[dropcap]Il Brasile[/dropcap] di Jair Bolsonaro, da molti definito il Trump Brasiliano, vive un momento di grande crisi, il negazionismo riguardo la pandemia da Covid-19 ha prodotto una catastrofe che si annuncia di proporzioni bibliche: al momento nel paese ci sono più di 255mila contagiati e quasi 17mila morti, con numeri in crescita.
Dalla “gripezinha” alla crisi
Il Brasile è attualmente il secondo paese con maggior numero di contagi, e se la situazione sanitaria è preoccupante quella sociale lo è ancor di più. La pandemia ha fatto emergere con forza le profonde disparità economiche tra le diverse classi sociali. Come si è arrivati a tutto questo?
All’alba della diffusione mondiale della pandemia da Covid-19, il Brasile di Bolsonaro aveva già vissuto altre situazioni sanitarie critiche avendo registrato un significativo aumento dei casi di morbillo e di HIV[1].
Bolsonaro lo scorso 12 marzo durante la sua visita in Florida, mentre in Italia eravamo già da qualche giorno in lockdown, definisce la pandemia come “una piccola crisi”. Allarmate dalla crescita di casi in Venezuela, le autorità brasiliane cinque giorni dopo, il 17 marzo, hanno chiuso il confine con Caracas su suggerimento dell’allora Ministro della Salute Mandetta, e il 18 marzo Rio de Janeiro e i comuni di São Gonçalo, Guapimirim, Niteròi, Nova Iguaçu e Mesquita hanno dichiarato lo “stato di emergenza” preoccupati della diffusione del virus.
Le stime del 19 marzo prevedevano che, in assenza di misure di contenimento efficaci si sarebbero raggiunti 2 milioni di morti.
Le misure di contenimento adottate da altri paesi, sono considerate dal presidente eccessive, “estreme”, opponendosi chiusura dei centri commerciali, alla sospensione dei voli e preoccupato per le ripercussioni sull’economia del Brasile che al momento sembrava mostrare un momento di crescita.
Le prime dichiarazioni dal presidente arrivano il 20 marzo[2], quando già in Brasile la situazione incominciava a farsi più preoccupante: circa 13 politici di spicco avevano contratto la malattia e l’indomani a San Paolo i casi di Covid-19 sarebbero aumentati del 40%.
Nonostante l’aumento di contagi però Bolsonaro continua la sua crociata antilockdown, se prima il nemico era rappresentato dai governatori degli Stati brasiliani, ritenuti da lui troppo timorosi, il 24 marzo sposta l’attenzione sui giornalisti che, a suo dire, avevano fatto inutile terrorismo psicologico intorno al contagio. Dal 24 marzo al 30 marzo i casi aumentano toccando le 5717 unità nel paese[3], il presidente Bolsonaro non si perde d’animo dichiarando che “il virus deve essere affrontato e che un giorno tutti dovranno morire”[4].
Il presidente, il 26 marzo, dichiara pericolosamente che «Non credo che affronteremo la stessa situazione degli Stati Uniti. I brasiliani devono essere studiati, non si ammalano. Possono saltare e tuffarsi nelle fognature e non gli succede nulla! Penso che in Brasile tanta gente sia stata contagiata, ma hanno gli anticorpi per resistere a questo virus»[5] incoraggiando sempre di più la ripresa delle attività. Nel mese di aprile la situazione comincia a divenire insostenibile, si sfonda il muro dei 10.000 contagi arrivando il 10 aprile a 20.000 casi[6], in questa occasione il presidente brasiliano afferma che è una violazione dei diritti limitare gli spostamenti e aggiunge che a quaranta giorni dai primi casi “il virus era in procinto di scomparire”.
Durante il mese di aprile, il presidente, gestisce la situazione cercando di riacquistare consenso tra gli imprenditori brasiliani e i commercianti, accusa i governi locali di danneggiarli e chiede di riaprire tutte le attività per far crescere il PIL.
I deleteri consigli di Bolsonaro e la mancanza di attenzione per la situazione internazionale non tardano a fare danni.
Alla fine di aprile si raggiungono gli 85.000 contagi, inoltre messo alle strette dalla stampa sulla crescita dei casi e sul numero dei morti (5000 decessi) il capo di stato si rende protagonista di risposte molto infelici, arroganti, difensive come “non sono un becchino” o “cosa vuoi che faccia? Sono il Messia, ma non faccio miracoli!”[7].
Sempre nel mese di aprile l’instabilità del governo nazionale diventa palese con le dimissioni di Luiz Henrique Mandetta Ministro della Salute, stanco della sufficienza con cui Bolsonaro ha affrontato la pandemia[8], e al suo posto subentra Nelson Teich, molto più vicino al presidente e alla sua linea d’azione. Ma la situazione è destinata a peggiorare all’inizio di maggio quando la curva dei contagi è salita arrivando a 272mila contagiati: è caos , i reparti COVID e la sanità in generale non riescono più a far fronte alle richieste, scoppiano proteste contro il Governo e la fiducia verso Bolsonaro comincia a crollare[9].
Uno dei dati che dovrebbero allarmare il “Trump brasiliano” è il costante crollo della fiducia da parte dei militari che hanno preso le distanze dalle discutibili affermazioni del loro Capo di Stato.
Il 15 maggio, dopo meno di un mese trascorso nel difficile dicastero, il Ministro della Salute Teich si è dimesso dopo essersi opposto alla gestione del lockdown di Bolsonaro proprio come il suo predecessore Mandetta[10]. Il nuovo ministro della salute brasiliano è attualmente Eduardo Pazuello, generale dell’esercito brasiliano, la sua nomina ha suscitato perplessità e dubbi da parte degli osservatori internazionali[11], dubbi sulla stabilità del governo confermati dalle dimissioni del Ministro della Giustizia Sergio Moro[12].
Stiamo probabilmente assistendo alla più importante crisi politica brasiliana dal ritorno della democrazia del 1985.
C’è chi perde e chi guadagna
Il primo anno di Bolsonaro non è stato gradito ai brasiliani e l’emergenza Covid-19 sta decisamente peggiorando le cose. Con la cattiva gestione della pandemia, il suo indice di gradimento è crollato, in più il paese sta vivendo molte problematiche: sta affrontando una grave disoccupazione, il rischio di deterioramento delle relazioni con la Cina accusata in un tweet da Edoardo Bolsonaro[13] di non aver saputo gestire la pandemia, le critiche per le violazioni dei diritti degli indios e il peso delle disparità sociali del Brasile ormai sotto gli occhi del mondo intero. Il rischio che Bolsonaro non venga rieletto o che possa lasciare la guida del paese, prima della scadenza del mandato, sono altissime. Cosa trattiene gli organi politici brasiliani dall’impeachment nei confronti di Bolsonaro? Probabilmente la paura di diventare parte di una crisi che ad oggi non può avere soluzioni nel breve periodo e che rischia di annullare anni di progresso del Brasile.
L’ex ministro della salute Henrique Mandetta, di discendenza italiana, ha guadagnato in questo periodo popolarità e mostrato la sua competenza suscitando le simpatie di molti governatori anti-Bolsonaro, di parte degli ambienti militari e dei cittadini tanto da essere considerato da molti come la voce della ragione contrapposta a quella del Capo di Stato.
Cresce la fiducia anche nei confronti di Paulo Roberto Guedes, il ministro dell’economia, già apprezzato per il conseguimento di importanti obiettivi economici nel 2019, e che potrebbe rappresentare una appetibile alternativa all’impopolare Bolsonaro.
Ci sono poi moltissimi politici e governatori degli stati brasiliani che si sono opposti alle riaperture forzate di Bolsonaro ottenendo sempre maggiore consenso da parte dei propri cittadini e dei brasiliani in generale. Una delle storie più significative è quella di Bruno Covas, sindaco socialdemocratico della città di Sao Paulo, che lavora con gli esperti per arginare la pandemia ed esorta i propri cittadini alla prudenza incontrandoli di persona nonostante sia malato di cancro[14].
La pandemia e le differenze sociali in Brasile
La situazione economica brasiliana aveva dato segnali di ripresa durante il 2019[15], dando l’illusione di una crescita, anche se prima della pandemia, l’IBGE stimava ci fossero 38 milioni di lavoratori in nero e 12 milioni di disoccupati[16]. Il Governo Bolsonaro, per arginare la rabbia sociale, ha elargito un contributo d’emergenza di 600 reais al mese (corrispondono a 95 euro), per tre mesi. Su 210 milioni di abitanti, sono circa 97 milioni coloro che hanno presentato domanda per ottenere il beneficio dal governo: 50 milioni di istanze sono state accettate, 26 milioni rifiutate, 12 milioni devono ripresentare richiesta a causa di vizi burocratici e 5 milioni sono in fase di analisi[17], il pacchetto di aiuti, secondo le previsioni, arriverà a costare 122 miliardi di reias.
Già prima della crisi sanitaria, Bolsonaro aveva tagliato i fondi e ridotto il numero di famiglie che avrebbero potuto beneficiare alla Bolsa Família[18], una forma di reddito di cittadinanza per i più poveri introdotta dal governo Lula da Silva, riservata ai gruppi tradizionalmente esclusi: abitanti delle periferie, delle favelas, delle aree rurali e lavoratori poco qualificati.
Il piano di aiuti e prevenzione sociale è ben strutturato ma insufficiente: resta da risolvere il nodo legato all’economia ferma a causa della pandemia, la platea di chi ha difficoltà economiche si è allargata anche i lavoratori in cassa integrazione (circa 6 milioni)11 e ai piccoli imprenditori e commercianti fermi da troppo tempo e sull’orlo del fallimento.
La Banca Centrale Brasiliana è intervenuta nel mese di maggio con tagli al tasso di riferimento, oggi al 3%, il valore più basso della storia.
Molte speranze del presidente Bolsonaro sono riposte nel ministro dell’Economia Paulo Guedes, economista liberista della scuola di Chicago, che ha promesso una ripresa rapida ma l’anno scorso, nel primo anno di governo, lo shock economico atteso non c’è stato: con uno scenario favorevole, il Pil è cresciuto appena dell’1,1%[19]. Il 23 marzo erano arrivate le stime del calo del PIL brasiliano previsto intorno al -4,4%.
La proiezione del PIL del Brasile per il 2020 è stata rivalutata dal -2,3% al -6,1%13, la revisione considera le ripercussioni della diffusione del contagio da Coronavirus nel paese e una paralisi parziale delle attività fino a fine giugno. In termini di PIL regionale, le regioni del Sud e del Sud-Est hanno avuto i risultati peggiori (-1,3%) mentre il Nord ha segnato una contrazione molto più contenuta (- 0,2%). Negli ultimi 12 mesi, la crescita più elevata si è registrata nel Nord (2,0%) e la più bassa nel Centro-Ovest (0,6%)[20].
Il Brasile rischia un forte ridimensionamento? Forse. Restano grandi incognite sul futuro di questo colosso del commercio poiché, per quanto la pandemia sia devastante, il Brasile ha saputo dimostrare in più occasioni di sapersi riprendere e ripartire, come è successo dopo la crisi del 2015-2016.
Note
[1] Il Brasile ha registrato un aumento del numero dei casi di Hiv del 21% nel periodo che va dal 2010 al 2018. https://noticias.uol.com.br/saude/ultimas-noticias/redacao/2019/10/14/brasil-registrou-aumento-de-21-de-casos-de-aids-entre-2010-e-2018-diz-onu.htm
[2] “Dopo la pugnalata, non sarà una piccola presa che mi farà cadere” 20 marzo 2020, Intervista al palazzo di Planalto
[3] Statistiche COVID19, Brasile. https://statistichecoronavirus.it/statistiche-coronavirus-brasile/
[4] “Il virus è lì. Dovremo affrontarlo, ma affrontarlo come un uomo, non come un bambino. Affrontiamo il virus con la realtà. È la vita. Moriremo tutti un giorno” J.Bolsonaro, dichiarazioni rilasciate a Brasilia, 29 marzo 2020.
[5] “Il virus è lì. Dovremo affrontarlo, ma affrontarlo come un uomo, non come un bambino. Affrontiamo il virus con la realtà. È la vita. Moriremo tutti un giorno” J.Bolsonaro, dichiarazioni rilasciate a Brasilia, 29 marzo 2020.
[6] Statistiche COVID19, Brasile. https://statistichecoronavirus.it/statistiche-coronavirus-brasile/
[7] ”Non sono un becchino”, J. Bolsonaro, dichiarazioni rilasciate in un’intervista a Palaco de Alvorada, 20 aprile 2020\ “E allora? Mi dispiace. Cosa vuoi che faccia? Sono un Messia, ma non faccio un miracolo”, J. Bolsonaro, dichiarazioni rilasciate in un’intervista a Palaco de Alvorada, 20 aprile 2020
[8] https://g1.globo.com/politica/noticia/2020/04/16/mandetta-anuncia-em-rede-social-que-foi-demitido-do-ministerio-da-saude.ghtml
[9] https://www.ilmattino.it/primopiano/esteri/coronavirus_in_brasile_bolsonaro-5244443.html
[10] https://g1.globo.com/politica/noticia/2020/05/15/teich-deixa-o-ministerio-da-saude-antes-de-completar-um-mes-no-cargo.ghtml
[11] https://epocanegocios.globo.com/Brasil/noticia/2020/05/quem-e-eduardo-pazuello-o-general-que-assumira-por-enquanto-o-ministerio-da-saude.html
[12] https://g1.globo.com/jornal-nacional/noticia/2020/04/24/sergio-moro-pede-demissao-do-ministerio-da-justica.ghtml
[13] Tweet con il quale E. Bolsonaro accusava la Cina per il contagio, poi cancellato. Sono seguite le scuse dal profilo tramite una ufficiale in data 19 marzo 2020. https://twitter.com/bolsonarosp/status/1240700573143330817
[14]https://www.repubblica.it/esteri/2020/05/04/news/brasile_bolsonaro_arringa_i_suoi_misure_contro_il_virus_dannose_il_coraggio_del_sindaco_di_san_paolo_non_vi_lascero_m-255634646/
[15] Il Fondo Monetario Internazionale (IMF) stima che nel 2019 la crescita brasiliana sia stata dell’1,2% e prevedeva che aumenti al 2,2% per il 2020 (IMF, World Economic Outlook Update, January 2020). Nel 2020, l’inflazione dovrebbe rimanere bassa e il disavanzo del conto corrente della bilancia dei pagamenti dovrebbe rimanere contenuto. Lo squilibrio macroeconomico più importante per il paese sudamericano riguarderà ancora la finanza pubblica: alla fine dell’anno il disavanzo totale del bilancio pubblico sarà pari al 6,9% del Pil e il debito pubblico arriverà a circa il 95% del Pil (IMF, World Economic Outlook, October 2019). https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/brasile-sara-austerita-espansiva-24989
[16] Istituto Brasileiro de Geografia e Estatistica
[17]https://www.correiobraziliense.com.br/app/noticia/economia/2020/05/15/internas_economia,855091/bolsonaro-veta-r-600-para-pais-solos-e-informais-fora-do-cadunico.shtml
[18]https://www.internazionale.it/notizie/2020/02/11/brasile-governo-poveri
[19] Assolombarda, Report mensile sull’andamento dell’economia brasiliana con alcune considerazioni sull’impatto da Coronavirus. 5 maggio 2020 https://assolombarda.it/servizi/internazionalizzazione/informazioni/brasile-i-principali-dati-macroeconomici-a-maggio-2020
[20] Assolombarda, Report mensile sull’andamento dell’economia brasiliana con alcune considerazioni sull’impatto da Coronavirus. 5 maggio 2020
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