La nuova riforma di Ortega: il Nicaragua verso la dittatura totale


La riforma costituzionale del Nicaragua consolida un potere assoluto nelle mani di Ortega e Murillo, con effetti devastanti sulla democrazia e violando i diritti umani. Il futuro del Paese è in pericolo.


A cura di Gaia Ciceri

Dal sogno rivoluzionario alla dittatura della coppia Ortega

Il 22 novembre scorso, l’Assemblea Nazionale del Nicaragua, guidata dal Fronte Sandinista, ha approvato una serie di riforme costituzionali volute dal quattro-volte-di fila Presidente Daniel Ortega e dalla moglie, la vicepresidente Rosario Murillo[1]. La modifiche mirano a rafforzare il sistema politico sandinista[2], modificando in modo sostanziale la struttura del Paese.
Daniel Ortega, 79 anni, iniziò la carriera politica come guerrigliero del Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale (FSLN). Dopo la Rivoluzione del 1979, divenne per la prima volta Presidente nel 1985. Durante il primo mandato attuò riforme socialiste e combatté i contras finanziati dagli Stati Uniti. Perse le elezioni 5 anni dopo, ma rimase a capo del FSLN fino al 2007, quando venne rieletto Presidente.
Nel 1978 iniziò una relazione con la militante del medesimo partito, Rosario Murillo, nata nel 1951 e definita dalle persone vicine “eccentrica e incline all’esoterismo”. La sua ascesa politica all’interno del governo di Ortega iniziò nei primi anni 2000, quando divenne una figura di riferimento del FSLN[3]. I due si sposarono ufficialmente nel 2005 e, con il ritorno al potere di Ortega nel 2007, Murillo assunse progressivamente incarichi sempre più rilevanti, fino a diventare vicepresidente nel 2017.
Nel 2021, hanno rinnovato la loro dittatura matrimoniale, tra accuse di frode da parte dei governi occidentali e organizzazioni internazionali. Lo storico Aldo Díaz Lacayo ha definito Murillo «la componente esecutiva» del governo, poiché «mentre Ortega pensa la strategia, Murillo applica quotidianamente le decisioni».

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L’annuncio della riforma costituzionale ha suscitato forti critiche dall’opposizione e dall’Organizzazione degli Stati Americani (OEA), che ha dichiarato di “rifiutare e ripudiare” l’iniziativa di Ortega. Le modifiche proposte rischiano di compromettere irreversibilmente la democrazia in Nicaragua.

Ecco i punti più contestati:

Copresidenza e successione dinastica
L’articolo 133 riconosce ufficialmente Rosario Murillo come “copresidente”. In caso di morte del Presidente, la vicepresidente subentra automaticamente, consolidando una successione dinastica. Il figlio Laureano Ortega Murillo è considerato il futuro successore.

Estensione del mandato presidenziale
Il mandato presidenziale passa da cinque a sei anni, con possibilità di rielezione illimitata, garantendo alla coppia presidenziale il potere almeno fino al 2027.

Abolizione della separazione dei poteri
I poteri esecutivo, legislativo e giudiziario vengono centralizzati. Ortega e Murillo nomineranno i principali funzionari statali, accentuando il controllo sullo Stato.

Istituzione della “Polizia volontaria”
L’articolo 97 crea un corpo ausiliario, la “Polizia volontaria”, composta da cittadini che supportano la Polizia Nazionale. Il termine era già stato usato nel 2018 per indicare i paramilitari che repressero le proteste antigovernative.

Introduzione di nuovi simboli nazionali
L’articolo 13 aggiunge la bandiera rossa e nera del Fronte Sandinista come simbolo nazionale, unendo l’identità del partito con quella della nazione.

Limitazioni alla libertà di espressione
Si introducono restrizioni alla libertà di espressione e viene abolito il divieto costituzionale di censurare i media, ormai concentrati nelle mani della famiglia Ortega-Murillo.

Sospensione dei diritti umani in caso di stato d’emergenza
Viene introdotta la possibilità di sospendere qualsiasi diritto umano in situazioni di emergenza nazionale, conferendo al governo un potere assoluto senza limiti definiti[4].

Prospettive oscure: diritti umani sotto assedio

Le conseguenze della nuova riforma sui diritti umani sono allarmanti[5]. Jan Michael Simon, Presidente del Gruppo di Esperti[6] eletti dal Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, sostiene che Ortega mira a consolidare e legalizzare il controllo assoluto del governo. La nuova Costituzione, che entrerà in vigore dopo un secondo (e certo) voto dell’Assemblea Nazionale nel gennaio 2025, elimina il rispetto e la dignità della persona.
Félix Maradiaga, figura di spicco dell’opposizione, descrive la riforma come una formalizzazione del totalitarismo della coppia presidenziale e delle sistematiche violazioni dei diritti umani perpetrate da anni. Anche Juan Sebastián Chamorro, politico oppositore, la definisce “la più grande violazione dei diritti umani in quanto sancita dalla Carta Magna”. L’accentramento del potere, unito alla persecuzione sistematica degli oppositori e alla limitazione dei diritti civili, prospetta per il Nicaragua un futuro incerto, in cui la democrazia rischia di svanire, lasciando spazio a un regime oppressivo. La OEA denuncia questa riforma definendola un’ “aberrante istituzionalizzazione della dittatura matrimoniale” e ribadisce che ciò di cui il popolo ha bisogno sono diritti umani, elezioni libere e la fine della dittatura.


Note

[1] 5 cambios a la Constitución aprobados en Nicaragua con los que la esposa de Ortega será su copresidenta y ambos tendrán el control total del poder. BBC, disponibile al seguente link:
https://www.bbc.com/mundo/articles/cy4n9mz8xego
[2] Con “sandinista” si fa riferimento al movimento fondato dal generale A. C. Sandino (1893-1934) che diresse la lotta di liberazione del Nicaragua dall’egemonia statunitense dal 1927 al 1933.
[3] Ortega presenta una reforma constitucional en Nicaragua con la que su esposa será copresidenta y ambos controlarán los 3 poderes del Estado, BBCI. Disponibile al seguente link: https://www.bbc.com/mundo/articles/cvgwzz0d5v3o
[4] 5 cambios a la Constitución aprobados en Nicaragua con los que la esposa de Ortega será su copresidenta y ambos tendrán el control total del poder, BBC. Disponibile al seguente link:https://www.bbc.com/mundo/articles/cy4n9mz8xego
[5] La nueva enmienda a la Constitución de Nicaragua tendrá consecuencias nefastas en los derechos humanos, Nazioni Unite. Disponibile al seguente link: https://news.un.org/es/story/2024/11/1534611


Foto di copertina: Getty Images by Marvin Recinos. Il presidente nicaraguense Daniel Ortega insieme alla moglie, la vicepresidente Rosario Murillo.