Il programma mondiale alimentare dell’ONU che si occupa di combattere l’insicurezza alimentare: i conflitti come causa principale della food insecurity
Descrizione del WFP
Il World Food Programme (WFP) ha sede a Roma ed è la più importante organizzazione umanitaria ed agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di salvare e migliorare le vite umane attraverso assistenza alimentare in situazioni emergenziali. Il WFP lavora congiuntamente con le comunità per migliorare la nutrizione ed avviare un processo di resilienza.
L’obiettivo della comunità internazionale è sconfiggere la fame e raggiungere la sicurezza alimentare, tutto ciò entro il 2030, ma nel frattempo ancora oggi una persona su nove soffre di cibo insufficiente. Per il suo scopo e per i suoi sforzi, il World Food Programme è stato insignito del Premio Nobel per la pace nel 2020[1].
Due terzi degli interventi del WFP interessano paesi colpiti da conflitti, poiché in tali posti le popolazioni potrebbero soffrire più facilmente la denutrizione rispetto a luoghi dove vi è la pace. Spesso l’intervento consisteva nel fornire assistenza alimentare alle vittime di guerre, conflitti civili, siccità, inondazioni, terremoti, uragani, cattivi raccolti e disastri naturali. Una volta che l’emergenza cessa di esistere si passa all’aiuto alle comunità per rimettere in piedi le vite delle popolazioni e ripristinare i mezzi di sostentamento. In sostanza l’obiettivo che segue la fornitura di assistenza alimentare è rafforzare la resilienza delle comunità[2].
Una volta parlato dello scopo e delle attività del WFP dovremmo domandarci come esso è finanziato, ebbene, chiariamo che questa agenzia dell’ONU è finanziata attraverso donazioni volontarie. Per quanto concerne l’organizzazione e la struttura, il World Food Programme è diretto da un Consiglio d’Amministrazione di 36 membri, quest’ultimo lavora strettamente con due organizzazioni con mandato affine aventi anche esse sede nella capitale italiana, l’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) e il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD). Ovviamente, va ricordato che il WFP collabora anche con oltre 1000 organizzazioni non governative nazionali ed internazionali per raggiungere i suoi scopi di base.
Food insecurity
L’insicurezza alimentare è una piaga che colpisce oggigiorno centinaia di milioni di persone e famiglie. Quando parliamo di food insecurity si pone l’attenzione sull’accesso al cibo, che in alcuni casi può risultare limitato per alcuni individui. Praticamente, il problema in questione non è privazione di cibo causata da indisponibilità sul mercato, piuttosto perché ci sono delle evidenti difficoltà ad accedere a beni alimentari[3]. Gli analisti della sicurezza alimentare dividono l’insicurezza alimentare in due tipi: cronica e transitoria[4]. L’insicurezza alimentare cronica è un problema persistente o a lungo termine in cui le persone non sono in grado di soddisfare le loro esigenze alimentari minime. Ciò deriva spesso da lunghi periodi di povertà, mancanza di beni personali e minore accesso alle risorse finanziarie. L’insicurezza alimentare transitoria, d’altra parte, è un problema temporaneo oppure a breve termine. Succede quando c’è un modello ciclico di accesso insufficiente al cibo, come un improvviso calo della disponibilità di prodotti o l’accesso a cibo sufficiente per mantenere un buono stato nutrizionale.
Quali sono le cause della deprivazione di cibo? Sicuramente tra i fattori principali si riscontrano ambienti sociali e politici instabili che non producono una crescita economica sostenibile, le guerre e rivolte civili, squilibri macroeconomici nel commercio, disastri naturali come infestazioni di locuste ed inondazioni, assenza di buoni governi e limitazioni delle risorse naturali[5].
Buon parte delle crisi alimentari nel 2021 si manifestano in particolare nel continente africano, proprio per questo non è corretto di parlare di crisi alimentare globale e forse sarebbe il caso di parlare di crisi alimentari regionali, soprattutto se si pensa che tali crisi sono estremamente collegate a problemi specifici del livello statale. In special modo si riscontra una grave crisi alimentare nella regione del Sahel in Africa occidentale, che è in corso dal 2011 e ha coinvolto paesi come Chad, Burkina Faso, Mali, Mauritania e Niger, i quali sperimentano ancora una volta insicurezza alimentare causata da svariate ragioni, tra cui troviamo alti prezzi degli alimenti, raccolti poveri causati da mancate piogge, invasioni di insetti e alluvioni[6].
Insicurezza alimentare e conflitti: risoluzioni al problema
Migliorare la sicurezza alimentare può ridurre le tensioni e contribuire ad ambienti più stabili. Se fatto bene, interventi per la risoluzione dell’insicurezza alimentare possono ricostruire la fiducia sociale e promuovere lo sviluppo umano ed economico. L’assistenza alimentare è fondamentale per lo sviluppo degli individui e della società. C’è un nesso tra assistenza alimentare e nutrizionale e sviluppo, tra assistenza alimentare e costruzione della pace; gli interventi di assistenza alimentare offrono preziosi dividendi di pace. Aree colpite dalla violenza o conflitti meritano una particolare attenzione, gli interventi internazionali per risolvere la food insecurity potrebbero aiutare ad aumentare la legittimità dello Stato. Esistono programmi di cash – or food – for – work, attraverso cui si pagano i lavoratori in denaro o razioni di cibo per la costruzione di infrastrutture vitali; per esempio il WFP ha condotto un massiccio progetto di riabilitazione nel Sudan meridionale dal 2006 e ha permesso miglioramenti dei collegamenti nel Sudan meridionale e con paesi vicini, contribuendo a realizzare il commercio[7]. Programmi simili hanno creato occupazione e dividendi di pace. I programmi di assistenza alimentare, compresi i programmi “cibo in cambio di lavoro” o “cibo in cambio di formazione”, non solo aumentano l’accesso al cibo, creano posti di lavoro e migliorano la sussistenza, ma spesso costruiscono anche direttamente la pace.
L’insicurezza alimentare è sia una causa che una conseguenza della violenza, contribuendo a un circolo vizioso. La sicurezza alimentare è fondamentale per la stabilità politica. L’insicurezza alimentare è collegata ad un maggior rischio di fallimento democratico, proteste e disordini, violenza comunale e conflitti civili. I conflitti violenti, a loro volta, creano insicurezza alimentare, malnutrizione e, in alcuni casi, la carestia. Così l’insicurezza alimentare può perpetuare il conflitto, anche se i suoi effetti dipendono dal contesto, la food insecurity ha legami più forti ed evidenti negli stati che hanno già mercati fragili e istituzioni politiche deboli.
Le misure di stabilizzazione dei prezzi alimentari sono importanti strumenti per evitare che i prezzi alimentari aumentino e causino disordini. Le reti di sicurezza sono strumenti critici che possono mitigare l’effetto di picchi a breve termine dei prezzi alimentari sull’insicurezza alimentare, aiutando a prevenire conflitti violenti e contribuire allo sviluppo a lungo termine.
L’assistenza alimentare internazionale gioca un ruolo importante sia durante i conflitti che nel periodo di recupero post-conflitto. Le organizzazioni internazionali come il WFP e le ONG sono particolarmente importanti in queste situazioni a causa della ridotta capacità del governo di fornire servizi di base negli stati che vivono conflitto e a causa della percepita imparzialità degli operatori umanitari.
Note
[1] WFP in breve | World Food Programme
[2] Ibidem.
[3] Patrick Webb, Jennifer Coates, Edward A. Frongillo, Beatrice Lorge Rogers, Anne Swindale, Paula Bilinsky, Measuring Household Food Insecurity: Why It’s So Important and Yet So Difficult to Do, in “The Journal of Nutrition”, Volume 136, Numero 5, maggio 2006, Pagine 1404S–1408S. https://doi.org/10.1093/jn/136.5.1404S
[4] A. Zuev, Che cos’è esattamente l’insicurezza alimentare?, in “Food for Life Global”. Che cos’è esattamente l’insicurezza alimentare? – Food for Life Global (ffl.org)
[5] I.R. Ilaboya, E. Atikpo, F.E Omofuma, F.F. Asekhame and L. Umukoro, Causes, Effects and Way Forward to Food Insecurity, in “Iranica Journal of Energy & Environment” 3 (2): 180-188, 2012. Causes, Effects and Way Forward to Food Insecurity (nlai.ir)
[6] La nostra risposta alla crisi alimentare nel Sahel | Oxfam Italia
[7] Henk-Jan Brinkman and Cullen S. Hendrix, Food Insecurity and Violent Conflict: Causes, Consequences, and Addressing the Challenges, in “World Food Programme”, luglio 2021. Layout 1 (researchgate.net)
Foto copertina: