Il Senato della Colombia ha finalmente vietato il matrimonio infantile dopo 17 anni di tentativi legislativi. Questo articolo esplora le cause, le conseguenze sociali e sanitarie di questa pratica, le sfide per l’applicazione della legge e le prospettive future per i diritti delle bambine in Colombia.
A cura di Gaia Ciceri
La fine del matrimonio minorile in Colombia
Il 13 novembre scorso, il Senato della Colombia ha finalmente approvato il divieto del matrimonio infantile, dopo ben 17 anni di tentativi legislativi. Con l’eliminazione della legge 57 del Codice civile, che risaliva al 1887 e consentiva il matrimonio di bambine a partire dai 12 anni, la nuova legge stabilisce senza eccezioni che l’età minima per sposarsi è quella della maggiore età. Una decisione che potrebbe segnare un importante punto di svolta nella protezione dei diritti delle bambine e delle adolescenti in Colombia[1].
Inizialmente, nel 2008, l’idea di introdurre un limite di età per il matrimonio minorile fu respinta, ma con il passare degli anni e l’aumento della consapevolezza riguardo ai danni sociali e psicologici dei matrimoni precoci, la questione è divenuta sempre più urgente. La spinta finale per l’approvazione della legge è stata data da un ampio movimento sociale che ha denunciato il fenomeno del matrimonio minorile come una violazione grave dei diritti delle bambine. Questa nuova normativa ha ricevuto un ampio consenso, ma per arrivare alla sua concretizzazione sono stati necessari oltre 17 anni di dibattito politico e resistenze interne, dimostrando quanto fosse radicata questa pratica nella società colombiana.
Nonostante le leggi che fissavano un’età minima, molte bambine sono state costrette a sposarsi per motivi legati a tradizioni culturali, disuguaglianza di genere e povertà. La nuova normativa, che tutela anche le giovani già sposate, consentendo loro di chiedere l’annullamento del matrimonio, è un passo fondamentale verso la lotta contro questa violazione dei diritti[2]. Il disegno di legge è stato proposto dalla senatrice Clara López e dalla deputata indipendente Jennifer Pedraza, e manca solo della firma del presidente Gustavo Petro per entrare definitivamente in vigore[3].
Cause e conseguenze dei matrimoni precoci
Secondo l’UNICEF, i matrimoni minorili violano i principi sanciti dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. A livello globale, circa 700 milioni di giovani donne sono state costrette a sposarsi prima di raggiungere la maggiore età, con i tassi più elevati in Africa subsahariana e Asia meridionale[4].
In Colombia, nel 2023, il 53% delle bambine tra i 10 e i 14 anni hanno partorito. Nel 2022, ben 32.000 bambine si trovavano in un’unione infantile obbligata[5]. Nel 2023, si sono registrati 114 matrimoni precoci[6]. Secondo gli ultimi dati, in Colombia 4,5 milioni di ragazze si sono sposate prima dei 18 anni, e tra queste, 1 milione prima dei 15 anni[7].
Le cause principali di questo fenomeno sono i pregiudizi di genere e le strategie sociali proprie delle economie di sussistenza, che vedono il matrimonio come un modo per “liberarsi dal peso delle figlie femmine”. Le conseguenze di questi matrimoni includono l’abbandono scolastico, le gravidanze precoci e pericolose (il 55% delle adolescenti ha abortito), e gravi complicazioni sanitarie come eclampsia ed endometriosi[8].
Le sfide per l’applicazione della legge
Nonostante il divieto, le sfide per l’effettiva applicazione della legge sono considerevoli. Le aree rurali, dove il matrimonio infantile è ancora una pratica diffusa, sono spesso lontane dai centri urbani e dalle risorse statali, rendendo difficile monitorare e far rispettare la nuova normativa. Secondo un recente rapporto dell’Alianza por la Niñez, uno degli ostacoli principali all’eradicazione del matrimonio infantile in Colombia è la persistenza di credenze culturali che giustificano questa pratica. In alcune comunità rurali, il matrimonio precoce è ancora visto come un mezzo per preservare l’onore familiare o come una strategia per garantire sicurezza economica alle giovani ragazze. Inoltre, le autorità locali spesso chiudono un occhio su queste unioni, rendendo complicata l’applicazione delle leggi a livello regionale.
La mancanza di risorse e infrastrutture nelle zone più isolate aggrava ulteriormente il problema, sottolineando la necessità di un approccio multisettoriale per affrontare il fenomeno in modo efficace. Inoltre, molte famiglie, in particolare quelle che vivono in condizioni di povertà, continuano a considerare il matrimonio precoce come una soluzione ai propri problemi economici.
Per ottenere un cambiamento duraturo, è essenziale che le autorità colombiane non si limitino a introdurre una legge, ma che implementino politiche educative e di sensibilizzazione per combattere la mentalità che sostiene il matrimonio infantile. È fondamentale che le bambine e le ragazze abbiano accesso a un’istruzione di qualità e che le famiglie possano beneficiare di forme di sostegno economico per evitare che si ricorra al matrimonio precoce come unica via d’uscita.
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Un futuro migliore?
La legge contro il matrimonio infantile rappresenta un importante passo avanti per i diritti delle bambine in Colombia, ma non è che l’inizio di un lungo cammino. Cambiare mentalità radicate e combattere le disuguaglianze strutturali richiederà un impegno collettivo che coinvolga governo, organizzazioni per i diritti umani e le stesse comunità locali.
L’auspicio è che questa legge segni una svolta decisiva per le giovani colombiane, permettendo loro finalmente di scegliere il proprio destino, lontano da tradizioni oppressive. Inoltre, ci si augura che altre nazioni seguano l’esempio della Colombia, adottando misure simili per fermare il matrimonio minorile, un crimine che priva le bambine della loro infanzia e del diritto all’autodeterminazione.
Note
[1] The Guardian, “Colombia outlaws child marriage after 17-year campaign,” consultato il 14 novembre 2024, https://www.theguardian.com/society/2024/nov/14/colombia-outlaws-child-marriage-after-17-year-campaign-under-18.
[2] Il Post, “Colombia, divieto matrimoni precoci,” consultato il 14 novembre 2024, https://www.ilpost.it/2024/11/14/colombia-divieto-matrimoni-precoci/.
[3] El País, “Jennifer Pedraza, la congresista más joven de Colombia,” consultato il 14 novembre 2024, https://elpais.com/america-colombia/2023-04-13/jennifer-pedraza-la-congresista-mas-joven-de-colombia-el-que-no-participa-en-politica-la-padece.html.
[4] UNICEF, “Convenzione sui diritti dell’infanzia,” UNICEF, https://www.unicef.it/convenzione-diritti-infanzia/.
[5] Alianza por la Niñez, “La Colombia dice no al matrimonio infantil,” Alianza por la Niñez, consultato il 14 novembre 2024, https://alianzaporlaninez.org.co/celebramos-la-aprobacion-del-proyecto-de-ley-que-dice-no-al-matrimonio-infantil-y-las-uniones-tempranas-forzadas/#_ftnref3.
[6] Super Notariado, “El matrimonio no es un asunto menor: 114 niños se han casado en Colombia en lo que va de 2023”, consultato il 14 novembre 2024, https://www.supernotariado.gov.co/prensa/noticias/el-matrimonio-no-es-un-asunto-menor-114-ninos-se-han-casado-en-colombia-en-lo-que-va-de-2023/.
[7] The Guardian, “Child marriage profile in Colombia”, consultato il 14 novembre 2024, https://uploads.guim.co.uk/2024/11/14/Child-marriage-profile_COL_(1).pdf.
[8] World Health Organization (WHO), “Adolescent pregnancy”, consultato il 14 novembre 2024, https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/adolescent-pregnancy.
Foto copertina: El Colombiano. Bambina colombiana con bambola in mano