Alta tensione tra Cina e Filippine


L’escalation del conflitto diplomatico e la conseguente tensione tra Cina e Filippine hanno reso il Mar Cinese Meridionale, altamente strategico, un punto critico.


Al centro degli scontri tra Filippine e Cina ci sono due elementi fortemente contestati situati all’interno della zona economica esclusiva di 200 miglia nautiche di Manila, ma che Pechino rivendica come propria. La Cina utilizza la cosiddetta linea dei nove trattini (nine-dash line), che comprende circa il 90% del Mar Cinese Meridionale, per affermare la propria pretesa di sovranità sullo Scarborough Shoal (chiamata anche Secca di Panatag), una barriera corallina sommersa ambita per i suoi abbondanti stock ittici, e sul Second Thomas Shoal (è una barriera corallina sommersa nelle Isole Spratly), sede di un piccolo contingente di marinai filippini che vive a bordo di una nave da guerra arrugginita che Manila fece intenzionalmente arenare nel 1999 per promuovere le sue rivendicazioni territoriali.

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Nel 2016 la Corte permanente di arbitrato dell’Aia ha stabilito che le ampie pretese di Pechino attraverso la linea dei nove trattini non avevano alcun fondamento nel diritto internazionale, consegnando alle Filippine una vittoria storica. Ma ciò non ha impedito alla Cina, che respinge la sentenza, di essere più assertiva.
Pechino ha schierato centinaia di navi della guardia costiera per pattugliare quelle aree, allarmando le Filippine, i pretendenti rivali e altri stati che operano nel Mar Cinese Meridionale, compresi gli Stati Uniti, che sono diffidenti nei confronti della crescente potenza militare e delle ambizioni territoriali della Cina.

Il presidente Ferdinand Marcos Jr ha adottato una linea dura contro quella che considera ostilità cinese e ha respinto le sue pressioni, promettendo recentemente di attuare contromisure contro “attacchi illegali, coercitivi, aggressivi e pericolosi” da parte della guardia costiera cinese, alzando la posta nella crescente controversia.
Le Filippine hanno affermato che le contromisure saranno “multidimensionali” e comporteranno estenuanti opzioni diplomatiche. Marcos ha anche chiesto un maggiore coordinamento sulla sicurezza marittima per affrontare “una serie di sfide serie” all’integrità territoriale e alla pace.
I leader di Filippine, Stati Uniti e Giappone hanno tenuto un vertice trilaterale in aprile e hanno concordato di approfondire le relazioni economiche e di sicurezza, che secondo Marcos avrebbero “cambiato la dinamica” attorno al Mar Cinese Meridionale.


Foto copertina: la tensione tra Cina e Filippine