in Bielorussia), il numero di ospedali mobili dispiegati non è aumentato, e la velocità del personale medico tutta da dimostrare. Questi sono indicatori importanti per valutare un attacco imminente.
Perché è improbabile l’opzione “invasione su larga scala dell’Ucraina”
La Federazione Russa ora ha forze e risorse insufficienti per svolgere i compiti di un’operazione su larga scala. La necessaria concentrazione di tutte le forze disponibili pronte al combattimento, che richiede molto tempo e una quantità significativa di misure e risorse.
Ma aspetto ancora più importante è la discutibile capacità della Russia di mantenere il territorio occupato in mezzo alla resistenza nazionale rifornita dai partner occidentali. Il popolo ucraino sarebbe pronto ad una strenua resistenza ed è in grado di resistere anche attraverso azioni asimmetriche, compresi movimenti di resistenza e tattiche di piccoli gruppi, attività nell’informazione e nel cyberspazio.
Insomma un’operazione offensiva su larga scala nel tentativo di impadronirsi di vasti territori occupati è un’avventura che non ha possibilità di esito positivo per la Russia. È impossibile calcolare il corso di tale operazione e, una volta implementata, si sposterà rapidamente su un piano incontrollato. Un rischio enorme per la dirigenza russa, e Putin lo sa.
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E quali scenari sono più realistici?
Lo scenario porterebbe a tentavi diversi, può probabile un’invasione ibrida. Attacchi informatici sono già in atto e si prevede che si intensificheranno ancora di più. Si tratta anche di operazioni psicologiche, come la disinformazione attiva, o la stessa “estrazione” di massa di scuole, metropolitane, uffici amministrativi e altre strutture, scuotimento informativo della situazione e così via. Sfortunatamente, una tale escalation continuerà con una probabilità molto alta.
Attacchi che mirano a danneggiare o interferire con le infrastrutture critiche: centrali elettriche, comunicazioni mobili, Internet, comunicazioni governative, trasporti. L’obiettivo chiave di tali operazioni è la destabilizzazione interna e la demoralizzazione della popolazione.
L’obiettivo potrebbe essere anche l’esaurimento psicologico delle forze dell’ordine, dei militari e della popolazione attiva a causa del livello costantemente elevato di minaccia e delle periodiche esacerbazioni. Il livello di escalation può essere rapidamente aumentato. Questa può essere sia una forma base di guerra ibrida che una preparazione per ostilità più attive.
Un’altra opzione, molto concreta, sarebbe un’escalation armata su larga scala nell’Ucraina orientale con l’introduzione ufficiale delle forze armate russe nel territorio occupato. Sono possibili tentativi di interrompere la linea di collegamento e un’intensificazione generale delle ostilità.
Cosa manca per arrivare a questo punto?
Forse poco, un pretesto, una provocazione pianificata, che comporterà la morte di cittadini russi nei territori temporaneamente occupati o un attacco terroristico “per conto” della parte ucraina.
Opzione Mar Nero
È probabile anche un significativo aggravamento della situazione della sicurezza nella regione dell’Azov-Mar Nero con il blocco dello stretto di Kerch e delle rotte marittime per l’Ucraina, che in primo luogo ostacolerà l’attività economica della regione. Questi scenari, sui quali sono stati avvertiti negli ultimi due anni, possono includere opzioni come l’occupazione di Острів Зміїний (Isola dei Serpenti) oppure usare lo sbarco sulla costa del Mar Nero per distrarre o supportare altri scenari come la Transnistria
Opzione Bielorussia
L’utilizzo del territorio della Bielorussia per il dispiegamento, anche su base permanente, di gruppi di truppe russe. Sappiamo di un’esercitazione militare tra i due paesi avrà luogo a febbraio, e una provocazione che farebbe da detonatore non sarebbe da escludere. Del resto il Presidente Lukashenko, ha più volte dichiarato la sua disponibilità di un’invasione dell’Ucraina.
Il sostegno Occidentale
Un certo numero di governi occidentali sostiene attivamente Kiev Il partner chiave, gli Stati Uniti, lo scorso anno ha fornito un record di $ 650 milioni in assistenza alla sicurezza e intende aumentarlo in modo significativo quest’anno.
Il Regno Unito sta attivamente aiutando a costruire la Marina ucraina e ha recentemente fornito armi anticarro. Anche Canada, Polonia, Estonia, Lituania, Lettonia e Turchia hanno un valore inestimabile per rafforzare le capacità di difesa dell’Ucraina.
Kiev si prepara al peggior scenario, e il mondo resta con il fiato sospeso.
Foto copertina: Putin si prepara all’invasione dell’Ucraina? @swarajya