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Notizie dal 28 giugno al 5 luglio 2020.
Africa
Egitto: “Non credo che il ritiro dell’ambasciatore sia una soluzione, non l’ho mai creduto per un semplice motivo: l’ambasciatore è sostanzialmente il rappresentante del suo Paese in un altro Paese. Se si toglie l’ambasciatore di fatto si finisce di dialogare, ma a noi interessa dialogare perché dobbiamo avere la verità su Regeni”: lo ha detto oggi a Radio 24 il sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano. “Le pressioni si fanno in mille modi, non si fanno certamente togliendo l’ambasciatore”, ha proseguito. E poi: “Ha un senso l’ambasciatore in un Paese, non è una pedina di ricatto”.
Botswana: Oltre 350 elefanti sono morti nel nord del Botswana per cause ancora misteriose e in tempi molto rapidi. Lo riporta il The Guardian. Per gli scienziati si tratta di un “disastro ambientale” cominciato a inizio maggio quando fu trovato un gruppo di elefanti morti nel delta dell’Okavango. Alla fine del mese il numero era salito a 169 e a metà giugno più che raddoppiato con il 70% degli animali trovati senza vita vicino a pozze d’acqua. “Una moria del genere non si vedeva da tempo, forse non si era mai vista. A parte nei periodi di siccità, non c’è mai stato un numero di morti così elevato”, ha detto il direttore della ong National Park Rescue.
Sudan: Migliaia di persone stanno marciando nelle città e in diversi villaggi del Sudan con la richiesta di maggiori riforme politiche. I media locali riferiscono di folle che si sono radunate cantando slogan e agitando cartelli di protesta con gli attivisti che spiegano le manifestazioni motivate dal raggiungimento degli obiettivi della rivoluzione che portò alla destituzione dell’autocrate Omar al-Bashir lo scorso anno.
Congo: Il re Filippo del Belgio per la prima volta nella storia del Paese si è detto “profondamente dispiaciuto per le ferite” inflitte durante il colonialismo alla Repubblica democratica del Congo. In una lettera al presidente del Paese africano, Félix Tshisekedi, in occasione dei 60 anni dell’indipendenza, il sovrano belga ha scritto: “Ci tengo ad esprimere il mio più profondo dispiacere per le ferite del passato il cui dolore è oggi ravvivato dalle discriminazioni ancora presenti nella società”.
Americhe
Colombia: Il tribunale amministrativo di Cundinamarca, in Colombia, ha concesso al presidente del Paese sudamericano Ivan Duque, 48 ore per sospendere gli “effetti giuridici” con cui ha autorizzato la presenza nel territorio colombiano di una missione militare statunitense per attività di contrasto al traffico di droga. Nella decisione presa ieri, la corte ha inoltre ordinato che nello stesso periodo di tempo vengano inviate al parlamento tutte le “informazioni relative all’ingresso e al soggiorno” del personale militare straniero.
Brasile: Il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, oggi è tornato a difendere la politica del suo governo sull’Amazzonia, rammaricandosi che sia stata “distorta” all’estero. È necessario esporre “le azioni che abbiamo realizzato a favore della protezione della foresta amazzonica e del benessere delle popolazioni indigene”, ha detto il capo dello Stato, parlando ai suoi colleghi durante il vertice dei presidenti del Mercosur, svoltosi in videoconferenza.
Argentina: L’ex presidente argentino Carlos Menem è stato nuovamente ricoverato la notte scorsa in una clinica di Buenos Aires dove trascorrerà oggi il suo 90/o compleanno. Lo riferisce l’agenzia di stampa statale Telam. L’ex capo dello Stato (1989-1999), ed attuale senatore peronista, era stato dimesso appena tre giorni fa da un altro centro sanitario della capitale che lo aveva curato durante due settimane per severi problemi polmonari, non legati tuttavia al coronavirus.
Repubblica Dominicana: Dopo tre mesi di paralisi, la Repubblica Dominicana ha nuovamente autorizzato a partire da ieri l’attività turistica con l’arrivo di alcuni aerei provenienti da Porto Rico, New York e sud del territorio statunitense negli aeroporti ‘Las Americas’ di Santo Domingo e Punta Cana. Il quotidiano Listin Diario sottolinea oggi l’importanza della riapertura per il settore turistico che incide per quasi il 10% del Prodotto interno lordo (Pil) del Paese, e dà lavoro direttamente e indirettamente a circa 300.000 persone.
Asia & Pacifico
Hong Kong: Un uomo di 23 anni, accusato d’aver volontariamente travolto con la sua moto un gruppo di agenti di polizia, è la prima persona a essere stata incriminata in via formale in linea con la nuova legge sulla sicurezza nazionale imposta a Hong Kong dalla Cina. Tong Ying-kit, questo il nome, dovrà rispondere di due capi d’accusa relativi a secessione e terrorismo, secondo quanto riferito dai media locali. Tong, in sella alla sua moto e nel mezzo delle proteste del primo luglio, si era scagliato a tutta velocità contro un gruppo di agenti venendo poi arrestato.
India: Il Tribunale arbitrale internazionale sul caso dei marò ha dato ragione all’Italia. I giudici hanno riconosciuto “l’immunità” dei Fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone in relazione ai fatti accaduti il 15 febbraio 2012 e all’India viene pertanto precluso l’esercizio della propria giurisdizione nei loro confronti. Il Tribunale ha riconosciuto che i militari erano funzionari dello Stato italiano, impegnati nell’esercizio delle loro funzioni. Lo rende noto la Farnesina. La giurisdizione del caso Lexie è dunque dell’Italia.
Myanmar:E’ salito a 162 il bilancio dei morti in uno smottamento avvenuto ieri presso una miniera di giada nel nord di Myanmar, che ha intrappolato i minatori sotto il fango. Lo hanno riferito autorità locali, mentre continuano le ricerche per eventuali sopravvissuti. La tragedia è stata provocata dal distacco di una parte della montagna sovrastante la miniera, dopo giorni di intense piogge.
Pakistan:Un adolescente è stato arrestato in Pakistan con l’accusa di avere violentato una bambina di quattro anni nella provincia orientale del Punjab. Il fatto – riferisce la polizia – è avvenuto nel distretto di Okara e il ragazzo, dopo l’arresto, ha confessato. Secondo il primo rapporto della polizia locale, la bambina era uscita di casa per comprare qualcosa in un negozio vicino ma tardava a rientrare.
Europa
Francia: Imminente passaggio di consegne a Parigi tra il premier dimissionario della Francia, Edouard Philippe e il suo successore nominato dal presidente Emmanuel Macron, Jean Castex. Intorno alle 17:30, Philippe ha accolto Castex nel cortile di Matignon, sede del governo francese, sulla rive gauche parigina, dinanzi ai giornalisti presenti e numerosi collaboratori. I due sono poi entrati all’interno del palazzo per un breve colloquio nel qualche, come da tradizione, vengono evocati i principali dossier, in vista del passaggio di consegne.
Spagna: La Generalitat catalana ha deciso di mettere in quarantena nelle loro case gli abitanti di 38 piccoli comuni della provincia di Segrià, che contano circa 209.000 persone, a partire da mezzogiorno, a fronte dell’aumento dei casi di coronavirus registrati nelle ultime ore. Sono nove i focolai attivi. Lo rende noto La Vanguardia. Fino alle 16 ai residenti sarà permesso di entrare , ma da quel momento in poi sarà vietata la circolazione, ad eccezione dei lavoratori che devono spostarsi.
Russia: La Russia ha registrato 6.632 nuovi casi di coronavirus e 168 decessi nelle ultime 24 ore: il bilancio delle vittime a livello nazionale ha Così superato le 10.000 unità. “Nel corso dell’ultimo giorno, 6.632 casi di Covid-19 sono stati confermati in 84 regioni della Russia, inclusi 1.960 casi asintomatici attivi (29,6%)”, ha detto il quartier generale della risposta al coronavirus. Il numero cumulativo di casi di coronavirus ha raggiunto 674.515, inclusi 10.027 decessi. Lo riporta interfax.
Croazia: In Croazia, dove oggi si conclude la campagna elettorale in vista delle legislative di domenica, gli ultimi sondaggi indicano una situazione di totale incertezza sull’esito del voto, circostanza che apre varie ipotesi sulla direzione del futuro governo. Le elezioni si tengono nel pieno di una forte ripresa dell’epidemia di coronavirus, e sono forti i timori per una possibile alta astensione degli elettori per la paura di contagio. Le due principali forze politiche, i conservatori del premier uscente Andrej Plenkovic, e la larga coalizione di centrosinistra, guidata dai socialdemocratici di Davor Bernardic, sono praticamente allineate, con il 29 per cento dei consensi ciascuno. Le proiezioni dei mandati parlamentari danno un lieve vantaggio al centrosinistra, che otterrebbe 56 deputati, contro i 53 dell’Unione democratica croata (Hdz) di Plenkovic (su di un totale di 151 seggi).
Danimarca: “Pesce razzista”, l’ennesimo vandalismo ai danni della Sirenetta ha assunto la forma di una scritta sulla pietra su cui siede da 107 anni la statua più famosa della Danimarca, al molo Langelinie a Copenaghen. lo riporta il Copenaghen Post precisando che non è chiaro chi abbia sfregiato la Sirenetta e perché. Tra le ipotesi della polizia, un qualche legame con gli attivisti che in tutto il mondo sostengono il movimento Black Lives Matter e che nelle ultime settimane hanno vandalizzato o distrutto monumenti e statue di personaggi storici legati al colonialismo o alla discriminazione razziale.
Turchia: Un tribunale di Istanbul ha condannato in primo grado per “terrorismo” 4 attivisti per i diritti umani nel cosiddetto ‘processo Buyukada’, tra cui i due ex responsabili di Amnesty International nel Paese. Sei anni e tre mesi sono stati inflitti per “associazione terroristica” a Taner Kilic, già presidente dell’ong, e 2 anni e un mese per “sostegno a un’organizzazione terroristica” a Idil Eser, ex direttrice, e altri due attivisti. I restanti 7 imputati sono stati assolti.
Medio Oriente
Siria: Una quarantina di persone ha perso la vita in scontri fra forze del regime siriano e jihadisti dell’Isis nelle ultime 48 ore nel centro desertico del Paese, stando a quanto riferisce una Ong. Sono circa 17 i jihadisti morti oggi nei combattimenti e nei raid aerei russi intervenuti a sostegno del presidente Bashar al Assad mentre sono sei i membri delle forze del regime rimasti uccisi, ha precisato l’Osservatorio nazionale per i diritti umani. In totale negli scontri, in 48 ore, sono morti 18 membri delle forze pro regime e 26 jihadisti.
Libano:Proteste e blocchi stradali sono in corso stamani nel nord del Libano sullo sfondo della perdurante crisi economica che attanaglia da quasi un anno il paese. Secondo l’agenzia governativa Nna, manifestanti hanno interrotto diverse strade a Tripoli, porto 90 km a nord di Beirut, così come hanno bloccato la circolazione vicino a Tripoli nell’autostrada che conduce alla capitale. Le proteste popolari, cominciate a ottobre scorso, hanno perso nelle ultime settimane il carattere massiccio e nazionale dei primi mesi di mobilitazione ma proseguono in maniera locale, spesso più violenta, nei principali epicentri del movimento contro il carovita e il sistema clientelare.
Iran:“Sulla base di test sierologici effettuati in modo casuale, abbiamo scoperto che i casi di coronavirus sono aumentati a oltre 18 milioni in Iran, pari al 20% della popolazione del Paese”. Lo ha detto un membro della sede centrale per la lotta contro il coronavirus Masoud Mardani, citato dall’Isna. La portavoce del ministero della Sanità Sima Lari ha annunciato venerdì che il numero ufficiale di infezioni è stimato a 235.429 e a 11.260 morti. La sua stima, ha affermato, si basava su un numero limitato di 1.744.958 test nel paese dall’inizio dell’epidemia del virus. Tuttavia, secondo un membro del consiglio comunale di Teheran, Nahid Khodakarami, solo nella capitale, finora 5.000 persone sono morte a causa del virus.
Fonte: Ansa.it