Il 18 marzo 1871 segna un momento di grande importanza nella storia della Francia e del movimento operaio internazionale. In questa data, la Comune di Parigi venne istituita, dando vita a un esperimento di governo rivoluzionario che avrebbe avuto un impatto duraturo sulle lotte per l’emancipazione sociale e politica.
Contesto Storico e Sociale
Per comprendere appieno la nascita della Comune di Parigi, è necessario considerare il contesto storico e sociale dell’epoca. Alla fine del XIX secolo, la Francia era un paese diviso da profonde disuguaglianze sociali e politiche. La classe operaia, sfruttata e oppressa, viveva in condizioni di estrema povertà, mentre l’aristocrazia e la borghesia dominavano la scena politica e economica.
La guerra franco-prussiana del 1870 e la conseguente sconfitta francese crearono un clima di instabilità e dissenso. La popolazione parigina, delusa e arrabbiata per la situazione, si ribellò contro il governo centrale e diede vita alla Comune di Parigi.
Le Cause della Rivolta
Le cause della rivolta che portarono alla nascita della Comune di Parigi sono molteplici. Innanzitutto, vi era un profondo malcontento tra la classe operaia a causa delle condizioni di vita precarie e dello sfruttamento da parte delle classi dominanti. Inoltre, l’occupazione di Parigi da parte delle truppe prussiane alimentarono il sentimento di rabbia e ribellione.
I parigini erano delusi dal governo centrale, che sembrava incapace di affrontare le sfide del momento e di proteggere gli interessi del popolo. Questi fattori contribuirono a creare un clima di tensione e rivolta che sfociò nella formazione della Comune di Parigi.
Caratteristiche della Comune di Parigi
La Comune di Parigi si autoproclamò il 18 marzo 1871. Era composta da rappresentanti eletti direttamente dalla popolazione parigina e aveva l’obiettivo di creare una società basata sulla giustizia sociale, l’uguaglianza e la partecipazione democratica.
La Comune promosse una serie di riforme progressiste, tra cui la separazione tra Chiesa e Stato, la creazione di scuole laiche, la riduzione dell’orario di lavoro e la nazionalizzazione delle industrie. Inoltre, la Comune di Parigi si impegnò a difendere la città dall’occupazione prussiana e a resistere alle forze reazionarie interne.
Significato e eredità della Comune di Parigi
La Comune ebbe un significato profondo per il movimento operaio internazionale e per le lotte per l’emancipazione sociale. Rappresentò un esempio di governo rivoluzionario basato sulla partecipazione popolare e sulla lotta per l’uguaglianza. La Comune di Parigi ispirò molti movimenti socialisti e anarchici in tutto il mondo, diventando un simbolo di resistenza e di lotta contro l’oppressione.
Nonostante la sua breve durata, la Comune di Parigi lasciò un’eredità duratura. Le sue idee e i suoi ideali influenzarono il pensiero politico e sociale del XX secolo, contribuendo alla formazione dei movimenti operaio e sindacale e alla lotta per i diritti dei lavoratori.
I protagonisti
I protagonisti della Comune di Parigi del 1871 furono una varietà di figure politiche e sociali che si unirono per formare il governo rivoluzionario. Tra i protagonisti più noti vi erano: Louis-Auguste Blanqui: un noto rivoluzionario socialista e comunista, Blanqui aveva svolto un ruolo importante nelle lotte politiche e sociali precedenti alla Comune di Parigi. Era un sostenitore della rivoluzione violenta e della dittatura proletaria.
Louise Michel: conosciuta come “La Vergine Rossa”, Louise Michel era una figura di spicco nella Comune di Parigi. Era un’insegnante e scrittrice anarchica, impegnata nella lotta per i diritti delle donne e dei lavoratori. Divenne un simbolo di resistenza e di lotta per l’uguaglianza.
Eugène Varlin: un sindacalista e anarchico francese, Varlin svolse un ruolo importante nella Comune di Parigi come membro della Commissione del Lavoro. Era un sostenitore dell’autogestione operaia e della cooperazione tra le diverse fazioni della sinistra.
Théophile Ferré: Ferré era un comunardo e un membro della Federazione dei Lavoratori. Svolse un ruolo attivo nella difesa di Parigi durante l’assedio e fu coinvolto nella repressione delle forze reazionarie.
Jules Vallès: Un giornalista e scrittore socialista, Vallès fu un sostenitore della Comune di Parigi e scrisse numerosi articoli e opere letterarie che ne elogiavano gli ideali rivoluzionari.
La fine del sogno
La Comune di Parigi del 1871 si concluse in modo tragico e violento. Dopo due mesi di governo rivoluzionario, le forze reazionarie e l’esercito regolare francese riuscirono a sopprimere la Comune.
L’assedio di Parigi da parte delle truppe prussiane durante la guerra franco-prussiana era stato un fattore determinante nell’instaurazione della Comune. Tuttavia, una volta che la guerra terminò e le truppe prussiane si ritirarono, il governo francese decise di reprimere la Comune e ripristinare l’ordine borghese.
Nel maggio del 1871, l’esercito regolare francese, guidato dal generale Adolphe Thiers, lanciò un attacco su larga scala contro Parigi. Le truppe governative riuscirono a penetrare nella città e a combattere contro i comunardi nelle strade. La resistenza fu accanita, ma le forze governative erano superiori in numero e armamenti.
La repressione della Comune fu brutale. I prigionieri comunardi vennero giustiziati sommariamente o imprigionati. Molti edifici e monumenti simbolici della Comune vennero distrutti o danneggiati. La città di Parigi subì una pesante repressione e una pulizia politica.
L’esperimento del 1871 si concluse con la sconfitta dei comunardi e il ripristino del governo centrale. Questo evento segnò una svolta nella storia della Francia e dell’Europa, e le sue conseguenze si fecero sentire a lungo termine. La repressione della Comune alimentò la polarizzazione politica e sociale e contribuì alla radicalizzazione di movimenti socialisti e anarchici in tutto il continente.
Foto copertina: Anniversario della Comune di Parigi al Père-Lachaise, olio su tela, Museo Tretiakov, Mosca