Le reazioni alla morte di Saleh al-Arouri


L’uccisione del n°2 di Hamas Saleh al-Arouri a Beirut ad opera degli israeliani ha provocato numerose reazioni dalla Palestina ad Hazbollah, dal Primo ministro del Libano all’Iran.


Un colpo eclatante quello portato a segno dalle forze israeliane che con l’ausilio di un drone hanno ucciso il n°2 di Hamas Saleh al-Arouri. Al-Arouri si trovava a Beirut nella sede di Hamas in missione diplomatica per incontrare (forse) il leader di Hezbollah Nasrallah. 
Ecco le reazioni

Hezbollah: “ci saranno ritorsioni”

Hezbollah ha deplorato in un comunicato “ la perdita dello sceicco Saleh el-Arouri, un grande leader jihadista, e dei suoi compagni martiri che hanno sacrificato le loro vite sulla strada per Gerusalemme (…) Estendiamo le nostre condoglianze a Hamas, alle Brigate al-Qassam e al popolo fedele di Gaza, Gerusalemme, Cisgiordania e a tutte le fazioni palestinesi”, ha aggiunto il partito. “La politica criminale di assassinio del nemico prende di mira coloro che difendono la Palestina, come dimostrato da questo recente atto e da altri simili. Tuttavia, questi atti non fanno altro che rafforzare la determinazione dei movimenti di resistenza palestinesi e regionali”.
Hezbollah ha inoltre osservato che “l’assassinio nella periferia sud di Beirut è considerato un grave attacco alla sovranità, alla sicurezza e alla resistenza del Libano, segnando un importante sviluppo nel conflitto tra il nemico e l’asse della resistenza”. Il partito sciita ha assicurato che ci saranno “ritorsioni”.
Il segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, non ha cancellato nessuno dei due discorsi che avrebbe tenuto questa settimana , mercoledì alle 18 e venerdì alle 14,30.

Najib Mikati – Primo ministro libanese: “nuovo crimine israeliano”

L’esplosione “è un nuovo crimine israeliano volto a trascinare il Libano in una nuova fase di confronto dopo i continui attacchi quotidiani nel sud, che hanno lasciato un gran numero di martiri e feriti”, ha affermato in un comunicato stampa il primo ministro Najib Mikati.
Il capo del governo libanese ha aggiunto che “questa esplosione (…) costituisce una chiara risposta ai nostri sforzi volti a rimuovere lo spettro della guerra di Gaza dal Libano”.
“Invitiamo i paesi interessati a fare pressione su Israele affinché fermi i suoi attacchi(…) Mettiamo anche in guardia la leadership politica israeliana dall’esportare i suoi fallimenti a Gaza verso i confini meridionali per imporre nuovi criteri e nuove regole di impegno”.
Mikati ha insistito sul fatto che il Libano si è impegnato a rispettare la Risoluzione 1701.
La risoluzione 1701 ha posto fine alla guerra del luglio 2006 tra Hezbollah e Israele e ha richiesto un significativo dispiegamento dell’esercito libanese nell’area del Libano meridionale controllata dall’UNIFIL, dove l’influenza di Hezbollah è forte.

Iran: “Il sangue del martire accenderà le vene della resistenza”

L’Iran ha affermato che l’assassinio del funzionario di Hamas Saleh el-Arouri avrebbe senza dubbio ulteriormente motivato la resistenza nella lotta contro Israele , riferisce Reuters citando i media statali.
“Il sangue del martire sicuramente accenderà ancora una volta le vene della resistenza e la motivazione a combattere contro l’occupante sionista, non solo in Palestina ma anche nella regione e tra tutti i difensori della libertà nel mondo”, ha detto il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanaani. Lo stesso Kanaani ha anche condannato la violazione della sovranità e dell’integrità territoriale del Libano da parte dell’ “aggressivo regime sionista”.

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Palestina: “risposta unitaria dei paesi arabo-musulmani”.

Le “fazioni palestinesi” “piangono” in un comunicato “la perdita di Saleh al-Arouri e dei suoi compagni, uccisi dalle forze sioniste [israeliane] a Beirut”, chiedendo una “risposta unitaria e ferma da parte dei paesi arabi e islamici contro questa situazione aggressione”.
Le fazioni dichiararono questo periodo “di lutto e di sciopero” e invocarono “un’azione rivoluzionaria in tutti i settori”.
La dichiarazione conclude che “questo crimine rafforza la resistenza e infonde nel nostro popolo più forza, fiducia e fede nella vittoria e nella liberazione. Evidenzia inoltre il fallimento dell’aggressione a Gaza, spingendo il nemico a cercare una falsa immagine di trionfo, che non si concretizzerà, e pagherà caro il suo crimine in tutti gli ambiti e su tutti i fronti. Il primo ministro palestinese Mohammad Shtayyeh ha condannato l'”assassinio” di Saleh el-Arouri. Shtayyeh ha definito l’assassinio “un crimine perpetrato da noti criminali ” e ha messo in guardia dai “rischi e conseguenze che potrebbero derivarne”.

Il movimento palestinese Fateh in Libano ha condannato, in un comunicato, “il vile assassinio di Saleh el-Arouri, un importante leader palestinese di Hamas, e dei suoi compagni”. Fateh ha offerto le sue “condoglianze a Hamas, alle famiglie dei martiri e a tutti i palestinesi” e si è impegnato a “continuare la lotta fino alla vittoria, alla liberazione e alla formazione di uno Stato [palestinese] indipendente con Gerusalemme come capitale e al ritorno di [ palestinesi] rifugiati nella loro patria.


Foto copertina: Le reazioni alla morte di Saleh al-Arouri