La fede che guida le armi: come le Yeshivot Hesder combinano studio della Torah e servizio militare in Israele.
a cura di Lorenzo Paolo Riviezzo, direttore di Άτλας_Geopol
“L’Eterno di aveva dato una missione, dicendo: «Va’ e vota allo sterminio quei peccatori degli Amaleciti e fa loro guerra fino che siano sterminati»[1].”
In Israele, esistono luoghi in cui le sacre pagine della Torah si mescolano con il metallo lucido dei fucili d’assalto, continuando una pratica antica come la storia stessa del popolo ebraico. Tra i banchi di studio e i campi di addestramento si condensa il fenomeno delle Yeshivot Hesder. Queste “accademie religiose” non sono solo scuole in cui si apprende e sviscera il significato profondo della Torah; ma sono fabbriche di identità. Qui i giovani israeliani religiosi, imparano a conciliare il dovere e l’osservanza religiose con il mos militum.
La permeabilità fra guerra e fede
Non è chiaro quando il concetto di guerra santa sia penetrato nell’immaginario cultuale e religioso umano. Oggi la parola evoca alla mente solo il jihad islamico, la incuta ha origini molto più antiche. Nel Sanātana Dharma[2] molto presto emerge il precetto del dharma-yuddha, che si riferisce ad una guerra santa, intesa come voluta dalle divinità per ripristinare il dharma, ovvero la legge cosmica. O ancora ad una guerra condotta secondo regole di ingaggio ben precise[3].
Nella fede mazdea[4] si accetta l’idea secondo cui tutti gli adoratori di daeva[5], ovvero i pagani, devono essere combattuti, sia con il proselitismo sia con le armi.
Nella religione ebraica esiste il concetto di Milḥemet mitzvah, o guerra dettata da un comandamento divino[6]. Secondo il Talmud di Gerusalemme[7], una collezione di commenti rabbinici datati al V secolo d.c. che si riferiscono ad una tradizione orale ebraica del II secolo d.c., il Milḥemet mitzvah è una guerra difensiva mentre il Milhemet Reshut è una guerra offensiva[8]. Gli studi Talmudici definiscono le guerre degli Israeliti per la Terra di Canaan come mitzvah[9] e quindi un atto religioso.
Le stesse guerre condotte dallo stato ebraico sin dalla sua fondazione vengono considerate mitzvah e non è un caso che le forze armate israeliane definiscano se stesse come Tsva ha.Hagana le-Yisra’el[10].
Il brodo primordiale delle Yeshivot Hesder è proprio questo. Tale modello ha generato nello stesso stato di Israele numerose controversie. C’è chi lo celebra come la simbiosi perfetta fra fede e patriottismo[11].
Altri invece lo criticano affermando che offre dei trattamenti di favore alle frange più religiose della comunità israeliana[12]. Cerchiamo ora di tracciare l’origine recente delle Yeshivot Hesder.
La fede in divisa: il modello etico e religioso delle Yeshivot Hesder
Era il 1953, in lontananza si sentiva ancora l’odore dei fumi della Seconda Guerra Mondiale, quando il rabbino Yehuda Amital[13], uno dei tanti sopravvissuti all’Olocausto, ideò un modello educativo che fosse un ritorno ai giorni in cui gli Israeliti non erano i perseguitati, un popolo in fuga, ma dei conquistatori, capaci di difendersi da chiunque osasse minacciarli. Amital aveva anche servito nella milizia estremista ebraica Haganah durante la guerra arabo-israeliana del 1948. Al tempo la società israeliana era divisa tra chi considerava una reliquia da preservare e chi riteneva che il servizio militare attivo fosse l’unico mezzo per costruire la nazione ebraica[14]. Amital capì che l’esenzione dal servizio militare concessa alle frange più religiose poteva aumentare le tensioni all’interno del neonato stato ebraico. Per questo non accettò mai questa dicotomia. Nel 1968 a Kfar Etzion un kibbutz sulle colline della Giudea, fondò la prima Yeshiva Hesder, ispirato dall’idea che servire Dio e la patria non fossero obiettivi in conflitto, ma due lati della stessa medaglia, così come lo era stato per le grandi figure dell’ebraismo, come Mosè, Giosuè, gli shoftim[15], Davide, Salomone e i Maccabei.
Il modello Hesder: studio e battaglia
In ebraico il termine Hesder significa “accordo”, “patto”, e forse mai parola fu tanto appropriata per descriver questo programma.
Le Yeshivot Hesder si basano su un programma quinquennale in cui i giovani alternano lo studio intensivo della Torah al servizio militare. Un equilibrio delicato, che consente agli studenti di immergersi nello spirito della legge divina senza sottrarsi al loro dovere verso lo Stato[16].
In breve tempo le Yeshivot Hesder si diffusero a macchia d’olio, endemicamente, da Sderot a Gush Etzion, fino alle alture del Golan. Oggi, le Yeshivot Hesder sono più di un’istituzione educativa: sono un simbolo dell’ebraismo sionista, che vede nella difesa del popolo ebraico una mitzvah, un precetto religioso[17].
Non mancano però le critiche, gli ultraortodossi vedono con sospetto questa contaminazione tra Torah e armi, mentre i laici contestano la durata ridotta del servizio militare per gli studenti delle Hesder.
Molti studenti di queste associazioni religiose partecipano e hanno partecipato alle tante guerre che hanno martoriato Gaza. Il programma Hesder prevede che gli studenti alternino periodi di studio religioso e di servizio nell’IDF, e questa combinazione ha portato a un coinvolgimento diretto di molti soldati religiosi in missioni che si svolgono in Gaza e in Cisgiordania. Alcuni degli studenti delle Yeshivot Hesder sono stati assegnati a unità d’élite, come le unità di paracadutisti o le forze speciali, che operano in queste aree. In particolare, durante le operazioni militari israeliane a Gaza, come le offensive “Piombo Fuso” (2008-2009), “Colonna di Nuvola” (2014).
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La visione religiosa del conflitto
Le Yeshivot Hesder sono basate su un ideale sionista-religioso che collega la difesa di Israele a un obbligo religioso, considerando la protezione della Terra Santa come un mitzvah (dovere sacro). Questo punto di vista sostiene che la difesa di Israele, anche e soprattutto nei conflitti con i palestinesi visto come nuovi Amaleciti, sia un compito sacro, derivante dalla promessa di Dio al popolo ebraico di difendere e preservare la sua terra. Tuttavia, all’interno delle Yeshivot Hesder esiste un’interpretazione che enfatizza l’uso responsabile della forza e il rispetto per la vita umana, sebbene il contesto del conflitto israelo-palestinese sia estremamente complesso e controverso.
Il coinvolgimento delle Yeshivot Hesder nei conflitti a Gaza e Cisgiordania ha attirato critiche da parte di alcune voci, sia dentro che fuori Israele. Gli oppositori del modello Hesder sostengono che la partecipazione degli studenti delle Yeshivot alle operazioni militari, specialmente in territori occupati, può essere vista come una forma di giustificazione religiosa per azioni militari che comportano violazioni dei diritti umani. La critica maggiore riguarda l’atteggiamento nei confronti dei palestinesi, che, in alcune interpretazioni più radicali della dottrina religiosa, vengono visti come “nemici” da annientare totalmente[18].
Le Yeshivot Hesder difendono il loro ruolo, sottolineando che il loro impegno è motivato da un dovere religioso di difendere Israele. Affermano che la loro formazione mira a sviluppare soldati che siano non solo esperti nella guerra, ma anche guidati da principi morali e religiosi. In questo contesto, molte Yeshivot Hesder insegnano l’importanza di limitare il danno collaterale e di rispettare la vita umana, anche durante i conflitti.
Conclusione
Le Yeshivot Hesder rappresentano una fusione poco conosciuta tra formazione religiosa ed impegno militare. Come già ricordato sopra, si pensa sempre al rapporto fra che intercorre fra l’islam e guerra e mai a quello fra ebraismo e virtus militare.
In un certo senso la religione giudaica è l’inventrice del concetto di guerra santa. O, meglio ancora, il giudaismo è stato il bacino in cui questo concetto si è codificato.
Le Yeshivot Hesder mirano a formare soldati religiosi pronti a difendere Israele, sono anche al centro di un dibattito che sfida le linee tra dovere religioso e le realtà brutali del conflitto. Sebbene le Yeshivot Hesder non siano direttamente accusate di crimini di guerra, il loro ruolo nella difesa della patria, a volte in territori contesi, rimane un argomento controverso, su cui manca una bibliografia dettagliata.
Il modello Hesder, che combina lo studio della Torah con il servizio nell’IDF, è stato concepito come una risposta alla necessità di armonizzare la vita religiosa con il servizio nazionale, ma il suo impatto sul conflitto israelo-palestinese, e in particolare sulla percezione dei “goyim“, resta una questione delicata. Da un lato, molti vedono nelle Yeshivot Hesder un simbolo di impegno patriottico e religioso, dall’altro, la loro connessione con la guerra e la difesa della sovranità israeliana solleva dilemmi etici che non possono essere ignorati.
Note
[1] Samuele 15:18.
[2] Conosciuto volgarmente come Induismo.
[3] Kaushik Roy. Hinduism and the Ethics of Warfare in South Asia: From Antiquity to the Present. Cambridge University. p. 28.
[4] Comunemente nota come Zoroastrismo.
[5]Yves Bonnefoy Asian Mythologies University of Chicago Press 1993.
[6]Kuzmarov, Betina. “Recapturing” the “Other”: Jewish Laws of War and International Law”. Journal of Law and Religion. 28 (1). Cambridge University Press: 54.
[7]https://books.google.com/books?id=z_erm9evO6EC&pg=PR39.
[8]Jerusalem Talmud, Sotah 8:10 (23a)
[9] Babylonian Talmud, Sotah, Chapter 44, page b.
[10]Israel Defense Force, o IDF.
[11] Harav Aharon,The Ideology of Hesder, https://etzion.org.il/en/philosophy/great-thinkers/harav-aharon-lichtenstein/ideology-hesder.
[12] DAVID M. WEINBERG, Rebuffing the haredi attack on hesder yeshivot,
https://www.jpost.com/opinion/op-ed-contributors/rebuffing-the-haredi-attack-on-hesder-yeshivot-343813?utm_source=chatgpt.com
[13] JONAH MANDEL AND DANIEL CLINTON ,Rabbi Yehuda Amital dies at 85 in J’lem https://web.archive.org/web/20090630013226/http://www.jpost.com/Israel/Article.aspx?ID=180946
[14] This Day in Jewish History A Yeshiva Head and Settler Who Had a Change of Heart Is Born http://www.haaretz.com/news/features/this-day-in-jewish-history/.premium-1.623687
[15] I Giudici biblici ( Otniel, Eud, Samga, Gedeone, Abimelech, Sansone) [16]https://mizrachi.org/hamizrachi/the-ideology-of-hesder/ [17]https://www.haretzion.org/about-us/ideology-of-hesder [18]https://www.hrw.org/news/2024/11/14/israels-crimes-against-humanity-gaza
Foto copertina: Religious Jewish yeshiva (seminary) students pray in the synagogue at the Ponovezh Yeshiva, where they live and study for as many as nine years after high school, May 11, 2006 in the ultra-Orthodox city of Bnei Brak in central Israel. Image by Uriel Sinai/Getty Images