La Siria di Assad rientra nella Lega Araba


Il presidente della Siria Assad ha partecipato al 32esimo vertice della Lega Araba  a Jeddah in Arabia Saudita per la prima volta dalla sospensione del suo paese a seguito dello scoppio della guerra in Siria nel 2011.


Il puzzle geopolitico mediorientale si sta ricomponendo molto rapidamente nelle ultime settimane. Il riavvicinamento tra Riad e Teheran, grazie alla benedizione di Pechino ( Leggi l’approfondimento nel nuovo numero Dossier Iran), ha portato al seguente riavvicinamento tra Riad e la Siria e al rientro di Assad nella Lega Araba da dove era stato sospeso nel 2011 in seguito allo scoppio della guerra civile.
Assad, intervenuto al 32esimo vertice delle Lega Araba, durante il suo discorso, ha affermato che il vertice è stata una “opportunità storica” ​​per affrontare le crisi in tutta la regione mentre centinaia di persone hanno protestato nella Siria settentrionale controllata dai ribelli contro la sua partecipazione all’evento.
“Spero che segni l’inizio di una nuova fase dell’azione araba per la solidarietà tra di noi, per la pace nella nostra regione, lo sviluppo e la prosperità invece della guerra e della distruzione”, ha detto Assad ai partecipanti come riportato da Al-Jazeera.  

Assad ha aggiunto che la Siria apparterrà sempre al mondo arabo, ma ha chiesto la non interferenza negli affari interni degli stati arabi.
“È importante lasciare gli affari interni alle persone del paese, poiché sono in grado di gestire al meglio i propri affari”.
E in un apparente colpo al presidente turco Recep Tayyip Erdoğan (leggi l’approfondimento “Elezioni Turchia: prime impressioni“), che ha sostenuto i ribelli siriani e inviato forze turche in aree del nord della Siria, al-Assad ha notato il “pericolo del pensiero ottomano espansionista”, descrivendolo come influenzato dalla Fratellanza Musulmana – un gruppo visto come nemico da Damasco e da molti altri stati arabi.

“La situazione in Siria è una priorità e la Lega Araba”

Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa siriana Sana, l’ex Ministro degli esteri egiziano e attuale Segretario generale della Lega Araba Aboul Gheit ha affermato che la decisione relativa al ritorno della Siria nella Lega ha un simbolo molto chiaro, e si desidera che questo sia l’inizio della risoluzione della crisi, riportando la Siria al suo ruolo normale all’interno del sistema arabo, e superare le difficili circostanze che hanno dovuto affrontare il paese.
Gheit ha sottolineato che la situazione in Siria è una priorità e la Lega Araba lavorerà con il governo siriano per garantire il ritorno dei rifugiati siriani alle loro case, sperando che l’Occidente aiuti a raggiungere questo obiettivo in conformità con la risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che prevede il sostegno per primi progetti di recupero.

Le proteste dei siriani

La partecipazione di Assad al vertice della Lega Araba, non è stato ben accolto da parte della popolazione siriana.
Migliaia di persone hanno protestato a Idlib, al-Bab, Azaz, Jarabulus e Afrin, tra le altre città, con lo slogan “Il criminale al-Assad non rappresenta mai la Siria”. Manifestazioni si sono svolte anche in sei città fuori dalla Siria: Vienna, Amsterdam, Londra, Stoccolma e Lione.
Nella città di Idlib, controllata dai ribelli siriani nordoccidentali, centinaia di persone hanno partecipato alle proteste.


Foto copertina: Il Presidente Assad partecipa al vertice della Lega Araba