Rapito in Burkina Faso nel 2015 da un gruppo jihadista alleato di Al-Qaeda, l’ostaggio rumeno Iulian Gherguţ è stato rilasciato il 9 agosto.
Arrivato il 9 agosto in Romania, “Iulian Gherguţ è attualmente al sicuro”, ha detto il ministero degli Esteri rumeno, che ha accolto con favore, in un comunicato, il “significativo sostegno” del Marocco. Il presidente rumeno Klaus Iohannis ha anche ringraziato, sul social network X (ex Twitter), i “partner esterni che hanno sostenuto” il suo Paese “in questo difficile calvario”.
Iulian Gherguţ era il più “anziano” ostaggio occidentale ancora nel Sahel. Rapito il 4 aprile 2015 da cinque uomini armati, il suo rapimento è stato da subito rivendicato dal gruppo jihadista Al-Mourabitoune, che subito dopo si è unito ad Al-Qaeda nel Maghreb islamico (AQIM). Gherguţ lavorava come agente di sicurezza a guardia di una miniera di manganese in Burkina Faso, vicino al confine con il Mali. In passato aveva lavorato anche per Pan African Minerals, una società allora controllata da Timish Corporation, la società dell’uomo d’affari rumeno Frank Timiş.
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Gherguţ è arrivato in Romania con un volo speciale. Secondo le procedure, entrerà in un periodo informativo in cui gli ufficiali dello stato rumeno cercheranno di scoprire da lui cosa è successo durante gli otto anni di prigionia. È stata un’operazione di salvataggio speciale, secondo il Ministero degli esteri di Bucarest.
Il Ministero degli Affari Esteri precisa che il risultato dell’azione compiuta oggi portando nel Paese il cittadino rumeno Iulian Gherguţ è frutto del lavoro svolto da tutte le istituzioni all’interno della cellula di crisi inter-istituzionale.
Foto copertina: l’ostaggio rumeno Iulian Gherguţ è stato rilasciato il 9 agosto.