Elezioni Moldavia: “si” (risicato) all’adesione all’UE. Sandu: “interferenze russe”.


Le elezioni in Moldavia sono state un evento cruciale per il futuro politico del paese. I cittadini moldavi hanno votato sia per le elezioni presidenziali sia per un importante referendum costituzionale sull’adesione all’UE. Vince di misura il “si” all’Europa, ma il paese resta diviso. La presidente Sandu accusa Mosca di interferenze.


Domenica di elezioni in Moldavia per il primo turno delle presidenziali e per un referendum costituzionale sull’integrazione del paese nell’UE: per le presidenziali si andrà al ballottaggio il 3 novembre tra la presidente uscente Maia Sandu, una politica liberale ed europeista che era ritenuta la favorita nei sondaggi, e Alexandr Stoianoglo, un politico filorusso. Al referendum costituzionale, che impegna formalmente la Moldavia a entrare nell’UE il sì (favorevole all’Unione Europea) ha vinto di un margine eccezionalmente ristretto sul no (contrario), grazie a poche migliaia di voti, ed è probabile che il risultato sarà molto contestato.

Elezioni presidenziali

La presidente in carica, Maia Sandu, sostenuta dal Partito di Azione e Solidarietà (PAS), ha ottenuto la maggioranza al primo turno, ma non abbastanza per evitare un ballottaggio, previsto per il 3 novembre 2024. Sandu, con una piattaforma filo-europea, si scontrerà con Alexandr Stoianoglo, candidato filorusso del Partito dei Socialisti della Repubblica Moldava (PSRM), che rappresenta il fronte opposto e promuove legami più stretti con la Russia. Altri candidati significativi includono figure controverse come Irina Vlah e Vasile Bolea, ma nessuno ha raccolto abbastanza consenso per essere considerato un forte rivale di Sandu e Stoianoglo.

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Referendum sull’adesione all’UE

Il referendum consultivo sulla modifica costituzionale per ancorare l’adesione all’UE ha visto una partecipazione combattuta. Inizialmente, sembrava che il “No” avesse prevalso, alimentando preoccupazioni in Europa. Tuttavia, gli ultimi dati indicano una vittoria del “Sì” con una lieve maggioranza del 50,3%, grazie soprattutto ai voti della diaspora moldava. Questo esito rafforza l’orientamento filo-europeo del paese, anche se la stretta vittoria evidenzia una profonda divisione politica interna.

Interferenze

Le elezioni hanno visto anche accuse di interferenze russe e disinformazione, con il governo moldavo che ha denunciato tentativi di influenzare il voto da parte di Mosca. Queste tensioni geopolitiche riflettono l’importanza strategica della Moldavia nel contesto regionale, dato il conflitto in corso in Ucraina. Secondo gli osservatori dell’International Republican Institute (IRI), in missione di osservazione in Moldavia, le elezioni si sono svolte con interferenze senza precedenti dall’estero, avvenute tramite l’acquisto di voti.
“Queste elezioni sono state senza precedenti a causa dell’interferenza dall’estero, l’influenza straniera che si è espressa attraverso l’acquisto di voti. Ci sono state manipolazioni di massa e falsa propaganda, finanziamenti illegali ai partiti politici, attacchi informatici contro le istituzioni dello Stato e altre attività illegali. Questa interferenza straniera e l’acquisto di voti, i sistemi di voto e il coinvolgimento nel lavoro delle commissioni locali hanno cambiato il voto degli elettori. Queste azioni hanno portato alla mancanza di trasparenza del processo elettorale”.

Le congratulazioni di von der Leyen

«Congratulazioni al popolo moldavo e a te, Maia Sandu. Ce l’hai fatta di nuovo! Di fronte alle tattiche ibride della Russia, la Moldavia dimostra di essere indipendente, forte e di volere un futuro europeo!». Lo scrive su X la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.

Dati

Lo spoglio si è concluso soltanto nel tardo pomeriggio di lunedì: il sì ha ottenuto il 50,39 per cento dei voti, cioè 750.238 contro i 738.636 del no, cioè il 49,61 per cento del totale. Sono stati circa 1,5 milioni di moldavi che hanno votato, con un aumento del 10% rispetto al 2020. Decisivi i voti dei moldavi che hanno votato all’estero, un gruppo che tende a sostenere in modo schiacciante l’adesione all’Ue: i “sì” hanno infatti prevalso con uno scarto di poco più di circa 13mila voti


Foto copertina: Elezioni Moldavia vince il “si” all’UE. Elena Covalenco