Secondo quanto riportato dal rapporto dell’Unrwa, i dipendenti dell’agenzia Onu, sarebbero stati sottoposti a pressioni da Israele per dichiarare falsamente legami con Hamas. Israeliani accusati di torture: percosse fisiche, minacce ai familiari e waterboarding.
L’agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi (l’Unrwa) sostiene che alcuni dipendenti rilasciati a Gaza dopo essere stati detenuti dalle autorità di Israele avrebbero riferito di essere stati sottoposti a pressioni per dichiarare falsamente che l’agenzia avrebbe legami con Hamas e che il personale avrebbe partecipato agli attacchi dell’7 ottobre.
Le affermazioni sono contenute in un rapporto dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione (UNRWA) esaminato da Reuters e datato febbraio 2024 che descrive dettagliatamente le accuse di maltrattamenti durante la detenzione israeliana da parte di palestinesi non identificati, tra cui diversi lavoratori dell’UNRWA. Il rapporto è stato visionato dall’agenzia Reuters.
Alla Reuters Juliette Touma, direttrice delle comunicazioni dell’Unrwa, ha dichiarato che l’agenzia intende consegnare le informazioni contenute nel rapporto, non ancora pubblicato, a enti all’interno e all’esterno delle Nazioni Unite specializzati nella documentazione potenziale di abusi dei diritti umani. «Quando la guerra giungerà al termine, sarà necessario condurre una serie di indagini su tutte le violazioni dei diritti umani».
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Il documento afferma che diversi membri del personale palestinese dell’Unrwa sono stati detenuti dall’esercito israeliano e che i maltrattamenti e gli abusi da loro riportati includono percosse fisiche gravi, waterboarding e minacce ai familiari. Il rapporto afferma inoltre che «i membri del personale dell’agenzia sono stati soggetti a minacce e coercizioni da parte delle autorità israeliane durante la detenzione, e costretti a dichiarazioni false contro l’Agenzia, compreso il fatto che l’Agenzia sarebbe affiliata ad Hamas e che i membri del personale avrebbero partecipato alle atrocità dell’7 ottobre».
L’Unrwa ha declinato la richiesta di Reuters di visionare le trascrizioni delle interviste contenenti le accuse di confessioni false ottenute attraverso coercizione. Oltre ai presunti abusi subiti dai membri del personale dell’Unrwa, il rapporto cita più ampiamente accuse di maltrattamenti da parte dei detenuti palestinesi, tra cui percosse, umiliazioni, minacce, attacchi di cani, violenza sessuale e decessi di detenuti privati di cure mediche.
Foto copertina: Rapporto dell’Unrwa: «Nostri dipendenti sottoposti a pressioni da Israele”