Italia, Albania ed Emirati Arabi Uniti: un nuovo modello di cooperazione verso la sostenibilità energetica?


Il 15 gennaio, a margine del World Future Energy Summit di Abu Dhabi, Italia, Albania ed Emirati Arabi Uniti (EAU) hanno siglato un accordo di cooperazione trilaterale per realizzare una nuova interconnessione energetica per la produzione di energia verde in Albania ed esportarne una parte in Italia.


L’intesa tra Italia, Albania ed Emirati Arabi Uniti (EAU), firmata da Sultan Al Jaber, ministro dell’Industria e delle Tecnologie Avanzate degli Emirati e presidente di Masdar- la compagnia statale emiratina per le rinnovabili, Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica italiano, e Belinda Balluku, vice primo ministro e ministro delle Infrastrutture e dell’Energia dell’Albania, segna un passo decisivo nella collaborazione internazionale per la transizione energetica e apre il campo a nuovi scenari geopolitici.

Nel dettaglio, la partnership si è impegnata realizzare una infrastruttura energetica green in Albania, con il supporto tecnologico e finanziario degli EAU, fissando al 2028 la piena operatività. Gli impianti riguardano la produzione di energia solare, eolica e da altre fonti rinnovabili, con un investimento complessivo di circa 1 miliardo di euro. Parte dell’energia generata sarà poi esportata in Italia tramite un innovativo cavo sottomarino che attraverserà il Mare Adriatico e collegherà il porto albanese di Valona alla Puglia. L’impianto sarà costruito da Terna, operatore italiano della rete elettrica, che si occuperà del progetto tecnico e della gestione del cavo sottomarino, mentre la compagnia emiratina Taqa supervisionerà la costruzione e la gestione degli impianti di produzione di energia.
Il cavo consentirà di trasmettere energia rinnovabile direttamente alla rete italiana, migliorando la diversificazione delle fonti di approvvigionamento del Paese. Per l’Albania, l’iniziativa rappresenta un’importante occasione per diversificare il mix energetico nazionale, già rafforzato da un aumento di capacità di circa 500 megawatt (MW) negli ultimi due anni, e per affermarsi come esportatore di energia pulita. [1]

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Le implicazioni per l’Italia

Sul piano strategico, l’iniziativa mira a consolidare i legami tra Roma, Tirana e Abu Dhabi, promuovendo un nuovo modello di cooperazione che combina sostenibilità ambientale e sicurezza energetica. Il progetto è infatti concepito per garantire un flusso stabile e sostenibile di energia per tutti gli attori coinvolti, rafforzando al contempo la collaborazione tra governi e settori privati.
Per l’Italia l’accordo rappresenta un passo avanti verso l’indipendenza energetica aumentando la resilienza del sistema elettrico nazionale, ma anche per solidificare il suo ruolo strategico come hub energetico nel Mediterraneo. Da questo punto di vista, infatti, la nuova connessione infrastrutturale collegando l’Indo pacifico via penisola arabica con il Mediterraneo risponde agli obiettivi di politica estera di Roma che, con il lancio del Piano Mattei, aveva già avviato lo sforzo di congiungere le due regioni sfruttando il dossier energetico come leva. [2]

In questo scenario s’inserisce poi il rilancio del partenariato strategico con gli Emirati Arabi Uniti, leader globale nella transizione energetica, grazie a investimenti strategici, innovazioni tecnologiche e politiche orientate verso un futuro sostenibile come quella che mira a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, il primo obiettivo di questo tipo annunciato da un Paese del Golfo.[3]      
Per il presidente Meloni si tratta della terza visita ad Abu Dhabi dall’inizio del suo mandato, dopo l’incontro bilaterale del marzo 2023 e la partecipazione alla COP28 a Dubai nel dicembre dello stesso anno. Oggi le relazioni tra i due paesi si trovano una fase di particolare crescita non solo dal punto di vista politico ma anche da quello commerciale con un interscambio che nel 2023 ha raggiunto gli 8,8 miliardi di euro, trainato in gran parte dal settore dell’energia. I primi nove mesi del 2024 hanno visto una crescita ulteriore, confermando l’importanza di questa collaborazione. [4]

Il coinvolgimento dell’Albania nell’accordo, inoltre, si inserisce in un quadro più ampio di rapporti sempre più stretti tra Roma e Tirana, basati su interessi comuni nel Mediterraneo e nei Balcani. I due partner, infatti, in tempi recenti hanno collaborato in settori chiave come la gestione dei flussi migratori, siglando anche accordi per istituire centri di accoglienza in Albania finalizzati a controllare le richieste di asilo verso l’Unione Europea, dimostrando una crescente sinergia su temi di rilevanza regionale. Anche la cooperazione settore energetico è cresciuta significativamente grazie a progetti come il Trans Adriatic Pipeline (TAP), l’infrastruttura che attraversa l’Albania per trasportare gas naturale dall’Azerbaigian all’Italia, migliorando la sicurezza energetica europea. Dunque, il nuovo accordo rafforza ulteriormente il partenariato, trasformando Tirana in un attore chiave nella transizione energetica italiana ed europea.

Conclusioni

L’accordo di Abu Dhabi rappresenta un nuovo paradigma di cooperazione trilaterale che integra politiche energetiche, sviluppo economico e interessi strategici. Grazie a un ambizioso piano di investimenti e una visione comune Italia, Albania e EAU hanno dimostrato quanto sia cruciale la cooperazione internazionale per affrontare sfide globali come il cambiamento climatico e la sicurezza energetica. Se portato a termine con successo, questo progetto non solo garantirà l’accesso all’energia rinnovabile per milioni di persone, ma contribuirà a trasformare il panorama energetico del Mediterraneo, creando nuove opportunità di sviluppo economico e sostenibile.


Note

[1] Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Italia – Albania – EAU firmano quadro di partenariato strategico su rinnovabili e infrastrutture energetiche. https://www.mase.gov.it/comunicati/italia-albania-eau-firmano-quadro-di-partenariato-strategico-su-rinnovabili-
[2] ECCO Climate, Piano Mattei, sei mesi dopo: dove siamo?. https://eccoclimate.org/it/piano-mattei-sei-mesi-dopo-dove-siamo/
[3] International Energy Agency, United Arab Emirates. https://www.iea.org/countries/united-arab-emirates/renewable
[4] Dati consultati il 20/02/2025. https://www.infomercatiesteri.it/scambi_commerciali.php?id_paesi=102#


Foto copertina: Italia – Albania – Emirati Arabi Uniti firmano quadro di partenariato strategico su rinnovabili e infrastrutture energetiche. Fonte MASE