Termina dopo un fitto programma di due giorni di colloqui la visita del presidente cinese Xi Jinping al suo omologo Vladimir Putin. Cina e Russia puntano ad una “nuova era”. Intanto Washington accelera le consegne di carri armati Abrams e sistemi Patriot all’Ucraina


Termina la visita del presidente cinese Xi Jinping a Mosca. La Russia è diventata il primo paese visitato da Xi Jinping dopo la sua rielezione per un terzo mandato da parte dell’Assemblea nazionale del popolo. Una visita considerata storica visto il contesto internazionale. Putin ha elogiato Xi per il piano di pace che ha proposto il mese scorso, e ha incolpato Kiev e l’Occidente per il rifiuto. Il piano di pace proposto dalla Cina, è visto dall’Occidente come uno stratagemma per far guadagnare a Putin il tempo di raggruppare le sue forze e consolidare il suo controllo sulla terra occupata. Una delle principali critiche occidentali al piano di Pechino, riguarda l’assenza di dettagli specifici su come porre fine alla sanguinosa guerra.
Pechino, attraverso una dichiarazione ufficiale, ha affermato che: «I leader hanno condiviso l’opinione che questa relazione è andata ben oltre l’ambito bilaterale e ha acquisito un’importanza fondamentale per il panorama globale e il futuro dell’umanità»

Una nuova era

Il presidente cinese Xi ha invitato Putin a visitare la Cina durante un incontro informale. Dopo i colloqui, le due parti hanno rilasciato una dichiarazione congiunta sull’approfondimento del partenariato strategico globale per la “nuova era” di cooperazione. L’accordo interessa anche il gasdotto Power of Siberia 2, che consegnerà 50 miliardi di metri cubi  di gas naturale all’anno alla Cina attraverso la Mongolia. 
Il gasdotto ha acquisito urgenza mentre Mosca cerca di sostituire l’Europa come suo principale cliente di gas, Putin ha affermato che Mosca è pronta ad aumentare le esportazioni  verso Pechino dopo che Russia, Cina e Mongolia hanno completato tutti gli accordi su un gasdotto pianificato per la spedizione del gas russo.
L’agenzia di stampa russa, TASS, ha riferito che i due leader hanno anche discusso di Internet e hanno concordato di schierarsi “contro la militarizzazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e di sostenere una gestione multilaterale, equa e trasparente di Internet”. “[Essi] sostengono la creazione di un sistema di gestione globale multilaterale, equo e trasparente di Internet con il sostegno della sovranità e della sicurezza di tutti i paesi in questa sfera”, ha affermato la TASS citando l’accordo.

Il commento di Washington

La Casa Bianca ha affermato che la posizione della Cina non è imparziale e ha esortato Pechino a fare pressioni sulla Russia. Intanto Washington ha deciso di accelerare l’addestramento e la consegna di carri armati Abrams e sistemi di difesa missilistica Patriot per l’Ucraina, mentre aumentano i preparativi per i pesanti combattimenti attesi quest’anno. Il Pentagono rinnoverà i carri armati M1A1 Abrams esistenti per portarli in Ucraina questo autunno. “Il Pentagono sta lavorando il più velocemente possibile per ridurre i tempi”, ha detto il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby.


Foto copertina: Il presidente russo Vladimir Putin e il presidente cinese Xi Jinping hanno firmato un nuovo accordo al Cremlino di Mosca. [Vladimir Astapkovich/Sputnik/Cremlino via Reuters]