Romania e Bulgaria hanno abolito i controlli alle frontiere terrestri per diventare membri a pieno titolo dell’area di libera circolazione Schengen dell’Unione Europea, unendosi a un blocco allargato di paesi i cui residenti possono viaggiare senza controlli sui passaporti.
Un momento storico per Romania e Bulgaria: i due paesi dell’Europa sud-orientale sono entrati oggi ufficialmente a far parte della zona Schengen dell’Unione Europea. Questo traguardo segna un passo significativo verso una maggiore integrazione europea, eliminando le ultime barriere alle frontiere interne tra questi stati e il resto dello spazio Schengen.
Il lungo percorso di Romania e Bulgaria verso Schengen
L’ingresso di Romania e Bulgaria nella zona Schengen è il risultato di anni di negoziati, riforme e impegni concreti per soddisfare i rigidi criteri richiesti dall’UE. I due paesi hanno aderito all’Unione Europea nel 2007, ma l’accesso alla zona Schengen è stato ritardato a causa di preoccupazioni relative alla corruzione, allo stato di diritto e alla sicurezza delle frontiere. Negli ultimi anni, entrambi i paesi hanno fatto progressi significativi. La Commissione Europea ha più volte confermato che Romania e Bulgaria soddisfano pienamente i criteri tecnici per l’ingresso nella zona Schengen, tra cui il controllo efficace delle frontiere esterne, l’adozione di misure di sicurezza avanzate e la cooperazione giudiziaria e di polizia transfrontaliera.
Implicazioni per i cittadini e l’economia
Con l’adesione alla zona Schengen, i cittadini di Romania e Bulgaria possono ora viaggiare liberamente all’interno dello spazio Schengen senza essere sottoposti a controlli alle frontiere. Questo beneficio si estende non solo ai viaggiatori, ma anche alle imprese, che vedranno una riduzione significativa dei tempi e dei costi legati al trasporto di merci attraverso le frontiere. Le infrastrutture di trasporto, come i principali porti e aeroporti, sono già state aggiornate per gestire l’assenza di controlli doganali. Si prevede che l’integrazione nello spazio Schengen stimolerà il turismo e gli investimenti stranieri, offrendo nuove opportunità di crescita economica per entrambi i paesi.
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La reazione degli stati membri
L’adesione di Romania e Bulgaria è stata accolta con entusiasmo da molti stati membri dell’UE, ma non senza qualche resistenza. In passato, alcuni paesi avevano espresso preoccupazioni circa la loro capacità di proteggere le frontiere esterne dell’UE, data la posizione geografica strategica che li rende un punto di accesso per l’immigrazione irregolare. Tuttavia, il voto favorevole unanime del Consiglio dell’UE, ottenuto lo scorso dicembre, ha rappresentato un chiaro segnale di fiducia nei confronti delle riforme implementate dai due paesi. “Oggi celebriamo non solo l’ingresso di Romania e Bulgaria nella zona Schengen, ma anche il rafforzamento della nostra unione,” ha dichiarato Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea.
Sfide future
Nonostante il successo odierno, Romania e Bulgaria si trovano ad affrontare sfide significative. La gestione efficace delle frontiere esterne rimane cruciale per garantire la sicurezza dello spazio Schengen, soprattutto in un contesto di crescenti flussi migratori e minacce transnazionali. Inoltre, è essenziale continuare a combattere la corruzione e rafforzare lo stato di diritto, non solo per mantenere la fiducia degli altri stati membri, ma anche per migliorare la qualità della vita dei loro cittadini.
Un simbolo di unità europea
L’ingresso di Romania e Bulgaria nella zona Schengen rappresenta una pietra miliare per l’Unione Europea, dimostrando che, nonostante le sfide, il progetto europeo continua a promuovere la cooperazione, la solidarietà e l’integrazione. “Questo è un giorno storico non solo per Romania e Bulgaria, ma per tutta l’Europa. La nostra unione diventa più forte e più unita,” ha concluso Charles Michel, Presidente del Consiglio Europeo.
Foto copertina: Il Ministro degli Interni romeno Catalin Predoiu, insieme al suo omologo bulgaro Atanas Ilkov, alzano simbolicamente l’ultima barriera di confine tra i due paesi nel primo minuto del nuovo anno, in un evento che segna l’adesione allo spazio Schengen con i confini terrestri, organizzato al Valico di Giurgiu – Ruse. Agerspress