Il Cremlino ha espresso preoccupazione per il crescente aumento delle tensioni tra Armenia e Azerbaigian sulla regione  del Nagorno-Karabakh.


L’instabilità del Caucaso meridionale preoccupa non poco Mosca. La Russia è preoccupata per le tensioni in corso nel Nagorno-Karabakh e continua a comunicare con Baku e Yerevan per esortare entrambe le parti a dar prova di moderazione.

Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa russa Tass, sulla posizione di Mosca riguardo alla vicenda del Karabakh il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov ha dichiarato che: ” (La Russia) è preoccupata che le tensioni non si stiano attenuando e anzi tendano a crescere in alcune aree. La Russia rimane un affidabile garante della sicurezza. Continuiamo a comunicare sia con Yerevan che con Baku. Invitiamo entrambe le parti a dar prova di moderazione e ad agire in lo spirito dei documenti trilaterali firmati due anni fa. E, naturalmente, teniamo conto delle nuove realtà che sono emerse da allora”.

Baku e Yerevan sono coinvolte in una disputa sulla sovranità sul Nagorno-Karabakh dal 1988. Nel settembre 2020, nella regione è scoppiata un’ondata di rinnovate ostilità. Il 9 novembre 2020, il presidente russo Vladimir Putin, il presidente azerbaigiano Ilham Aliyev e il primo ministro armeno Nikol Pashinyan hanno firmato una dichiarazione congiunta sulla completa cessazione delle ostilità. Le forze di pace russe sono state portate nella regione per garantire il funzionamento dei corridoi umanitari. Il 17 maggio 2023, al vertice del Consiglio d’Europa a Reykjavik, Pashinyan ha affermato che Yerevan riconosceva la sovranità dell’Azerbaigian all’interno dei suoi confini, che includeva il Nagorno-Karabakh.

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L’agenzia di stampa statale armena Armenpress giovedì ha citato il primo ministro Nikol Pashinyan che ha affermato che la situazione umanitaria all’interno del Karabakh è disperata. Ha detto che un camion russo di aiuti a cui le autorità del Karabakh hanno permesso di entrare nella regione dall’Azerbaigian martedì non ha alleviato la crisi.

Armenpress ha anche citato Pashinyan secondo cui l’Azerbaigian continua ad ammassare truppe lungo la linea del fronte con Karabakh e Armenia, un’accusa che Baku ha ripetutamente negato.

Per due volte il ministero della Difesa dell’Azerbaigian ha affermato che le sue forze sono state colpite dal fuoco delle unità armene lungo il confine condiviso tra i due paesi. Il ministero della Difesa armeno ha negato di aver aperto il fuoco sulle posizioni azere.


Foto copertina: Russia’s President Vladimir Putin, Armenia’s Prime Minister Nikol Pashinyan and Azerbaijan’s President Ilham Aliyev attend a trilateral meeting in Sochi, Russia October 31, 2022. Sputnik/Sergey Bobylev/Pool via REUTERS