Dal 23 al 25 gennaio 2020, presso il Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, si è svolto il XII Congresso Nazionale dell’AIS – Associazione Italiana di Sociologia, la più antica e consolidata associazione scientifica dei sociologi italiani.


 Di

 Suania Acampa e Rosanna Marino[1]

 

Dal 23 al 25 gennaio 2020, presso il Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, si è svolto il XII Congresso Nazionale dell’AIS – Associazione Italiana di Sociologia, la più antica e consolidata associazione scientifica dei sociologi italiani. Il Congresso, intitolato Sociologia in Dialogo: algoritmo, cervello, valutazione, evento conclusivo della presidenza di Enrica Amaturo, ordinario di Sociologia generale presso l’Ateneo Federiciano e presidente dell’AIS per il triennio 2016-2019, ha posto al centro della riflessione la necessità di riaffermare il patrimonio concettuale e metodologico della sociologia attraverso il dialogo interdisciplinare con l’informatica, le neuroscienze e l’ingegneria gestionale, al fine di costituire una nuova alleanza tra il sapere sociologico e le scienze oggi in ascesa e ridefinire un campo comune di discussione e di analisi scientifica. «La complessità che caratterizza le società contemporanee» spiega Enrica Amaturo «richiede agli scienziati sociali del terzo millennio di dotarsi di una nuova cassetta degli attrezzi per leggere, comprendere e interpretare le nuove fonti e forme di disuguaglianza, stratificazione e potere, le trasformazioni indotte dalle innovazioni tecnologiche e dal digitale, i meccanismi neurologici alla base del comportamento sociale. La contaminazione tra i saperi e il dialogo interdisciplinare, promossi nell’ambito del Congresso, rappresentano un formidabile strumento di arricchimento per la sociologia e le altre discipline che, attraverso un reciproco confronto, possono contribuire alla costruzione di una conoscenza scientifica non più unilaterale, ma in grado di contribuire in maniera efficace all’analisi della complessità».

Durante i tre giorni del Congresso, numerosi sono stati gli incontri, i dibattiti, le sessioni plenarie, le sessioni parallele e le tavole rotonde sulle connessioni tra sociologia, informatica, neuroscienze e ingegneria gestionale, con approfondimenti tematici sul ruolo degli algoritmi, del cervello e dei processi di valutazione nella società contemporanea, con la partecipazione di relatori esperti e della comunità sociologica italiana e internazionale.

Sessione congiunta AIS – ESA – ISA “The regime of knowledge in a global world. The case of social sciences”.
Presiede Roberto Cipriani
Intervengono Enrica Amaturo (AIS), Sari Hanafi (ISA), Marta Soler-Gallart (ESA).

Il Congresso è stato aperto il 23 gennaio presso l’Aula Magna Storica dell’Università Federico II di Napoli con i saluti istituzionali di Arturo De Vivo, Rettore dell’Ateneo Federico II di Napoli, Lucio D’Alessandro, Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, Stefano Consiglio, Direttore del Dipartimento di Scienze Sociali, Luigi De Magistris, Sindaco di Napoli, presieduti da Vincenzo Cesareo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Nella stessa giornata, la prima sessione plenaria del Congresso, dal titolo “L’algoritmo: Sociologia e Informatica”, ha approfondito attraverso le connessioni tra sociologia e informatica l’azione degli algoritmi nei confronti dell’uomo, della sua emotività, dei suoi comportamenti e delle sue relazioni. Il contributo della sociologia nello studio degli algoritmi, in particolare, risulta indispensabile per l’analisi delle modificazioni che producono nella vita associata e nella società nel suo complesso, nella sfera dei consumi, dell’informazione e della politica. La sessione è stata animata dagli interventi di Davide Bennato dell’Università degli Studi di Catania, di Giovanni Boccia Artieri dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, di Antonio Pescapè dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e di Walter Quattrociocchi dell’Università Cà Foscari di Venezia, con la presidenza di Alessandro Bruschi, ex Presidente dell’AIS. La sessione si è conclusa con l’intervento di Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania.

La seconda giornata del Congresso ha ospitato la seconda e la terza sessione plenaria, dedicate rispettivamente alle reciproche influenze tra sociologia, neuroscienze e ingegneria gestionale. La sessione “Il Cervello: Sociologia e Neuroscienze” ha approfondito in particolare gli studi sociologici e quelli che afferiscono al campo delle scienze cognitive e le neuroscienze, mettendo in evidenza come gli studi sociali, in special modo quelli su cultura, comunicazione e media, possono attingere agli studi sul cervello umano al fine di ricavare utili e nuove prospettive di ricerca. Il dibattito è stato animato da Vittorio Gallese dell’Università degli Studi di Parma, Federico Neresini dell’Università degli Studi di Padova e Sergio Manghi dell’Università degli Studi di Parma, presieduti dall’ex Presidente dell’AIS Giandomenico Amendola.

Da sinistra Enrica Amaturo, Andrea Mazzucchi (presidente scuola scienze umane e sociali Federico II) Luigi De Magistis (sindaco Napoli , Vincenzo Cesareo (pof. Emerito di Sociologia, Università Cattolica) Dora Gambardella (vice direttore dipartimento scienze sociali).

La sessione plenaria successiva, dal titolo “La Valutazione: Sociologia e Ingegneria gestionale”, è stata invece dedicata allo studio dei processi di valutazione al confine tra sapere sociologico e ingegneristico-gestionale. La riflessione ha esplorato nuove possibili vie comuni per l’individuazione di un quadro condiviso e accettato per la valutazione della qualità, soprattutto nell’ambito dei processi formativi, grazie agli interventi di Andrea Bonaccorsi dell’Università di Pisa, Roberto Moscati dell’Università degli Studi di Milano Bicocca, e Mauro Palumbo dell’Università degli Studi di Genova, presieduti da Paola Di Nicola, ex Presidente dell’AIS.

L’ultima giornata del Congresso è stata scandita da un momento particolarmente rilevante per l’Associazione Italiana di Sociologia, che ha partecipato ad un confronto internazionale con l’ESA – European Sociological Association e l’ISA – International Sociological Association, dal titolo The regime of knowledge in a global world. The case of social sciences”, presieduta da Roberto Cipriani e con la partecipazione della Presidente italiana Enrica Amaturo, della Presidente europea Marta Soler-Gallart e del Presidente internazionale Sari Hanafi.

«Il lavoro sull’internazionalizzazione» dichiara Amaturo nel corso della relazione finale del suo mandato «è testimoniato dalla presenza dell’AIS nel Consiglio delle Associazioni Nazionali dell’International Sociological Association e dalla partecipazione a diversi meeting svolti a Taiwan, Toronto, Atene, Manchester e Parigi. Nel clima di rinnovata collaborazione internazionale che si è stabilito nel triennio del mio mandato, l’AIS ha inoltre ripreso le attività di RESU, rete delle associazioni nazionali costituita dalle associazioni di Francia, Grecia, Italia, Portogallo e Spagna, che incoraggia la collaborazione di studiosi dell’area mediterranea e di altri paesi su temi comuni e in prospettiva comparata, ma anche l’incontro con la British Sociological Association, che ha promosso occasioni di formazione tra dottorandi di Southampton e di Napoli». 

Nei rapporti con le istituzioni, durante la presidenza di Enrica Amaturo, l’Associazione Italiana di Sociologia ha portato all’attenzione dell’ex Ministra della Pubblica Istruzione Valeria Fedeli i temi legati ai sistemi di valutazione e all’insegnamento della Sociologia nelle scuole superiori: «Nonostante la caduta di quel governo» sostiene Amaturo «si è istaurato un legame duraturo con la rete LES (licei economico sociali) attraverso la quale l’AIS si è impegnata, insieme alla Società degli Economisti, nel sostenere la costituzione di un percorso scolastico autonomo dai licei di Scienze umane».

Anche sul tema della valutazione l’AIS ha lavorato nel triennio 2016-2019 con l’ANVUR e le altre associazioni scientifiche di area 14, favorendo la costituzione di una Consulta permanente delle associazioni di area 14. L’impegno dell’AIS è stato profuso anche sulla valorizzazione dell’immagine pubblica della Sociologia, attraverso la partecipazione alla Settimana della Sociologia, promossa dalla rete dei Dipartimenti CIDAS, e al Festival della Sociologia di Narni, entrando a far parte dell’Associazione Festival della Sociologia. Nel triennio, infine, sono stati dedicati molti sforzi allo sviluppo della Rivista Sociologia Italiana – AIS Journal of Sociology.

Il Congresso si è concluso con l’elezione del nuovo Direttivo dell’AIS, guidato dalla neoeletta Presidente Maria Carmela Agodi, professore ordinario di Sociologia generale presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Ateneo federiciano.


[1] Assegnista di Ricerca nel settore “Sociologia dei processi culturali e comunicativi” presso il Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.


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