Ciclo di interviste agli esponenti dei partiti in corsa per le prossime elezioni politiche del 25 settembre. Intervista all’Onorevole della Lega Antonio Zennaro.


Le elezioni del prossimo 25 settembre saranno davvero delle elezioni straordinarie, e non soltanto perché per la prima volta nella storia repubblicana gli italiani si recheranno alle urne in autunno.
Né tantomeno perché il nuovo Parlamento avrà una composizione inedita: non più 315 eletti siederanno tra gli scranni di Palazzo Madama né 630 a Montecitorio, ma 200 Senatori e 400 Deputati reggeranno le sorti del Paese per i prossimi (lo si auspica) cinque anni.
E neppure perché, ancora, per la prima volta, chiunque abbia compiuto diciotto anni potrà esprimere la propria preferenza anche per determinare la composizione del Senato.
Si tratta di elezioni straordinarie perché molte cose sono cambiate dall’ormai lontano 2018[1]: di mezzo, nell’ordine, un radicale cambiamento nel modo di approcciarsi alla cosa pubblica del MoVimento 5stelle, il partito del “vaffa” che era riuscito ad incanalare la rabbia degli italiani delusi dalla politica  (da forza anti-sistema a forza governista, da populisti ad alleati con il centrosinistra ai tempi del Governo Conte-bis), una pandemia che ha sovvertito le dinamiche geopolitiche, economiche e sociali dell’intero globo, la guerra in Ucraina che impera violentemente da più di sei mesi, l’ultimo di una lunga serie di governi tecnici (il cd. “Governo dei migliori” di Mario Draghi).
Straordinarie perché, dopo un lungo periodo, sembra nuovamente profilarsi una sfida tra blocchi politici ben definiti (centrodestra, centrosinistra, terzo polo centrista), tra antitetiche visioni dell’uomo e del mondo.
Perché davvero quella “guerra civile occidentale, ossia la guerra tra conservatori e progressisti”[2] passa anche da qui, dal 25 settembre prossimo. Dalle matite degli italiani.
Per tale ragione abbiamo incontrato gli esponenti dei principali partiti in corsa per le prossime elezioni politiche, volendo così svolgere un servizio per i nostri lettori, affinché possano comprendere, direttamente dalle parole dei protagonisti della sfida politica del prossimo autunno, i programmi e le visioni di ciascuno schieramento, e per le stesse forze politiche, perché anche attraverso queste colonne possano incontrare virtualmente i propri elettori, celebrando, anche così, la democrazia.

L’intervista

Abbiamo incontrato l’Onorevole Antonio Zennaro[3], classe 1983, membro della Commissione Finanze della Camera. Eletto parlamentare nel 2018 come candidato del Movimento 5stelle, confluisce prima nel Gruppo Misto per poi aderire alla Lega di Matteo Salvini. Candidato in terza posizione nel listino per la Camera dei Deputati in Abruzzo nel collegio plurinominale Abruzzo-P01[4], cerca la riconferma a Montecitorio.

Le elezioni anticipate del prossimo 25 settembre hanno messo in evidenza, negli effetti, la ricostituzione di un bipolarismo più o meno evidente (il centrosinistra da un lato, il centrodestra dall’altro). Ritiene sia vero? Con quali conseguenze per le prossime sfide politiche e per il prossimo Governo?
“Com’è giusto che sia, saranno gli italiani a decidere quale Governo dare al Paese per affrontare le sfide. Sfide che non sono prossime, ma attualissime. Pensiamo al caro energia e all’inflazione, per esempio. Nel centrosinistra, c’è un Pd padrone e azionista di maggioranza alleato con quella Sinistra Italiana che ha chiaramente un programma fatto di nuove tasse, espropri proletari, patrimoniali e blocco di ogni nuova iniziativa industriale. Sì, il bipolarismo è tornato dopo, ma il centrodestra a differenza di quello che abbiamo visto a sinistra ha subito trovato la quadra su programma e candidati e ha le idee chiare su come affrontare l’autunno alle porte.”.

Quali le priorità, per il suo partito, in un momento tanto complesso della storia repubblicana? Quali riforme ritiene necessarie?
“Pace fiscale, flat tax, Quota 41, stop a legge Fornero e all’immigrazione clandestina, più sicurezza per i cittadini, nucleare di ultima generazione, autonomia differenziata. E ancora: potenziamento e costruzione di nuovi termovalorizzatori, revisione delle politiche europee su Green Deal, ma soprattutto un PNRR sull’energia da almeno 30 miliardi, in accordo con l’Europa, per superare l’autunno e l’inverno aiutando famiglie e imprese. Dobbiamo liberare tutte quelle energie positive che ci sono nel Paese ma bloccate da un moloch burocratico-amministrativo che da sempre è sostenuto dal sistema di potere del Pd.”.

Quale sarà la posizione del Suo partito rispetto alla gestione della pandemia? “Quella di sempre. Scienza e buonsenso sono la nostra stella polare. Non vogliamo più vedere vergogne come i banchi a rotelle o scandali sulle mascherine fantasma acquistate dalla Regione Lazio in piena emergenza nel marzo 2020: dispositivi mai consegnati per i quali sono stati sborsati dall’amministrazione – quindi dalla collettività dei cittadini – 14 milioni di euro come anticipo. Bisogna puntare molto di più sulla medicina territoriale, che invece è stata contrastata dalla gestione Speranza. Condivisione e partecipazione: questa è la strada, no ad esclusioni e a una politica della paura e del terrore.”.

L’economia italiana è in difficoltà, in un autunno che si preannuncia “caldo” le sfide saranno molteplici a cominciare dal problema dell’impennata dei prezzi delle materie prime come grano e benzina. Riesce ad indicare tre punti chiave del programma del Suo partito per ‘reagire’ alla crisi economica che sembra dilagare?
“Per l’immediato: tassazione degli extra profitti, proroga immediata degli sconti su carburanti e bollette in scadenza a settembre, semplificazione e maggiore informazione su tutti gli strumenti già attivi per ottenere sconti e dilazione dei pagamenti a vantaggio delle famiglie (risultato della Lega al governo). Poi bisogna agire con una visione di medio-lungo termine, il ritorno al nucleare dovrà essere una priorità del nuovo Governo, siamo quasi l’unico Paese tra le principali economia a non investire in questa tecnologia per la produzione dell’energia.”.

Può fare un po’ di chiarezza sul funzionamento della flat-tax che avete immaginato? Costerà davvero 80mld come qualcuno ha detto?
“Il regime di flat tax al 15% si applica ai single fino a 26mila euro con uno scivolo a 30mila. Alle famiglie monoreddito fino a 50mila euro con uno scivolo fino a 55mila euro. Alle famiglie bi-reddito fino a 65mila euro con uno scivolo a 70mila euro.
Cosa è lo scivolo? È un sistema che consente ai contribuenti fuori dal limite di qualche migliaio di euro di poter comunque avere un’aliquota agevolata inferiore al sistema attuale. Ad esempio, una famiglia monoreddito con 52.500, che per 2.500 euro sarebbe fuori dalla flat tax al 15%, avrebbe comunque un’aliquota agevolata al 22,5% contro l’attuale 29,10%. Questo meccanismo agevola la fedeltà fiscale ed evita possibili comportamenti elusivi, che qualche contribuente potrebbe essere spinto ad utilizzare per mantenersi nei parametri dell’agevolazione fiscale. A 55mila euro, nel caso della monoreddito citata, l’imposta si congiunge a quella ordinaria. In altre parole, con la flat tax è possibile pagare meno per pagare tutti.”.

La prossima Legislatura sarà inevitabilmente impegnata in accese e complesse sfide geopolitiche. Come si schiererà il suo partito nello scacchiere internazionale che si sta ridefinendo dall’Ucraina a Taiwan?
“La Lega è da sempre saldamente ancorata ai valori dell’Occidente e al Patto Atlantico. La nostra posizione nello scacchiere internazionale è fin troppo chiara. Un po’ meno, dal mio punto di vista, quella del Pd, che per mesi e mesi si è autoproclamato come un partito strettamente a fianco del Presidente Draghi salvo poi allearsi con partiti fieramente oppositori dell’allargamento della Nato. Gli stessi che non dicono una parola sulle ingerenze della Cina a Taiwan.”.

Teme che le accuse di essere vicini alla Russia di Putin, mosse nelle scorse settimane e anche negli ultimi anni, penalizzeranno la Lega nel risultato elettorale?
“È una polemica strumentale fatta solo per attaccarci, proprio da chi mentre eravamo in pandemia acquistava miliardi di mascherine farlocche dal Governo cinese (durante il governo giallo-rosso). Siamo talmente vicini a Mosca, da aver detto e stradetto tutti i santi giorni che l’aggressore è la Russia e l’aggredito è l’Ucraina. Penso che gli italiani abbiano le idee chiare sulla nostra posizione.”.

Le battaglie contro l’Euro e contro questa Unione Europea sono, per la Lega, ancora attuali e prioritarie?
“La Lega è per l’Europa dei popoli, non per quella dei burocrati. È per la tutela delle radici cristiane, delle tradizioni, del Made in Italy e, non ultimo, per il sacrosanto diritto di difendere i nostri confini nazionali da un’immigrazione clandestina incontrollata e gestita in modo fallimentare. Nei primi otto mesi di quest’anno, è già stato sfondato il muro dei 50mila sbarchi irregolari sulle nostre coste: con Matteo Salvini, quando era ministro dell’Interno, gli sbarchi sono stati quasi azzerati. E ora è a processo.”.


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Note

[1] Il 4 marzo 2018 si sono tenute le ultime elezioni politiche che hanno portato all’insediamento del diciottesimo Parlamento della storia repubblicana
[2] Muratore A., Pietrobon E., La visione di Orbàn-Come Fidesz ha cambiato l’Ungheria, goWare, 2022, p. 137
[3]https://www.camera.it/leg18/29?tipoAttivita=&tipoVisAtt=&shadow_deputato=307231&lettera=&idLegislatura=18&tipoPersona=
[4] Qui l’elenco completo delle liste elettorali presentate: https://drive.google.com/file/d/1C3uqu2mq2kxIvmtMfPDV8GlYic0OJ_Xj/view


Foto copertina: L’Onorevole della Lega Antonio Zennaro.