Il 15 e 16 giugno nella località di Bürgenstock in Svizzera si terrà la Conferenza per la pace in Ucraina. 92 i paesi presenti, spiccano le assenze di Russia e Cina. Gli Stati Uniti mandano Kamala Harris e non Biden. India, Arabia Saudita e Turchia mandano i ministri. Per Brasile, Israele, Sud Africa, Indonesia ed Emirati Arabi solo inviati in qualità di osservatori.
Saranno 92 i paesi rappresentati al vertice che per due giorni (15 e 16 giugno) proverà a trovare una soluzione al conflitto in Ucraina. Sulla pagina del Dipartimento Federale degli Affari Esteri della Svizzera è stato pubblicato l’elenco dei partecipanti.
Cinquantasette Stati saranno rappresentati a livello di capi di Stato o di Governo – a cominciare dall’Ucraina con Volodymyr Zelens’kyj. Assente il presidente statunitense Biden, al suo posto parteciperanno la vicepresidente Kamala Harris e il consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Jake Sullivan.
La Casa Bianca, che ha concesso ingenti aiuti militari all’Ucraina, ha affermato che Harris dimostrerà l’impegno degli Stati Uniti a “sostenere gli sforzi dell’Ucraina per garantire una pace giusta e duratura”. Presenti il premier britannico Rishi Sunak, l’italiana Giorgia Meloni, il canadese Justin Trudeau, il giapponese Fumio Kishida, il tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron, il presidente polacco Andrzej Duda, il cancelliere austriaco Karl Nehammer, il presidente finlandese Alexander Stubb, il presidente lettone Edgars Rinkevics e la presidente della Moldavia Maia Sandu. Per l’Unione Europea ci saranno tanto la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, quanto quello del Consiglio Charles Michel e quella del Parlamento Roberta Metsola. Dei Ventisette, i due più vicini a Mosca, Ungheria e Slovacchia, saranno i soli insieme alla Romania a mandare in Svizzera unicamente i capi della diplomazia.
Il Brasile, presente solo in qualità di osservatore dopo il rifiuto del presidente Lula da Silva, non è certa la presenza del Sudafrica. Arabia Saudita, Turchia e India invieranno dei ministri. Il rappresentante di Nuova Delhi, Pavan Kapoor, era stato ambasciatore a Mosca.
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I grandi assenti
Al vertice in Svizzera mancheranno, come ampiamente annunciato, la Russia dopo che i funzionari hanno ripetutamente definito inutile la conferenza dopo che era stata annunciata a gennaio. Sebbene la Svizzera affermi che la Russia deve prendere parte al processo di pace, ha affermato che Mosca non è stata invitata perché non aveva interesse a partecipare. La Svizzera afferma che i colloqui dovrebbero “definire una tabella di marcia” su come coinvolgere Russia e Ucraina in futuro. Oltre alla Russia mancherà anche la Cina.
Pechino , che ha stretti legami con Mosca, ha rifiutato l’invito descrivendo la presenza di entrambe le parti in guerra come un prerequisito per qualsiasi conferenza di pace sostanziale.
Sia gli Stati Uniti che l’Ucraina hanno continuato a fare pressioni sulla Cina affinché partecipasse, sottolineando che aveva preso parte a precedenti conferenze volte a lavorare per una soluzione. Zelens’kyj ha accusato Pechino di aiutare Mosca a indebolire il vertice. La Cina lo nega.
L’assenza di Russia, Cina, del presidente Biden e dei leader quali Erdoğan, Modi, Ramaphosa, Bin Salman e anche Netanyahu, fa intuire che la tanto attesa conferenza di pace difficilmente potrà ottenere qualche risultato utile.
Foto copertina: Il presidente Zelens’kyj arriva alla Conferenza per la Pace in Svizzera