Usa: la Corte Suprema sospende temporaneamente le deportazioni dei migranti


Usa, la Corte Suprema ha sospeso il decreto di espulsione nei confronti di alcune persone di nazionalità venezuelana. Cresce lo scontro tra Trump e i giudici.


La Corte Suprema Usa ha sospeso le deportazioni di tutti i venezuelani trattenuti nel centro di detenzione Bluebonnet, in Texas, «fino a nuovo ordine». Si tratta di presunti membri di gang venezuelane che rischiano di finire la loro vita in un carcere di massima sicurezza a El Salvador senza un giusto processo, secondo i loro legali. 
“Il Governo ha ricevuto l’ordine di non espellere dagli Stati Uniti alcun membro della presunta classe di detenuti fino a nuovo ordine di questa Corte”, hanno affermato i giudici in una breve decisione non firmata. 
I giudici conservatori Clarence Thomas e Samuel Alito hanno pubblicamente espresso il loro dissenso rispetto alla decisione, emessa intorno alle 00:55 (04:55 GMT).
Venerdì gli avvocati dell’American Civil Liberties Union hanno presentato richieste urgenti presso diversi tribunali, tra cui la Corte Suprema, sollecitando un’azione immediata dopo aver riferito che alcuni degli uomini erano già stati caricati sugli autobus ed era stato detto loro che sarebbero stati deportati.

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L’ACLU, American Civil Liberties Union, ha affermato che i rapidi sviluppi hanno fatto sì che l’amministrazione fosse pronta a deportare gli uomini utilizzando una legge del 1798 che storicamente è stata utilizzata solo in tempo di guerra, senza offrire loro una realistica opportunità di contestare la propria espulsione, come richiesto dalla Corte Suprema. La Casa Bianca non ha risposto immediatamente alla richiesta di commento sulla decisione della Corte Suprema.
Il caso solleva interrogativi sul rispetto, da parte dell’amministrazione Trump, dei limiti stabiliti dalla Corte Suprema. Si corre il rischio di un conflitto significativo tra i due rami coeguali del governo e potenzialmente di una vera e propria crisi costituzionale.
Eletto l’anno scorso con la promessa di reprimere i migranti, Trump ha invocato l’ Alien Enemies Act del 1798 nel tentativo di deportare rapidamente i presunti membri del Tren de Aragua, una banda criminale originaria delle prigioni venezuelane che la sua amministrazione definisce un gruppo terroristico.
Il presidente e i suoi principali collaboratori hanno affermato che il loro potere esecutivo conferisce loro ampia autorità in materia di immigrazione, mettendo alla prova l’equilibrio di potere tra i rami del governo.


Foto copertina: Agenti di polizia salvadoregni scortano i presunti membri della gang venezuelana Tren de Aragua, deportati dal governo degli Stati Uniti per essere incarcerati nel carcere del Terrorism Confinement Center (CECOT), come parte di un accordo con il governo salvadoregno, a Tecoluca, El Salvador.