Può definirsi ancora oggi lo SMOM un soggetto di diritto internazionale indipendente?


Uno sguardo più approfondito sullo SMOM, ci presenta una duplice realtà dell’Ordine. La parte più in evidenza è quella formata dalle migliaia di volontari che quotidianamente soccorrono chi è in difficoltà rifacendosi alla tradizione ed ai principi cavallereschi propri dei Cavalieri. Dall’altra parte invece, un vertice dell’organizzazione troppo legata al passato e che stenta a rimanere al passo con i tempi e le esigenze del XXI secolo.


Quando il Gran Maestro dello SMOM[1], Fra’ Matthew Festing, ha rassegnato le dimissioni, la stampa del 25 gennaio di quest’anno ha riportato la scarna comunicazione del portavoce: “Ieri pomeriggio ha incontrato il Papa che gli ha chiesto di rinunciare all’incarico e ha accettato”[2]. Il Gran Maestro Festing si è dimesso dopo che lo scorso dicembre l’Ordine aveva defenestrato, non senza polemiche, il Gran Cancelliere Albrecht Freiherr von Boeselager con l’accusa di non aver bloccato la distribuzione di preservativi in Africa e in Asia da parte di una ONG che collaborava con l’Ordine stesso. Posizione evidentemente non condivisa da S.S. Papa Francesco. Le dimissioni di Festing sono un evento eccezionale, infatti il ruolo di Gran Maestro da Costituzione melitense è un incarico a vita ed in 900 anni di storia dell’Ordine[3], questa è solamente la quarta volta che vi è una dimissione.

Immediatamente dopo le dimissioni di Festing, il compito di dirigere l’Ordine è stato assunto dal Luogotenente interinale Ludwig Hoffmann-Rumerstein per circa un mese, fino all’elezione del Luogotenente di Gran Maestro Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, che rimarrà in carica per un anno. Durante questo periodo, si dovrebbe procedere a una riforma degli statuti.

Secondo le attuali Costituzioni dell’Ordine, infatti, può essere eletto Gran Maestro solo chi è membro professo, con i tre voti di povertà, castità e obbedienza, requisito che oggi è di appena 55 membri dell’Ordine su 13 mila. Inoltre, il Gran Maestro dovrebbe avere quattro quarti di nobiltà, il che ridurrebbe a soli 12 Cavalieri la rosa degli eleggibili, tra i quali uno di 97 anni. La riforma degli statuti dovrebbe appunto far cadere queste e altre limitazioni che ad oggi sembrano eccessive e poco utili per individuare una guida per una comunità importante quale quella dello SMOM.

Il Gran Maestro dello SMOM conserva le denominazioni di “superiore religioso” e di “sovrano” dell’Ordine, con un titolo nobiliare analogo a quello di Principe. Sebbene Matthew Festing sia stato anche indicato come 79° Gran Maestro, le vicende storiche hanno purtroppo interrotto la continuità dell’Ordine e quindi del Gran Magistero stesso, con la cesura ottocentesca che ne ha visto una sostanziale rifondazione. Dal loro sito internet[4] si legge “Il Gran Maestro è eletto a vita dal Consiglio Compìto di Stato tra i Cavalieri Professi. Secondo la Costituzione, quale Sovrano e Superiore religioso, deve dedicarsi pienamente all’incremento delle opere melitensi ed essere d’esempio per tutti i membri nell’osservanza religiosa. Il Gran Maestro esercita la suprema autorità”.

Lo SMOM è riconosciuto da una parte della dottrina, seguita dalla giurisprudenza italiana[5], e da una parte della comunità internazionale[6], come soggetto di diritto internazionale[7], pur essendo ormai privo del requisito della territorialità. Sebbene una delle denominazioni ufficiali continui ad essere, per tradizione storica, quella di “Ordine Sovrano” (cioè il cui Gran Maestro sia eletto, in piena indipendenza, dall’Ordine stesso e l’Ordine abbia sovranità territoriale), la recente vicenda del Gran Magistero conferma ancora una volta tutti gli angusti limiti di tale denominazione. Una parte della letteratura infatti considera lo SMOM anche “ordine magistrale”, nel quale cioè il potere è esercitato dal Gran Maestro, elettivo. La subalternità del Gran Maestro all’approvazione pontificia, procedura certo lecita, visto che la Santa Sede lo riconosce e tutela, appare però in contrasto con le denominazioni prima indicate. Ciò crea una indubbia confusione nel tracciare il profilo dell’Ordine e del Gran Maestro stesso, confusione cui la letteratura, spesso di parte, ha contribuito in vario modo. Secondo parte della storiografia, l’ultimo Gran Maestro indipendente dell’Ordine di San Giovanni detto di Rodi e di Malta, eletto dai Cavalieri e non soggetto ad autorità esterna, fu lo Zar Paolo I di Russia, cosa documentata anche dalla denominazione adottata nei suoi decreti ufficiali. Le lotte interne che portarono al suo assassinio prima e il desiderio pontificio di portare l’Ordine sotto la tutela papale, determinarono una rifondazione dell’Ordine stesso, nel 1803, dal Papa Pio VII, ma poi una nuova carta costituzionale dell’Ordine fu approvata nel 1854 dal Papa Pio IX.

Proprio in virtù del fatto che non tutti concordino con il definire lo SMOM quale vero e proprio Stato soggetto di diritto internazionale, l’Ordine tende a voler specificare in maniera poco velata “gli onori spettanti” al Gran Maestro quale Capo di Stato, “ Gran Maestro spetta il titolo di Altezza Eminentissima. Gli Stati con i quali l’Ordine intrattiene rapporti diplomatici riconoscono al Gran Maestro, le prerogative, le immunità e gli onori spettanti ai Capi di Stato. La Chiesa Cattolica gli attribuisce il rango di Cardinale.”[2]

Uno sguardo più approfondito sullo SMOM dunque, ci presenta una duplice realtà dell’Ordine. La parte più in evidenza è quella formata dalle migliaia di volontari che quotidianamente soccorrono chi è in difficoltà rifacendosi alla tradizione ed ai principi cavallereschi propri dei Cavalieri. Dall’altra parte invece, vediamo un vertice dell’organizzazione troppo legata al passato e che stenta a rimanere al passo con i tempi e le esigenze del XXI secolo. Molti commentatori hanno infatti evidenziato che dalla vicenda si evinca un quadro inaspettato, ovvero di una Chiesa più attuale rispetto all’Ordine di Malta.


 

[1]Il Sovrano militare ordine ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta, comunemente abbreviato in Sovrano militare ordine di Malta (in sigla SMOM), o anche semplicemente in Ordine di Malta, è un ordine religioso cavalleresco canonicamente dipendente dalla Santa Sede, con finalità assistenziali.

[2] http://www.repubblica.it/vaticano/2017/01/25/news/ordine_malta_dimissioni_maestro_papa-156821942/

[3] Il Sovrano militare ordine di Malta trae le sue origini dall’antica confraternita di monaci che, sotto la guida di Gerardo Sasso di Scala (località vicina ad Amalfi) ospitavano i pellegrini che giungevano a Gerusalemme. Tale attività inizio intorno al 1050, probabilmente finanziata da mercanti di Amalfi, con la costruzione a Gerusalemme di un ospizio (detto ospedale nel significato originario della parola, non nel senso moderno di luogo di cura) per i pellegrini. Il 15 febbraio 1113, mediante la bolla papale “Pie postulatio voluntatis” il Papa Pasquale II riconosceva l’ospedale di Gerusalemme come istituzione dipendente direttamente dalla Santa Sede con la facoltà di nominare al suo interno il capo (Gran Maestro).

[4] https://www.orderofmalta.int/it/governo/gran-maestro/

[5] In Italia, il SMOM gode del diritto all’extraterritorialità, ed i rapporti tra l’ente e lo Stato italiano sono gestiti dalle rispettive ambasciate

[6] L’Ordine di Malta è un’organizzazione riconosciuta internazionalmente: possiede una propria bandiera, una costituzione, un rappresentante, organi esecutivi e giuridici, ed emette passaporti e francobolli, intrattenendo anche autonome relazioni diplomatiche con oltre cento nazioni e con le organizzazioni internazionali. Conclude accordi con altri soggetti di diritto internazionale (stati, organizzazioni internazionali, Chiesa cattolica) lavorando in stretto rapporto con essi per svolgere i compiti di assistenza ai poveri e agli ammalati in diversi paesi del mondo e di difesa della fede cristiana.

[7] Presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite l’Ordine ha ottenuto lo status di “membro osservatore” dell’assemblea generale il 24 agosto 1994, similmente ad altre organizzazioni internazionali: ha la possibilità di prendere parte alle organizzazione e alle agenzie, ma non può prendere parte alle votazioni. https://www.un.int/orderofmalta/

Fonti

  1. https://www.orderofmalta.int/it/governo/gran-maestro/
  2. David G. Chandler, Le Campagne di Napoleone, R.C.S. Libri, Milano 1998
  3. Arrigo Pecchioli, Storia dei Cavalieri di Malta, Editalia, Roma 1978
  4. Carta Costituzionale del Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta (PDF), su orderofmalta.int, 30 aprile 1997
  5. Structure and organization of the Order of Malta, in http://www.smommuseum.ch/files/structure/structure.htm
  6. Claude Petiet, Le Roi et le Grand Maître. L’Ordre de Malte et la France auXVIIesiècle, Paris 200
  7. Michel Alexandrovitch, L’Empereur Paul I de Russie, Grand Maître de l’Ordre de Malte, et son GrandPrieuré, Parigi, 1955

Foto Copertina: Order Of Malta.