La Corea del Nord invia circa diecimila soldati a combattere al fianco delle truppe del Cremlino, ma si tratta solo di questo?
L’ombra della guerra generalizzata
Nelle ultime ore sono molti i video che mostrano truppe nordcoreane giungere ai campi di addestramento e smistamento truppe russi per essere equipaggiate con le divise della Federazione e inviate al fronte. Indiscrezioni vedono parte di queste unità destinate ad essere dispiegate nel saliente di Kursk dove l’iniziale ed eclatante slancio offensivo ucraino, una vittoria politica e un tentativo di riaffermare la vitalità dell’esercito di Kiev, sembra essere rallentata se non in stallo[1]. Reperire informazioni precise sullo smistamento delle restanti truppe nordcoreane sul territorio ucraino è attualmente di difficile previsione ma ciò non ha impedito che un grande polverone venisse sollevato sulla questione. Lo stesso Presidente ucraino Zelens’kyj ha apostrofato la questione con affermazioni di richiamo alla “terza guerra mondiale”[2] in quella che oramai è la fine di un tour atto a promuovere il suo piano per la vittoria che ha riscosso opinioni contrastanti e ha fatto storcere più di qualche naso. Le parole del Presidente ucraino in questo caso sono state utilizzate, come spesso accade, non in modo casuale. Del resto, si sta parlando di un evento sul campo che avrà comunque un impatto e giocare sulla sensibilità delle cancellerie, in questo momento, è la migliore carta nella mano di Zelens’kyj; la Corea del Nord è un attore che non gode di buona fama e che comunque ha dimostrato essere in grado di attirare l’attenzione sulle proprie mosse.
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Entrando più nello specifico nei meriti della questione possiamo renderci conto della complessità intrinseca in questa mossa da parte di Mosca e Pyongyang che trascende il mero impatto sul campo. Seppur in modo “nascosto” e spesso trasversale anche la Russia di Putin ha tratto giovamento da aiuti esterni da parte dei suoi alleati, i quali restano tali per i più disparati interessi e che vedono nell’aiuto allo sforzo bellico del Cremlino delle finestre di collaborazione e opportunità che altrimenti sarebbero state ben più complesse da raggiungere. L’Iran attraverso il Mar Caspio sembra rifornire costantemente Mosca di droni[3], la Cina è stata spesso accusata di inviare dispositivi dual use (utilizzabili sia a scopo civile che militare)[4] e sembra essere confermato che la Corea del Nord ha inviato ingenti quantitativi di munizionamento pesante[5], oltre alle truppe su cui torneremo. La complessità insita in questi rifornimenti che il Cremlino sta sfruttando non è solo “verticale”, dunque l’impatto sul campo che sul lungo periodo sta vedendo Kiev in seria difficoltà ma anche quello “orizzontale” che andremo ad analizzare. Tutti i paesi che stanno fornendo aiuto e strizzando l’occhio al Cremlino stanno ricevendo di rimando diversi vantaggi che sul medio/lungo periodo potranno avere degli impatti importanti. Ponendo la nostra lente di analisi sul caso della Corea del Nord, possiamo vedere un paese fortemente militarizzato e assertivo che da anni minaccia guerra alla Corea del Sud e ai paesi vicini, soprattutto con una retorica nucleare molto marcata e “attiva” (in riferimento i numerosi test balistici e sotterranei). Questo paese dal Cremlino può tentare di ricevere ben più del mero pagamento di un pugno di munizioni e probabilmente tra i vantaggi più pericolosi vi è proprio la possibilità di ricevere l’expertise russa necessaria per il programma atomico e non solo[6]…oppure c’è ancora dell’altro? Inviare truppe in un teatro di guerra attivo oltre ad essere una presa di posizione più che plateale è anche un importante e utile banco di prova. Negli ultimi mesi i rapporti tra le due coree sono ulteriormente degenerati, con dichiarazioni e prese di posizione forti da parte di Pyongyang[7]. Sorvolando sulla guerra che le due coree hanno già affrontato negli anni 50’[8] non vi sono stati altri terreni di scontro aperti e campali. I soldati che Pyongyang ha inviato in Russia e per estensione in Ucraina potranno partecipare ad un teatro di guerra attivo, contro un avversario oramai ampiamente equipaggiato ed addestrato “alla occidentale”; cosa che in parte accomuna le truppe di Kiev a quelle di Seoul. Va da sé che in questo particolare contesto, da parte della Corea del Nord, la possibilità di gettare macabramente nella mischia i propri uomini apre a diversi guadagni, come accennato, “orizzontali”. Con la prospettiva di ricevere sul medio periodo preziose informazioni di intelligence direttamente dal campo, “addestrare” uomini per ottenere veterani di guerra e, perché no, magari dimostrare qualcosa in questa tetra vetrina; Pyongyang ha ben poco da perdere vista la già delicata situazione internazionale in cui si trova da anni.
Prospettive
Impossibile al momento riuscire a dare una conferma alle prospettive precedentemente analizzate ma certamente sono delle porte plausibili alle quali la strada che Mosca ha intrapreso può condurre. Possiamo però provare a lavorare sui dati confermati – pochi – che al momento abbiamo unitamente ad alcune altre prospettive che si iniziano a delineare più chiaramente all’orizzonte col passare del tempo e l’appropinquarsi del terzo, triste, anno di guerra in Ucraina. L’offensiva a Kursk, come anticipato è in una fase di stallo dopo il grandissimo scalpore politico che aveva generato, in Donbass, seppur lentamente, i russi stanno avanzando e le difese ucraine sembrano vacillare in un momento di grande bisogno. Il Presidente Zelens’kyj sembra avere sempre maggiori difficoltà a raccogliere nuovi aiuti e “autorizzazioni” mentre il più grande sostenitore di Kiev, gli USA, sono sempre più impelagati nella propria campagna elettorale, prendendo le distanze dal teatro di guerra in Ucraina. Nel mentre la Russia, forte di una politica che almeno apparentemente sembra essere ancora salda nelle mani di Putin e del suo entourage, gode dei vantaggi a cui la paradossale e anacronistica situazione in ucraina ha portato; il tempo, la capacità produttiva di materiale bellico interna (discutibile o meno che sia) e la superiorità numerica dei suoi uomini al fronte. Nulla è ancora deciso, è di una guerra che si parla e la storia insegna che le cose che sembrano scontate possono essere capovolte anche in un attimo ma non possiamo permetterci di sottovalutare nessuna delle prospettive di cui abbiamo accennato. Sarà forse vero che la notte è più buia subito prima dell’alba ma ogni nuovo giorno è fonte di incertezze da affrontare.
Note
[1] L. Kent, K. Gak, S, Vlasova, ‘The Kursk operation has become normalized:’ As Ukraine’s Russia incursion enters third month, Putin is trying to downplay it, CNN, Sat October 12, 2024, visitato 18/10/2024. In: https://edition.cnn.com/2024/10/12/europe/ukraine-kursk-russia-incursion-putin-intl/index.html
[2] P. Soler, North Korea’s support to Russia is ‘first step to world war’, Zelenskyy alleges, euronews., 17/10/2024, visitato 18/10/2024. In: https://www.euronews.com/my-europe/2024/10/17/north-koreas-support-to-russia-is-first-step-to-world-war-zelenskyy-alleges
[3] H. Nelson, Dark Deals on the Caspian: How Iran Ships Drones to Russia, Caspian Policy Centre, 8/21/2023, visitato 11/10/2024. In: https://www.caspianpolicy.org/research/security-and-politics-program-spp/dark-deals-on-the-caspian-how-iran-ships-drones-to-russia
[4] N. Sher, Behind the Scenes: China’s Increasing Role in Russia’s Defense Industry, Carnegie Politika, May 6, 2024, visitato 18/10/2024. In: https://carnegieendowment.org/russia-eurasia/politika/2024/05/behind-the-scenes-chinas-increasing-role-in-russias-defense-industry?lang=en
[5] Congressional Research Service, Russia-North Korea Relations, IN FOCUS, September 10, 2024. In:https://crsreports.congress.gov/product/pdf/IF/IF12760#:~:text=Benefits%20for%20Russia&text=According%20to%20a%20reported%20August,6%20million%20rounds%20of%20ammunition.
[6] S. M. Terry, S. Sestanovich, Russia Struck a Defense Pact With North Korea. What Does It Mean?, CFR, Expert Brief, June 19, 2024, visitato 18/10/2024. In: https://www.cfr.org/expert-brief/russia-struck-defense-pact-north-korea-what-does-it-mean
[7] J. Kim, North Korea calls South Korea ‘hostile state’ indicating constitution change, Reuters, October 17, 2024, visitato 18/10/2024. In: https://www.reuters.com/world/asia-pacific/north-korea-reports-road-rail-links-cut-off-with-hostile-state-south-korea-kcna-2024-10-16/
[8] A. Varsori, Storia Internazionale, Ed. Il Mulino, Bologna 2015, cit. p. 173
Foto copertina: truppe nordcoreane