D. Lgs 81/2008, un focus generale e un approfondimento sulla sicurezza nei cantieri.
A cura di Riccardo Renzi
Un quadro generale sulle morti sul lavoro
Uno studio recente ha evidenziato in modo chiaro come il settore delle costruzioni risulti essere il più esposto ai rischi di infortuni mortali, con numeri allarmanti che continuano a crescere. Il report, presentato da Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega di Mestre, sottolinea inoltre un dato inquietante: i lavoratori più vulnerabili sono spesso quelli stranieri e gli ultrasessantacinquenni[1]. Rossato commenta che questi dati devono spingere a una riflessione seria per invertire la rotta, poiché dietro molte delle vittime potrebbero esserci fattori come il precariato, le lacune nell’organizzazione del lavoro e la carenza di formazione adeguata.
Nel dettaglio, la mappa della sicurezza sul lavoro in Italia a fine dicembre 2024 ha rivelato che le regioni maggiormente a rischio sono quelle in zona rossa, tra cui Basilicata, Campania, Sardegna e Sicilia, con un’incidenza di mortalità sul lavoro superiore al 25% rispetto alla media nazionale. Le regioni più sicure, come il Veneto e le Marche, si trovano invece in zona bianca[2]. Un altro dato significativo riguarda la maggiore vulnerabilità dei lavoratori stranieri, che continuano a registrare tassi di mortalità più elevati rispetto agli italiani.
Nel 2024, sono stati 176 i lavoratori stranieri deceduti in incidenti sul lavoro, rappresentando circa il 22% del totale. La causa di questa disparità potrebbe risiedere nelle condizioni di lavoro precarie e nella mancanza di protezioni adeguate, situazioni che colpiscono in modo sproporzionato i lavoratori provenienti da paesi stranieri. La fascia d’età più colpita dagli infortuni mortali è quella degli ultrasessantacinquenni, con un’incidenza che raggiunge i 138,3 decessi per milione di occupati. In particolare, il numero più alto di decessi è stato registrato tra i lavoratori di età compresa tra i 55 e i 64 anni. Questo fenomeno evidenzia l’esigenza di interventi mirati per tutelare i lavoratori più anziani, che potrebbero essere meno protetti da adeguate misure di sicurezza. Il settore delle costruzioni, con 156 decessi nel 2024, si conferma come il più pericoloso. La situazione è resa ancora più preoccupante dal fatto che la maggior parte degli incidenti avviene durante le ore di lavoro. Non sorprende che il martedì risulti essere il giorno con il maggior numero di vittime, un fenomeno che si ripete costantemente nel corso degli anni. Questi numeri impongono una riflessione urgente sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, soprattutto nei settori ad alto rischio come le costruzioni, e sulle politiche di prevenzione. Non basta più registrare i dati, è necessario agire per garantire un ambiente di lavoro più sicuro per tutti, indipendentemente dall’età o dalla nazionalità dei lavoratori[3].
Il contesto normativo preesistente e la necessità di riforma
Il D.Lgs. 81/08 sostituisce il D.Lgs. 626/1994, che aveva già recepito le direttive europee in materia di sicurezza sul lavoro, ma che si era dimostrato inadeguato a fronteggiare le evoluzioni del mondo del lavoro (D.Lgs. 626/1994, “Norme in materia di salute e sicurezza dei lavoratori“.). Inoltre, il Testo Unico raccoglie e riorganizza oltre 300 articoli e 51 allegati, che vanno dalle leggi postbelliche come il D.P.R. 547/1955, fino alle normative più recenti, creando un sistema normativo coerente e sistematico (D.Lgs. 81/08 – Testo Unico sulla sicurezza, in GMS)[4].
Obiettivi e principi del Testo Unico
L’obiettivo principale del D.Lgs. 81/2008 è quello di garantire che ogni lavoratore, in qualsiasi settore e tipologia di attività, possa operare in un ambiente sicuro e salubre. La sicurezza sul lavoro non è infatti un valore astratto, ma un diritto fondamentale del lavoratore, garantito anche dall’articolo 32 della Costituzione italiana, che riconosce la salute come un diritto inviolabile[5]. Il Decreto si propone, quindi, di prevenire gli infortuni e le malattie professionali mediante la valutazione e la gestione dei rischi, l’adozione di misure preventive, e l’introduzione di sistemi di controllo. In questo quadro, la normativa stabilisce che ogni datore di lavoro deve assicurarsi che i luoghi di lavoro siano conformi agli standard di sicurezza previsti, e che i lavoratori siano opportunamente formati e protetti.
La struttura organizzativa per la sicurezza sul lavoro
Uno degli aspetti più rilevanti del D.Lgs. 81/2008 è la struttura organizzativa complessa che ogni datore di lavoro, sia nel settore pubblico che privato, deve creare per gestire la sicurezza sul lavoro. La normativa individua diverse figure chiave responsabili della sicurezza, ognuna con compiti e obblighi precisi[6].
Il Datore di Lavoro
Il datore di lavoro è il principale responsabile della sicurezza sul luogo di lavoro. È tenuto a compiere una serie di azioni, tra cui la valutazione dei rischi, l’individuazione delle misure preventive e protettive, la formazione dei lavoratori, la nomina del medico competente, e la fornitura di dispositivi di protezione individuale (DPI)[7]. Il suo ruolo è essenziale nel garantire l’adempimento delle normative di sicurezza.
Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP)
Il RSPP è una figura introdotta dall’art. 32 del D.Lgs. 81/08, incaricata di valutare i rischi presenti nell’ambiente di lavoro e di definire le misure preventive. Il RSPP può essere un professionista esterno o una figura interna all’organizzazione. I suoi principali compiti includono:
- Valutazione dei rischi
- Pianificazione delle misure di prevenzione
- Controllo periodico dell’efficacia delle misure adottate
- Documentazione delle attività di sicurezza
- Comunicazione tra i lavoratori e la direzione sulla sicurezza
Il Medico Competente
Il Medico Competente ha un ruolo cruciale nel monitorare la salute dei lavoratori, garantendo la sorveglianza sanitaria e verificando l’idoneità dei lavoratori alle mansioni a rischio. Il Medico Competente collabora con il datore di lavoro per l’individuazione dei dispositivi di protezione adeguati e per la gestione delle emergenze sanitarie[8].
Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)
Il RLS è una figura eletta direttamente dai lavoratori, e rappresenta un elemento di mediazione tra il datore di lavoro e i lavoratori stessi, assicurando che le normative sulla sicurezza vengano correttamente applicate. Il RLS ha il diritto di essere consultato riguardo alla valutazione dei rischi e alle misure di prevenzione adottate[9].
Il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) e il Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze (DUVRI)
Uno degli strumenti fondamentali previsti dal Testo Unico è il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), che ogni datore di lavoro è obbligato a redigere. Il DVR deve contenere una valutazione approfondita dei rischi specifici legati all’attività lavorativa, e indicare le misure preventive da adottare. In alcuni contesti, come ad esempio nel caso di appalti, il DVR potrebbe non essere sufficiente, ed è necessario redigere un Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze (DUVRI). Il DUVRI è richiesto quando più aziende operano nello stesso ambiente di lavoro, e deve individuare le interferenze tra le diverse attività e i relativi rischi[10].
La sicurezza nelle Pubbliche Amministrazioni
Anche nel settore pubblico, il D.Lgs. 81/2008 ha avuto un grande impatto. Le Pubbliche Amministrazioni, come ad esempio biblioteche, archivi e musei coinvolti in cantieri, devono redigere il DUVRI per gestire i rischi da interferenze, soprattutto quando interagiscono con aziende esterne[11]. Un esempio recente di applicazione di queste normative si può osservare nei progetti di digitalizzazione previsti dal PNRR, dove lavoratori esterni possono accedere a spazi pubblici, aumentando il rischio di incidenti se non correttamente formati.
La sicurezza nei cantieri
La sicurezza nei cantieri edili è una tematica fondamentale e di vitale importanza, data la natura ad alto rischio dei lavori che vi si svolgono. Il settore dell’edilizia, infatti, registra un elevato numero di infortuni, confermando la necessità di regole rigorose e di un’attenta gestione dei rischi. La normativa di riferimento per la sicurezza sul lavoro in Italia è il D.Lgs. 81/08, che disciplina le misure di tutela per la salute e la sicurezza dei lavoratori, con un focus particolare sui cantieri edili, dove le problematiche legate alla sicurezza sono particolarmente evidenti[12].
Il D.Lgs. 81/08: La Normativa di Riferimento
Il D.Lgs. 81/2008, conosciuto come Testo Unico sulla Sicurezza, è il principale riferimento normativo per la sicurezza nei luoghi di lavoro, compresi i cantieri. Il Capo I del Titolo IV[13] del decreto si occupa in maniera specifica delle misure per la salute e la sicurezza nei cantieri temporanei o mobili, indicando le norme di prevenzione degli infortuni sul lavoro e le relative sanzioni in caso di inadempimento[14]. In particolare, l’art. 90 e l’Allegato XIII del decreto stabiliscono gli obblighi per i vari soggetti coinvolti nei lavori edili e definiscono i parametri da seguire per garantire la sicurezza nei cantieri. Tali obblighi riguardano la redazione di documenti specifici, come il Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) e il Piano Operativo di Sicurezza (POS), che devono essere predisposti e adottati per ogni cantiere, a seconda delle dimensioni e della tipologia di lavori.
Il Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC)
Il PSC è il documento principale che deve essere redatto per i cantieri in cui operano più imprese. Esso contiene una valutazione completa dei rischi, delle misure di prevenzione e delle strategie di coordinamento tra le diverse imprese, al fine di garantire che tutte le attività vengano svolte nel rispetto della sicurezza.
Il Piano Operativo di Sicurezza (POS)
Il POS, invece, è specifico per ciascuna impresa e illustra le misure di sicurezza da adottare nell’ambito delle lavorazioni da essa svolte. Il POS descrive in dettaglio le modalità di gestione della sicurezza e la valutazione dei rischi per ogni attività svolta nel cantiere[15].
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Le Figure della Sicurezza nei Cantieri
La gestione della sicurezza nei cantieri edili richiede il coinvolgimento di numerosi soggetti, ognuno con ruoli e responsabilità specifici. Le principali figure previste dal D.Lgs. 81/08 sono:
Committente e Responsabile dei Lavori
Il committente è colui che commissiona i lavori edili, mentre il responsabile dei lavori è la figura incaricata della supervisione della sicurezza. In molti casi, il committente può designare un responsabile dei lavori che si occupi degli adempimenti relativi alla sicurezza.
Coordinatore per la Sicurezza in Fase di Progettazione (CSP) e in Fase di Esecuzione (CSE)
I coordinatori per la sicurezza sono figure fondamentali nei cantieri con più imprese. Il CSP è incaricato della progettazione del piano di sicurezza, mentre il CSE si occupa della sua applicazione durante l’esecuzione dei lavori, assicurando che tutte le imprese rispettino le misure di sicurezza previste (P. Verdi, La figura del coordinatore per la sicurezza nei cantieri, Edizioni Lavoro, 2020, p. 47).
Datore di Lavoro, Dirigente e Preposto
Il datore di lavoro ha la responsabilità generale della sicurezza sul lavoro, nominando il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e il medico competente, e supervisionando l’applicazione delle misure di sicurezza.
RSPP e Medico Competente
L’RSPP è il professionista designato dal datore di lavoro per gestire la sicurezza e prevenire i rischi sul luogo di lavoro, mentre il medico competente collabora con il datore di lavoro per garantire la salute dei lavoratori, attraverso la sorveglianza sanitaria.
Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)
L’RLS è la persona eletta per rappresentare i lavoratori in materia di sicurezza, per garantire che le loro esigenze siano ascoltate e che le normative vengano applicate correttamente.
Addetti alle Emergenze
Gli addetti alle emergenze sono i lavoratori che, in caso di situazioni di pericolo (ad esempio, incendi o incidenti), devono intervenire per gestire la situazione e proteggere la sicurezza degli altri lavoratori.
Lavoratori
I lavoratori sono, infine, i soggetti che eseguono fisicamente le operazioni di cantiere. Ogni lavoratore ha la responsabilità di seguire le normative di sicurezza, utilizzare correttamente i dispositivi di protezione individuale (DPI) e segnalare eventuali rischi o malfunzionamenti[16].
I rischi nei cantieri: tipologie e prevenzione
Nei cantieri edili i rischi possono essere divisi in due grandi categorie: rischi per la sicurezza e rischi per la salute.
Rischi per la Sicurezza
Questi includono tutti i pericoli legati alla presenza di macchinari, materiali e strutture che possono causare incidenti, come:
- Cadute dall’alto (ad esempio, da impalcature o ponteggi),
- Ribaltamento di macchinari (come gru o escavatori),
- Seppellimento in caso di scavi profondi,
- Folgorazione per contatti con impianti elettrici,
- Lesioni dovute a materiali o attrezzature pericolose.
Rischi per la Salute
Questi rischi riguardano l’esposizione a fattori dannosi per la salute dei lavoratori, come:
- Rischio rumore causato dai macchinari,
- Rischio da movimentazione manuale dei carichi, che può portare a infortuni muscoloscheletrici.
Conclusioni
Nel 2024 sono state 1.090 le vittime sul lavoro in Italia, delle quali 805 in occasione di lavoro (6 in più rispetto a dicembre 2023) e 285 in itinere (43 in più rispetto a dicembre 2023). Ancora in Lombardia il maggior numero di vittime in occasione di lavoro (131). Seguono: Campania (84), Lazio (73), Emilia-Romagna (71), Sicilia (65), Veneto (54), Piemonte (51), Toscana (49), Puglia (45), Sardegna (27), Trentino-Alto Adige (26), Liguria (21), Calabria e Umbria (19), Abruzzo (17), Basilicata (16), Marche (15), Friuli-Venezia Giulia (14), Valle d’Aosta e Molise (4)[17]. La soluzione a tale eccidio richiede maggiori controlli da parte delle Istituzione nei luoghi di lavoro e maggiore formazione per i dipendenti e i responsabili. La formazione dei lavoratori è un aspetto cruciale per la sicurezza nei cantieri. Ogni lavoratore deve essere adeguatamente formato sui rischi specifici del cantiere e sulle modalità di prevenzione. Il D.Lgs. 81/08 stabilisce che i lavoratori debbano ricevere formazione sia generale che specifica, in base alle mansioni che svolgono, al fine di garantire la loro sicurezza. Inoltre, il datore di lavoro deve garantire l’accesso alle attrezzature e ai dispositivi di protezione necessari per il lavoro, nonché a una sorveglianza sanitaria periodica, per assicurarsi che non vi siano danni alla salute derivanti dall’esposizione a rischi specifici del cantiere.
Note
[1] «Morti sul lavoro in Italia: 1.090 nel 2024, rischio maggiore per stranieri e ultrasessantacinquenni», Insalute, 6/02/2025.
[2] «Morti sul lavoro in Italia: 1.090 nel 2024, rischio maggiore per stranieri e ultrasessantacinquenni», Insalute, 6/02/2025.
[3] «Morti sul lavoro, primo bimestre del 2025 tragico: Foggia e la Puglia in zona rossa», Foggia Today, 7/04/2025.
[4] «Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro», Ministero del Lavoro e Politiche Sociali, 2021. [5] REDAZIONE TECNICA, «Testo unico Sicurezza [PDF] – D.Lgs. 81/08 (versione 2025)», Biblus, 13/01/2025.
[6] Ibidem.
[7] REDAZIONE, «Decreto legislativo 81/2008: il Testo Unico di Sicurezza sul Lavoro – Aggiornamenti 2025», InSic, 25/01/2025.
[8] REDAZIONE TECNICA, «Testo unico Sicurezza [PDF] – D.Lgs. 81/08 (versione 2025)», Biblus, 13/01/2025.
[9] «Testo unico per la sicurezza sul lavoro», Altalex, 11/03/2025.
[10] REDAZIONE, «Decreto legislativo 81/2008: il Testo Unico di Sicurezza sul Lavoro – Aggiornamenti 2025», InSic, 25/01/2025.
[11] «Sicurezza Cantieri Edili – D.Lgs. n° 81/2008 – Testo unico aggiornato 2018», Studio Petrillo, 2018.
[12] REDAZIONE TECNICA, «Sicurezza cantieri: formazione e figure coinvolte», BibLus, 9/03/2023.
[13] REDAZIONE, «Decreto legislativo 81/2008: il Testo Unico di Sicurezza sul Lavoro – Aggiornamenti 2025», InSic, 25/01/2025; «Sicurezza Cantieri Edili – D.Lgs. n° 81/2008 – Testo unico aggiornato 2018», Studio Petrillo, 2018.
[14] F. BERTOLINI, La sicurezza nei cantieri edili, Roma, 2019, pp. 56-59.
[15] «Sicurezza Cantieri Edili – D.Lgs. n° 81/2008 – Testo unico aggiornato 2018», Studio Petrillo, 2018.
[16] «Sicurezza Cantieri Edili – D.Lgs. n° 81/2008 – Testo unico aggiornato 2018», Studio Petrillo, 2018.
[17] «Morti sul lavoro in Italia: 1.090 nel 2024, rischio maggiore per stranieri e ultrasessantacinquenni», Insalute, 6/02/2025.
Foto copertina: D. Lgs 81/2008: a che punto siamo?