“Non c’è più cibo”: lo Sri Lanka allo stremo


La decisione presa nell’aprile dello scorso anno dal presidente Gotabaya Rajapaksa di vietare tutti i fertilizzanti chimici ha ridotto drasticamente i raccolti e sebbene il governo abbia revocato il divieto, non sono ancora state effettuate importazioni sostanziali. La crisi economica nello Sri Lanka è preoccupante e il primo ministro Ranil Wickremesinghe in un messaggio su Twitter chiede aiuto alla comunità internazionale


Preoccupa e non poco la crisi economica che sta colpendo lo Sri Lanka. “Anche se potrebbe non esserci il tempo per ottenere fertilizzanti per questa stagione di Yala (maggio-agosto), si stanno adottando misure per garantire scorte adeguate per la stagione di Maha (settembre-marzo)”, ha affermato il primo ministro Ranil Wickremesinghe in un messaggio su Twitter.
“Esorto sinceramente tutti ad accettare la gravità della…situazione.”


Secondo quanto riportato da Reuters, lo Sri Lanka sta affrontando una grave carenza di valuta estera, carburante e medicinali e l’attività economica è rallentata.
Giovedì il governatore della banca centrale ha affermato che la valuta estera è stata assicurata da un prestito della Banca mondiale e dalle rimesse per pagare le spedizioni di carburante e gas da cucina, ma le forniture devono ancora fluire. L’inflazione potrebbe aumentare ulteriormente fino a raggiungere lo sbalorditivo 40% nei prossimi due mesi, ma è stata guidata principalmente dalle pressioni sul lato dell’offerta e le misure della banca e del governo stavano già frenando l’inflazione dal lato della domanda, ha aggiunto il governatore. L’inflazione ha raggiunto il 29,8% ad aprile con i prezzi dei generi alimentari in aumento del 46,6% su base annua. Mentre la rabbia contro il governo si diffondeva, giovedì la polizia ha sparato gas lacrimogeni e cannoni ad acqua per respingere centinaia di manifestanti studenteschi a Colombo. I manifestanti chiedono la cacciata del presidente e del primo ministro. La crisi economica dello Sri Lanka è derivata dalla confluenza della pandemia di COVID-19 che ha colpito l’economia dipendente dal turismo, dall’aumento dei prezzi del petrolio e dai tagli alle tasse populisti da parte del governo del presidente Rajapaksa e di suo fratello, Mahinda, che si è dimesso da primo ministro la scorsa settimana.
Altri fattori hanno incluso i prezzi interni del carburante fortemente sovvenzionati e la decisione di vietare l’importazione di fertilizzanti chimici, che hanno devastato il settore agricolo.
Un portavoce del Fondo monetario internazionale ha affermato che il fondo sta monitorando molto da vicino gli sviluppi e che una missione virtuale in Sri Lanka avrebbe dovuto concludere colloqui tecnici su un potenziale programma di prestiti al paese il 24 maggio. Si teme un effetto domino nell’intera area del Sud-Est Asiatico.


Foto copertina: University students take part in a demonstration demanding the resignation of Sri Lanka’s President Gotabaya Rajapaksa over the country’s crippling economic crisis, near the parliament building in Colombo on May 6, 2022. (Photo by ISHARA S. KODIKARA / AFP)