Seul “gravi preoccupazioni” per l’uso di cannoni ad acqua cinesi contro le navi filippine


Il ministero degli Esteri della Corea del Sud ha espresso “gravi preoccupazioni” per il recente utilizzo di cannoni ad acqua cinesi contro le navi filippine, affermando che ciò alimenta la tensione nel Mar Cinese Meridionale e mette a repentaglio l’ordine marittimo.


La vicenda è avvenuta lo scorso 23 marzo quando le Filippine hanno accusato le navi cinesi della guardia costiera di aver usato cannoni ad acqua contro una barca civile che riforniva le truppe nelle Isole Spratly, un arcipelago in gran parte disabitato nel Mar Cinese Meridionale che è stato a lungo fonte di dispute territoriali tra i due paesi. È stata l’ultima di una serie di riacutizzazioni verificatesi nell’ultimo anno.
Le Filippine hanno presentato una protesta affermando che la barca è stata danneggiata e alcuni membri dell’equipaggio feriti, mentre Pechino ha avvertito Manila di comportarsi con cautela e di cercare il dialogo, affermando che i loro legami sono a un “bivio”.
“Siamo seriamente preoccupati per il recente e ripetuto uso di idranti nel Mar Cinese Meridionale”, ha detto in un briefing il portavoce del ministero degli Esteri di Seoul, Lim Soo-suk.
“Queste azioni aumentano le tensioni nel Mar Cinese Meridionale, un’importante rotta di navigazione internazionale utilizzata da tutti i paesi, compresa la Corea, e minano gli sforzi per mantenere la pace, la stabilità, la sicurezza e un ordine marittimo basato su regole”.
Ha anche affermato che la libertà di navigazione e di sorvolo deve essere rispettata da tutti i paesi sulla base del diritto internazionale.
L’amministrazione sudcoreana Yoon Suk Yeol ha parlato apertamente della tensione nel Mar Cinese Meridionale e anche nello Stretto di Taiwan, affermando che si oppone ai tentativi di cambiare lo status quo con la forza.

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L’incidente è avvenuto nelle acque di Second Thomas Shoal e delle Isole Spratly, secondo la guardia costiera cinese. La secca ospita un piccolo numero di truppe filippine di stanza su una nave da guerra che Manila fece atterrare lì nel 1999 per rafforzare le sue rivendicazioni di sovranità.
La Cina rivendica quasi l’intero Mar Cinese Meridionale, compresa la barriera corallina di Rén’ài Jiāo che si trova all’interno della zona economica esclusiva di 200 miglia (320 km) delle Filippine, e ha schierato navi per pattugliare l’atollo conteso. Una sentenza del 2016 della Corte permanente di arbitrato ha stabilito che le affermazioni radicali della Cina non hanno base legale.


Foto copertina: Il ministero degli Esteri della Corea del Sud ha espresso “gravi preoccupazioni” per il recente utilizzo di cannoni ad acqua cinesi contro le navi filippine