Martedì 21 febbraio 2023, Opinio Juris – Law & Political Review, SpecialEurasia, Mondo Internazionale e MInter Group srl hanno organizzato il webinar online “Un anno di conflitto ucraino: approfondimenti, analisi geopolitica, possibili sviluppi futuri” per analizzare l’ultimo anno dei combattimenti in Ucraina contestualizzando questo evento nello scacchiere geopolitico eurasiatico.


Leggi l’articolo in inglese pubblicato da Special Eurasia

Scenario geopolitico

Ripercorrendo le tappe del conflitto in Ucraina, non possiamo dimenticare che alla fine di dicembre 2021 e all’inizio di gennaio 2022, le agenzie di stampa internazionali, citando il Dipartimento di Stato americano e le agenzie di intelligence, hanno riferito che il Cremlino stava preparando un’invasione militare dell’Ucraina. Sebbene queste informazioni siano circolate per settimane, molti esperti hanno trovato difficile credere che l’Europa potesse nuovamente vivere un conflitto sul suo territorio.
Il 22 febbraio 2022 , il presidente russo Vladimir Putin ha firmato il decreto presidenziale che riconosce le repubbliche di Donetsk e Lugansk. Sebbene allarmata, l’opinione pubblica sperava ancora che la via della diplomazia potesse scongiurare il conflitto.
Solo due giorni dopo, il 24 febbraio 2022, le forze armate russe invasero il territorio ucraino e iniziarono quella che il Cremlino ha sempre definito Special’naja Voennaja Operacija (operazione militare speciale), anche se la comunità internazionale, soprattutto quella occidentale, ha descritto questo evento come un’invasione militare del territorio sovrano.

0Webinar online sul conflitto ucraino: una sintesi

Oggi, dopo un anno di conflitto in Ucraina e di narrazione mediatica, il territorio ucraino appare devastato e desolato, mentre il dialogo diplomatico sembra lontano o impossibile. Oltre ai tanti articoli che i media hanno pubblicato, Opinio Juris,  in collaborazione con Mondo Internazionale, SpecialEurasia, e Minter Group sr, ha organizzato un webinar online per indagare e comprendere l’attuale stato militare del conflitto, le implicazioni geopolitiche per l’Europa, il blizhnee zarubezhe (lo spazio post-sovietico che Mosca ha definito il “vicino estero” e parte del suo lebensraum,”spazio vitale”), e la microregione eurasiatica, e per valutare il rischio geopolitico derivante dal conflitto ucraino.
Il 21 febbraio 2023 , Giuliano Bifolchi, SpecialEurasia Research Manager, ha moderato un webinar online a cui hanno partecipato i relatori Silvia Boltuc, SpecialEurasia Managing Director, il Generale dell’Esercito Italiano Francesco Ippoliti, Michele Pavan, Presidente di Mondo Internazionale APS e Intelligence & Geopolitical Advisor, Domenico Nocerino, fondatore e direttore di Opinio Juris – Law and Politics Review (ISSN 2531-6931), e Saverio Lesti, Head Researcher International GEO di Mondo Internazionale.

Silvia Boltuc, amministratore delegato di SpecialEurasia, ha anche analizzato l’impatto del conflitto ucraino e del flusso migratorio russo verso le economie del Caucaso meridionale.

Durante il webinar, i relatori hanno evidenziato che a causa dei tanti errori diplomatici e calcoli errati, era impossibile evitare il conflitto ucraino, che oggi appare lontano dal dialogo di pace o dalla sua fine. In effetti, il conflitto ucraino affonda le sue radici nel passato, almeno nel 2014, quando dopo l’Euromaidan, in Crimea, un referendum consentì alla Russia di annettere questa regione mentre a Donetsk e Lugansk le popolazioni locali lottavano proclamavano l’indipendenza.

Durante il Webinar, Domenico Nocerino, co-fondatore e caporedattore di Opinio Juris, ha indagato sul ruolo dei media nel conflitto ucraino (Credits: SpecialEurasia)

Il conflitto ucraino ha colpito lo spazio post-sovietico, in particolare il Caucaso e l’Asia centrale, e l’intera arena internazionale, aggravando i problemi locali. Ad esempio, nel settembre 2022, l’aggressione militare azera contro l’Armenia ha sottolineato quanto sia delicata la situazione nel Caucaso meridionale. Questa regione svolge un ruolo strategico nella politica di sicurezza energetica dell’UE. In Georgia, il governo di Tbilisi ha affrontato la richiesta di Kyiv di aprire un “secondo fronte militare” contro la Russia e manifestazioni locali a sostegno dell’Ucraina. Tuttavia, il fatturato commerciale russo-georgiano è essenziale per l’economia georgiana. Pertanto, mentre la popolazione locale ha organizzato manifestazioni a sostegno dell’Ucraina, il governo georgiano ha confermato la sua strategia di non imporre sanzioni alla Russia.
Parlando dell’aspetto militare del conflitto, i relatori hanno sottolineato che la strategia russa in Ucraina potrebbe essere suddivisa in tre fasi. Entrambe le parti riportano perdite elevate e un numero ancora maggiore di feriti. Indubbiamente il conflitto ucraino, come avvenuto anche nel Conflitto del Nagorno-Karabakh del 2020, ha segnato l’importanza strategica degli Unmanned Aerial Vehicle (UAV). Pertanto, potremmo prevedere una rapida espansione di questo settore militare-industriale poiché gli UAV hanno dimostrato la loro efficacia in una zona di combattimento.
Guardando al rischio geopolitico, dal momento che i paesi europei stanno sostenendo finanziariamente e militarmente l’Ucraina, è opportuno valutare per quanto tempo l’Unione europea sarà in grado di fornire armi e denaro senza incorrere in problemi interni. D’altra parte, anche la Federazione Russa ha affrontato problemi economici interni a causa delle sanzioni occidentali, che hanno spinto il Cremlino a trovare mercati alternativi.

Il webinar ha sottolineato che le organizzazioni jihadiste e terroristiche hanno ampiamente tentato di sfruttare il conflitto ucraino invitando i loro militanti ad andare in Ucraina per addestramento militare avanzato, armi occidentali ed esperienza di guerriglia. Considerando che nel gennaio 2023 diverse agenzie di stampa hanno riferito che il gruppo terroristico Ajnad al-Kavkaz, operante in Siria, è arrivato in Ucraina per sostenere il battaglione ceceno Shaykh Mansur, c’è un rischio sostanziale che il conflitto possa attrarre ulteriori gruppi jihadisti, che vedono il  territorio ucraino come “ponte” per raggiungere e colpire l’Europa.


Foto copertina: La sessione di domande e risposte del Webinar “Un anno di conflitto in Ucraina: approfondimenti, analisi geopolitiche, possibili sviluppi futuri”. (Crediti: SpecialEurasia)