L’11 e il 12 dicembre la capitale del Kazakistan ha ospitato il VII incontro dell’Astana Club, che ha riunito i maggiori esperti internazionali per discutere di urgenti questioni globali.
L’Astana Club è una piattaforma internazionale di discussione in cui si riuniscono ogni anno importanti figure politiche globali, diplomatici ed esperti di spicco dei principali centri analitici di Stati Uniti, Russia, Cina, paesi europei, Medio Oriente e Asia.
La piattaforma del Club si concentra sulla discussione delle tendenze chiave che modellano lo sviluppo della regione eurasiatica. Questi includono la competizione tra potenze globali e regionali, l’intensificarsi delle tensioni politico-militari, i conflitti commerciali e di sanzioni, le questioni migratorie, le preoccupazioni ambientali e lo sviluppo tecnologico.
Nel corso del suo tradizionale discorso, il presidente del Club, l’ex presidente kazako Nursultan Nazarbayev, ha affermato la necessità di azioni urgenti per raggiungere la distensione nucleare internazionale.
“Nel gennaio del 2023 l’orologio dell’apocalisse è stato spostato avanti di 10 secondi, ovvero di 90 secondi a mezzanotte. Ciò significa che siamo più vicini che mai a una catastrofe nucleare”, ha affermato.
Nazarbayev ha sottolineato la particolare importanza dell’Alleanza globale dei leader per la sicurezza nucleare e un mondo libero dalle armi nucleari (GAL), istituita su sua iniziativa nel 2019, che riunisce 89 membri provenienti da 45 paesi, tra cui ex capi di stato, premi Nobel e personalità di spicco. diplomatici.
“Le sfide della non proliferazione e del disarmo richiedono l’attivazione di tutti i membri del movimento antinucleare”, ha affermato l’ex leader kazako.
Come esempio positivo nel disarmo nucleare globale, Nazarbayev ha citato l’esperienza del Kazakistan sotto la sua guida.
“Siamo il primo Stato a chiudere i test nucleari nel più grande sito di test del mondo, Semipalatinsk, ci siamo anche arresi volontariamente e abbiamo distrutto il quarto arsenale nucleare più grande del mondo”, ha ricordato Nazarbayev.
Ha inoltre osservato che nel 2017 il Kazakistan ha istituito una banca per l’uranio a basso arricchimento (LEU) sotto l’egida dell’AIEA con uno stock di 90 tonnellate di uranio a basso arricchimento per quegli stati che vogliono sviluppare programmi nucleari pacifici.
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Proprio di recente, il 6 dicembre, si è tenuto a Vienna (Austria) il secondo incontro del Gruppo di pianificazione strategica del GAL.
Durante l’incontro è stato sottolineato che l’uso delle armi nucleari sta diventando uno degli scenari realistici nel prossimo futuro. Nel contesto del conflitto in Ucraina, le conseguenze di un disastro provocato dall’uomo presso la centrale elettrica di Zaporizhzhya potrebbero essere dieci volte più catastrofiche di Chernobyl.
Pertanto, oggi per garantire la sicurezza degli impianti nucleari nelle zone di conflitto sono necessari sforzi congiunti urgenti di tutta la comunità internazionale.
Foto copertina: L’11 e il 12 dicembre la capitale del Kazakistan ha ospitato il VII incontro dell’Astana Club