Per quanti negli anni della Guerra fredda si erano assuefatti a considerare la Russia nelle vesti di superpotenza non è stato facile adattarsi all’idea che il suo ruolo nel mondo post Guerra fredda sia stato spesso quello di comprimario solo in alcuni casi capace di svolgere un ruolo attivo nel “nuovo disordine mondiale”. Per il suo passato, le dimensioni geografiche, la cultura politica, la Russia resterà sempre un paese unico, chiamato a affrontare problemi comuni a quelli di molti grandi paesi del mondo contemporaneo, che non difendono lo status quo, né puntano a una sua revisione; piuttosto agiscono da riformisti, impegnati nella gestione di un ordine internazionale in continua trasformazione. La constatazione ci riporta all’interrogativo di fondo: la Russia sarà protagonista del XXI secolo come lo è stata del XX? Nonostante i molti problemi irrisolti della transizione post comunista, la Russia fa parte del ristretto numero di paesi che possono ambire a stabilizzare il “disordine mondiale”, o a renderlo definitivo. Osservarla più da vicino è quindi passaggio obbligato per non farsi cogliere di sorpresa dai problemi di formazione del mondo che verrà.