La missione di Tajani in Siria e Libano


Il Ministro degli Esteri Tajani ha recentemente intrapreso una missione diplomatica in Siria e Libano, con l’obiettivo di rafforzare le relazioni bilaterali e sostenere la stabilizzazione e la ricostruzione nella regione.


La missione diplomatica lampo a Damasco e a Beirut del vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha confermato ufficialmente il sostegno dell’Italia alla ricostruzione e al rafforzamento delle istituzioni in Siria e Libano.

Visita in Siria

A Damasco, Tajani ha incontrato il nuovo leader siriano, Ahmed al Sharaa, e il Ministro degli Affari Esteri, Hassan al Shibani. Durante gli incontri, ha espresso la disponibilità dell’Italia a sostenere la ripresa economica e sociale della Siria, incoraggiando le nuove riforme e sottolineando l’importanza di revocare le sanzioni imposte al precedente regime.
Tajani ha inoltre annunciato un pacchetto di nuovi interventi di cooperazione allo sviluppo, coinvolgendo organizzazioni della società civile italiana, e ha sottolineato il ruolo di primo piano dell’Italia nel processo di transizione, essendo l’unico Paese del G7 con un’ambasciata operativa a Damasco. Nel comunicato stampa della Farnesina si sottolinea che gli incontri hanno consentito al Ministro Tajani di confermare l’impegno dell’Italia nel sostenere il processo di transizione dopo gli anni della guerra civile e la fine del brutale regime di Assad. “ Alle nuove Autorità ed al popolo siriano ho indicato come il Governo italiano voglia contribuire ad accompagnare il processo di pacificazione e ricostruzione del Paese, nel quadro dei più ampi sforzi per una stabilizzazione della regione” ha indicato il Ministro Tajani a conclusione.
Il Ministro ha altresì ricordato agli interlocutori siriani il ruolo di primo piano che sta svolgendo il nostro Paese nel processo di transizione, evidenziando che l’Italia è l’unico Paese del G7 ad avere un’ambasciata operativa a Damasco. Un’azione che si accompagna ad un forte impegno diplomatico con l’organizzazione ieri a Roma di una riunione con i Ministri del Quintetto a Roma ed a continui colloqui con i Partner regionali, da ultimo con i Ministri di Arabia Saudita e Turchia. Nel corso degli incontri particolare attenzione è stata dedicata al tema di come favorire un processo politico inclusivo, che garantisca le libertà fondamentali di tutti i siriani e riconosca e valorizzi il ruolo dei cristiani come cittadini con pienezza di diritti. Nelle discussioni è stato affrontato anche il tema della situazione di sicurezza ed delle necessità socio-economiche del Paese alla luce del lungo conflitto civile. Il Ministro ha quindi annunciato un pacchetto di nuovi interventi di cooperazione allo sviluppo, che vedrà coinvolte le organizzazioni della società civile italiana. Sul tema, si ricorda che l’Italia dal 2019 ha previsto uno stanziamento medio anno di oltre 40 milioni di euro per la popolazione siriana e per i rifugiati nei Paesi limitrofi. Tajani ha infine indicato la volontà di rafforzare il coordinamento con i partner internazionali e le Nazioni Unite anche sul fronte dei rifugiati, per favorirne un rientro in Siria su base volontaria e in maniera sicura e dignitosa. Nel corso della missione il Ministro ha visitato la Moschea Omayyadi, uno dei luoghi più simbolici dell’Islam, e si recherà anche alla cappella di San Paolo di Damasco.

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Visita in Libano

Successivamente, a Beirut, il Ministro ha incontrato il neo eletto Presidente del Libano, Joseph Aoun. Tajani ha ribadito il sostegno dell’Italia alla sovranità libanese e alla ricostruzione e rilancio dell’economia del Paese. Ha inoltre sottolineato l’impegno italiano nella missione UNIFIL e nella missione bilaterale MIBIL, contribuendo alla pace e al benessere del Libano.

Questa missione conferma l’impegno dell’Italia nel favorire la stabilizzazione e la ricostruzione in Medio Oriente, rafforzando i legami storici e culturali con Siria e Libano e promuovendo il dialogo interculturale e interreligioso nella regione. Sul sito del Ministero degli Esteri si ribadisce il convinto sostegno dell’Italia al processo di stabilizzazione e pacificazione del Libano. “L’elezione del Presidente Aoun rappresenta un momento storico per il Libano e un segnale importante per l’intera regione mediorientale” ha affermato il Ministro Tajani. “Lavoriamo affinché il cessate il fuoco con Israele rappresenti il primo passo verso una pace sostenibile” ha aggiunto il titolare della Farnesina, che ha concluso sottolineando l’impegno dell’Italia per la stabilità e la sicurezza del confine israelo-libanese attraverso il contingente italiano dispiegato in UNIFIL, la decennale Missione bilaterale di addestramento delle Forze armate libanesi (LAF) e la guida del Comitato tecnico-militare per il Libano. Il Paese dei Cedri è uno dei principali destinatari degli interventi umanitari e di sviluppo della Cooperazione Italiana. L’Italia ha destinato in favore del Libano un totale di 17 milioni di euro di aiuti umanitari durante la recente crisi, con un nuovo contributo di 10 milioni di euro stanziato durante la Conferenza Umanitaria tenutasi lo scorso ottobre a Pescara.


Foto copertina: Tajani in visita in Libano e Siria