World News: notizie dal Mondo – Europa


World News, la rubrica che vi porta in viaggio attraverso i continenti per scoprire le notizie più rilevanti da ogni angolo del pianeta. Dall’America all’Asia, dall’Africa all’Europa, fino all’Oceania, vi aggiorniamo su politica, economia, ambiente, cultura e società, per offrirvi una panoramica globale e sempre aggiornata.  Cosa è accaduto in Europa? notizie dal 15 al 30 marzo 2025.


Europa: il continente è diviso sulla risposta ai dazi americani, in particolare su quelli imposti sull’automotive. Von der Leyen in una nota ha affermato come rimpianga la decisione di Washington, riaffermando l’ipotesi di una reazione da parte del gruppo dei 27, lasciando allo stesso tempo aperta la porta ad una soluzione negoziata. L’Italia di Meloni, anche per voce del Ministro Tajani, sostiene la necessità di non aggravare il confronto con Washington, posizione assunta anche a Londra dal governo laburista per voce della Cancelliera dello Scacchiere Rachel Reeves; da Berlino Friederich Merz sostiene la necessità di una risposta energica da parte dell’Europa, Parigi dal canto suo ha un approccio più melangé con il Ministro dell’Economia Eric Lombard che ha lasciato la palla all’UE affermando allo stesso tempo che l’Unione è “aggredita” dal suo maggiore partner e di augurarsi l’apertura di un dialogo. Da Madrid, il Primo Ministro Pedro Sanchez, ha annunciato un pacchetto di interventi a sostegno dei settori economici maggiormente colpiti da una possibile guerra commerciale con gli USA.

UE: Consiglio Europeo del 20 e 21 marzo 2025. Adottate le conclusioni. Tre i temi più complessi affrontati dai leader dei 27: Ucraina, difesa e Competitività. Il piano Von der Leyen “rearm EU” è stato ribattezzato “Readiness 2030”. Si è cristallizzata una volta di più la divergenza di opinioni tra Budapest e il resto d’Europa, e allo stesso tempo si è evidenziata la difficoltà che esiste tra i 27 nell’individuare una strategia comune. Via libera agli investimenti per la difesa

Austria: i servizi di sicurezza austriaci hanno reso noto l’esistenza di una cellula russa responsabile di una campagna di disinformazione nel Paese attiva dal 2022, per influenzare l’opinione pubblica e promuovere una narrativa maggiormente favorevole al Cremlino.

Belgio: il ministro degli Esteri, Maxime Prévot, ha condannato quella che ha definito la “campagna di fake news contro il Belgio” a seguito della decisione del governo ruandese di tagliare i rapporti diplomatici con Bruxelles a causa della asserita presenza di personale militare belga a supporto dell’esercito della Repubblica Democratica del Congo. Ipotesi smentita da Bruxelles.

Bulgaria: a lato della conferenza del 27 marzo 2025 convocata da Macron, Sofia ha avanzato l’idea di un centro marittimo internazionale per garantire la sicurezza della navigazione nel Mar Nero occidentale. Un recente sondaggio ha evidenziato come gran parte della popolazione bulgara ritenga necessario porre fine alla guerra in Ucraina attraverso un negoziato e, allo stesso tempo, come ci sia una grande divergenza tra gli intervistati rispetto il responsabile.

Germania: Berlino vara il primo passaggio della riforma del “Schuldenbremse”, il freno al debito. In un voto storico al Bundestag, i legislatori tedeschi hanno approvato il Piano Merz (cancelliere in pectore) con l’accordo di CDU/CSU, SPD e Verdi. Contrari gli estremi di AfD, Linke e BSW. Si tratta di una modifica che garantirà al Governo la possibilità di ulteriore indebitamento; obiettivo: difesa e infrastrutture.

Grecia: ha giurato il nuovo presidente della Repubblica ellenica Konstantinos Tasoulas, eletto dal Parlamento al quarto scrutinio con 160 voti su 300, candidato di bandiera del partito di centrodestra del Primo Ministro Kyriakos Mitsotakis. L’esecutivo in queste settimane ha affrontato una mozione di sfiducia in Parlamento e violente proteste dovute alle gestione della tragedia ferroviaria avvenuta in Tessaglia nel 2023.

Macedonia del Nord: proseguono le proteste in Macedonia del Nord a seguito del rogo che ha ucciso 59 persone in un locale notturno a Kokani, città a 60km dalla Capitale. Le proteste si sono indirizzate in particolare contro la gestione del governo della tragedia e i dimostranti hanno chiesto le dimissioni del ministro dell’Interno.

Portogallo: “Il Presidente ha firmato il decreto di scioglimento del parlamento e di convocazione delle elezioni legislative per il 18 maggio” così in una nota la presidenza della Repubblica. Sono le terze elezioni anticipate in tre anni convocate a seguito della sfiducia al governo di minoranza a guida Centrodestra (ha votato a favore l’intera opposizione unita da Socialisti a estrema destra).

Regno Unito: presentato dalla Cancelliera dello Scacchiere Rachel Reeves il Spring Statement sulle prospettive economiche del Paese. Dimezzate le stime sulla crescita, tagli al welfare, il Governo tenta di mettere sotto controllo il bilancio pubblico. Politicamente sembra essere in discussione il tradizionale bipartitismo britannico, con l’arrivo il sempre maggiore consenso di Reform UK, erede del Brexit Party che sembra intaccare il predominio di Conservatori e Laburisti.

Romania: il Paese è nell’incertezza a seguito dell’annullamento delle presidenziali lo scorso dicembre che avevano visto Georgescu affermarsi a sorpresa alle urne. Il candidato di estrema destra è stato escluso lo scorso 10 marzo. L’estrema destra si è coagulata attorno ad un unico candidato, George Simion che, secondo i sondaggi potrebbe raggiungere il ballottaggio.

Slovenia e Croazia: il Presidente croato Zoran Milanović, a Lubiana per la sua prima visita di stato del secondo mandato. Milanović, “il Trump della Croazia”, è un oppositore sia della partecipazione alla Nato, sia dell’aiuto all’Ucraina. Sul tema è tornato durante il punto stampa a seguito del bilaterale e ha affermato che la guerra in Ucraina “è una guerra tra USA e Russia attraverso l’Ucraina”. Di posizione opposta la Presidente slovena che ha ribadito il sostegno a Kiev e la necessità di coinvolgere le negoziazioni anche UE e Ucraina. Nel rapporto tra i due paesi rimangono le divergenze sull’arbitrato del 2017 riguardante i confini marittimi.

Ungheria: il parlamento ha approvato una controversa legge che blocca qualsiasi tipo di celebrazione LGBTQI+ e permette l’utilizzo del riconoscimento facciale di quanti partecipano a tali manifestazioni. Budapest continua sulla strada dello scontro frontale con Bruxelles sulla tenuta dello stato di diritto e della democrazia nel Paese.Vaticano: Papa Francesco è stato dimesso dal Policlinico Gemelli di Roma, dove era ricoverato dall’inizio di febbraio per una polmonite. Secondo quanto affermato dai medici del nosocomio romano, il Santo Padre avrà necessità di almeno due mesi di convalescenza. Il Papa è riapparso brevemente dal balcone del secondo piano del Gemelli il 23 marzo, prima delle dimissioni e del suo rientro a Santa Marta dove è tornato dopo una breve visita alla Basilica di Santa Maria Maggiore.