L’attuale situazione in Corea del Sud


La Corea del Sud sta affrontando una situazione particolare; da dicembre 2024 il Presidente Yoon Suk-yeol ha proclamato la legge marziale, prima volta dal 1980. Il presidente ha motivato la propria scelta come una misura necessaria per proteggere il Paese dalle forze comuniste della Corea del Nord.


 A cura di Marco Langiu

Proclamazione della legge marziale

Lo scorso 3 dicembre, il Presidente della Repubblica di Corea, Yoon Suk Yeol, ha annunciato l’imposizione della legge marziale durante un discorso ufficiale. Tale provvedimento, del tutto inatteso, ha immediatamente suscitato un acceso dibattito a livello nazionale.
In seguito alla proclamazione, il Parlamento si è riunito con l’obiettivo di procedere all’annullamento della misura tramite un voto unanime. Tuttavia, prima che l’assemblea potesse deliberare, unità militari trasportate da elicotteri hanno preso posizione sull’edificio parlamentare, intervenendo per garantire l’attuazione della legge marziale e ostacolare l’abrogazione del decreto[1].
I primi provvedimenti disposti riguardano la messa al bando delle attività parlamentari e dei partiti politici. La legge marziale è entrata in vigore intorno alle 23:00 ora locale, da quel momento in poi tutti coloro che non avrebbero rispettato la legge sarebbero stati arrestati o perquisiti senza mandato. Successivamente il Parlamento è riuscito ad annullare la proclamazione della legge marziale. Nel frattempo all’esterno della piazza del Parlamento si sono radunati migliaia di cittadini per protestare. La revoca della legge marziale da parte del Parlamento, votata all’unanimità dai 190 parlamentari presenti in quel momento, ha comportato il ritiro delle truppe dall’edificio parlamentare[2]. Dopo la votazione del Parlamento della revoca della legge marziale, l’opposizione e i manifestanti all’esterno del Parlamento hanno invocano l’arresto del Presidente[3].
Il tentativo di imporre la legge marziale deriva dalla crisi politica del Presidente stesso, il quale è stato coinvolto in diversi scandali politici. Nel 2022 venne accusato per la morte di oltre 150 persone[4] durante le celebrazioni di halloween, ed anche lo scandalo più recente della First Lady, Kim Keon-hee, la quale ha accettato una borsa Dior dal valore di $2,200[5]. Episodio che ha suscitato critiche da parte dell’opinione pubblica in quanto le leggi del Paese vietano ai funzionari pubblici e ai loro familiari di ricevere regali superiori al milione di won, circa 670 euro[6].
Tali comportamenti e negligenze hanno portato l’opposizione ad additare delle accuse di corruzione, clientelismo o nepotismo e ad accusare la First Lady di sfruttare la sua posizione per i propri interessi. Altri episodi in passato hanno portato al centro Kim Keon-hee ad esempio presunti casi di plagio nella sua carriera accademica[7] e di manipolazione del mercato azionario[8].
Oltre a ciò, nel mese di aprile dell’anno scorso, il Partito del Presidente è stato sconfitto nelle elezioni per il rinnovo del Parlamento[9]. Il Presidente ha provato a giocare la carta della legge marziale e la minaccia di forze comuniste delle Nord Corea per ottenere senza successo, l’appoggio da parte dell’opinione pubblica.

La legge marziale in Corea

Nel corso della sua storia, la Repubblica di Corea ha vissuto diversi anni sotto regimi dittatoriali, fino agli anni ’80 del Novecento. Il generale Park Chung-hee governò il Paese fino ad allora, dopo aver preso il potere con un colpo di Stato nel 1961, rovesciando un governo ritenuto incapace, guidato prima da Syngman Rhee e poi da Ho Chong. L’ascesa dei militari fu favorita dalla diffusione della corruzione e del clientelismo, elementi che avevano indebolito la precedente amministrazione.
Il regime instaurato da Park Chung-hee aveva come obiettivo principale lo sviluppo economico del Paese. Sebbene riuscì a ottenere significativi progressi in tal senso, il prezzo da pagare fu la repressione dei diritti costituzionali. Nel 1972, a fronte delle crescenti opposizioni e delle minacce alla stabilità economica, venne imposta la legge marziale. Ogni attività politica fu sospesa, le università chiuse e i media sottoposti a una rigida censura. Il referendum del novembre 1972 portò ulteriori cambiamenti costituzionali, attribuendo al presidente poteri straordinari: il controllo assoluto del Parlamento e la possibilità di mantenere la carica a tempo indefinito, grazie a un sistema di elezione indiretta da parte di un collegio di 2.300 membri. Iniziò così la Quarta Repubblica, nota come epoca dello Yusin (“rinnovamento”), caratterizzata da una forte crescita industriale ed economica, ma anche da un governo sempre più autoritario.
Per mantenere il controllo, il regime si affidò a potenti organismi repressivi, tra cui l’Agenzia Centrale di Intelligence, che ottenne un’autorità illimitata con il compito di eliminare ogni forma di opposizione. Verso la fine degli anni ’70, tuttavia, il presidente Park divenne sempre più diffidente, isolandosi anche dai suoi più stretti collaboratori. Le relazioni con gli Stati Uniti si deteriorarono a causa dello scandalo Koreagate del 1975, in cui un uomo d’affari sudcoreano fu accusato di aver corrotto membri del Congresso americano per convincerli a mantenere le truppe statunitensi in Corea del Sud, in contrasto con la Dottrina Nixon, che prevedeva una maggiore autonomia difensiva per gli alleati degli USA.
La crisi petrolifera del 1979 diede il colpo di grazia al regime. Il protezionismo statunitense colpì duramente i prodotti sudcoreani, provocando una crisi economica e un’ondata di instabilità politica. Il principale partito di opposizione, il Partito della Nuova Democrazia, guidato da Kim Young-sam, tornò alla ribalta e si pose apertamente contro il governo. In risposta, Park fece espellere Kim dall’Assemblea con l’accusa di minacciare l’ordine costituzionale. Tuttavia, questa mossa provocò una serie di proteste popolari, in particolare nell’area di Masan e Busan, città natale di Kim.
In questo clima di crescente tensione, la dittatura di Park Chung-hee si concluse improvvisamente nell’ottobre 1979, quando il presidente venne assassinato dal direttore dei servizi segreti sudcoreani. Nonostante la fine del suo regime, la democrazia in Corea del Sud si sarebbe consolidata solo alla fine degli anni ’80. Parallelamente, le relazioni tra le due Coree iniziarono a migliorare, e la spinta progressista e democratica portò il Paese ad affrontare il tema della riunificazione con sempre maggiore interesse.

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Conseguenze dell’annuncio del Presidente Yoon

L’azione del Presidente Yoon ha suscitato sgomento e preoccupazione nel Paese. A seguito di una serie di proteste contro il suo operato, il Parlamento ha approvato una mozione di stato d’accusa con 204 voti a favore e 85 contrari. Successivamente, è stato richiesto un mandato di arresto con l’accusa di abuso di potere e incitamento all’insurrezione.
Il 15 gennaio, il tribunale di Seoul ha ufficialmente disposto l’arresto del Presidente Yoon, scatenando un’intensificazione delle proteste da parte dei suoi sostenitori, che si sono scontrati con la polizia. Le indagini hanno portato a ritenere Yoon responsabile dell’insurrezione, avvenuta dopo la sua dichiarazione della legge marziale. Di conseguenza, è stato incarcerato senza possibilità di proroga della detenzione. Tuttavia, i suoi sostenitori hanno continuato a manifestare chiedendone il rilascio e il ripristino delle sue funzioni presidenziali.
La vicenda ha avuto ripercussioni significative anche sui mercati finanziari: il won sudcoreano è crollato a quota 1.430 rispetto al dollaro, raggiungendo il livello più basso dall’ottobre 2022. Sul piano internazionale, Stati Uniti, Russia e Italia hanno espresso preoccupazione, pur mantenendo una linea di cautela e monitorando attentamente la situazione.
Il processo contro il Presidente Yoon è tuttora in corso. In caso di destituzione definitiva, le elezioni presidenziali dovranno essere indette entro 60 giorni.
Il tentativo di imporre la legge marziale ha rappresentato un duro colpo per la democrazia sudcoreana, alimentando il rischio di una crisi di fiducia nelle istituzioni. Per la prima volta nella storia del Paese, un presidente in carica è stato arrestato. Dopo l’approvazione della mozione di impeachment da parte dell’Assemblea nazionale, avvenuta il 27 dicembre 2024, il Primo Ministro Han Duck-soo è stato nominato presidente ad interim. Tuttavia, anche Han è stato criticato dall’opposizione per non aver impedito l’applicazione della legge marziale e per non aver agevolato la procedura di destituzione di Yoon.
Attualmente, per garantire la stabilità fino alle prossime elezioni presidenziali, è stato nominato Presidente ad interim e Primo Ministro il ministro delle finanze Choi Sang-mok, funzionario con oltre 30 anni di esperienza nell’amministrazione economica del Paese.


Note

[1] Corea del Sud, il presidente Yoon revoca la legge marziale dopo il voto del Parlamento, Rai news.it, 03/12/2024- https://www.rainews.it/articoli/2024/12/il-presidente-della-corea-del-sud-alla-nazione-dichiaro-la-legge-marziale-demergenza-3a910bcd-f82e-45ae-bdbb-def76656c696.html.
[2] Assembly speaker declares martial law as invalid, December 4, 2024, The Korea Herald- https://www.koreaherald.com/article/10012328.
[3] Che cosa è successo in Corea del Sud: la legge marziale, i soldati in Parlamento, la folla in piazza, Rai News.it, 04/12/2024- https://www.rainews.it/articoli/2024/12/che-cosa-e-successo-in-corea-del-sud-la-legge-marziale-i-soldati-in-parlamento-la-folla-in-piazza-fc72c05d-b0ba-4346-a6a3-c735aca6206e.html
[4]Oltre 150 morti nella calca di Halloween 2022, assolto l’ex capo della polizia di Seul. AGI, 17/10/2024 –https://www.agi.it/estero/news/2024-10-17/morti-halloween-seul-tribunale-assolve-capo-polizia-28312365/;
[5] How a Dior bag shock South Korea politics, By Yoonjung Seo and Nectar Gan, CNN, Febraury 9, 2024  https://edition.cnn.com/2024/02/09/asia/south-korea-dior-bag-scandal-intl-hnk-dst/index.html;
[6]N. Canonico, La crisi politica in Corea del Sud? Parte da una borsa Dior regalata alla First Lady, Io Donna, Corriere della Sera, 05/12/2024- https://www.iodonna.it/video-iodonna/attualita-video/la-crisi-politica-in-corea-del-sud-parte-da-una-borsa-dior-regalata-alla-first-lady/;
[7] DPK submits bills mandating independent counsel to investigate first lady, by Lee Hae-rin, 2022, September 9, The Korea Times- https://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2023/08/356_335747.html;
[8]   Corea del Sud, Kim Keon-hee: l’ombra della first lady sul golpe, Rai News.it, 04/12/2024- https://www.rainews.it/articoli/2024/12/corea-del-sud-kim-keon-hee-lombra-della-first-lady-sul-golpe–37a8abfe-4eb3-4998-8cc1-c85ff0440e6e.html;
[9] Le elezioni parlamentari in Corea del Sud sono state un disastro per il presidente, Il Post, 11/04/2024, https://www.ilpost.it/2024/04/11/corea-del-sud-elezioni-parlamentari/
[10] A. Fiori L’Asia Orientale Dal 1945 ai giorni nostri, il Mulino Bologna 2010 p.82 Acquista qui


Foto copertina: Il presidente della Corea del Sud Yoon Suk-yeol