Mar Caspio: problemi ambientali e rivendicazione delle risorse


Il Mar Caspio è un bacino endoreico situato in mezzo a cinque stati della regione caucasica: Russia, Kazakistan, Turkmenistan, Azerbaigian, Iran. Questo crea delle tensioni a livello geoeconomico tra gli stati, generando ripercussioni anche a livello ambientale.


La colpa è dei cambiamenti climatici

Il Mar Caspio, bacino endoreico[1] situato al confine tra Europa e Asia, sta subendo diversi cambiamenti, per la maggior parte dovuti al problema ambientale che stiamo vivendo sempre più frequentemente.
Secondo alcuni studi, la superficie del lago (in realtà il Mar Caspio è un grande lago) potrebbe diminuire addirittura di oltre un terzo entro il 2100.[2] Attualmente, il Mar Caspio sta vivendo un devastante calo del livello dell’acqua, in continuo peggioramento. Questo è un segnale che il lago perderà almeno il 25% della sua grandezza, lasciando scoperti circa 93.000 chilometri quadrati di terraferma.[3] Questa crisi potrebbe portare ad un ecocidio alla pari di quello del lago d’Aral, a poche centinaia di chilometri a est. La superficie del Caspio ogni anno diminuisce di 7 cm, livello che probabilmente aumenterà.[4]
Tutto questo è la conseguenza drastica del cambiamento climatico. Perché? La superficie del Caspio è isolata, e già si trova a circa 28 metri sotto il livello degli oceani. Il livello di acqua nel Caspio dipende direttamente dalla quantità di acqua che scorre dai fiumi, in particolare dal Volga a nord, dalla quantità di pioggia e dall’evaporazione. Un aumento notevole della temperatura nella regione sicuramente porterebbe all’evaporazione.[5]
Gli scienziati avvertono che sono necessarie azioni a livello globale, come accordi internazionali, per proteggere la flora e la fauna del Caspio e per il sostentamento delle persone che vivono vicino.

Le dispute geoeconomiche

Il processo di regresso delle acque del lago porta alla luce delle incognite ambientali e geoeconomiche per le popolazioni che si spartiscono il Caspio. Effettivamente, sul Caspio si affacciano cinque stati: Russia, Kazakistan, Turkmenistan, Azerbaigian, Iran. Sono ben tre civiltà che si spartiscono la zona: slavi, turchi, persiani. A volte le relazioni sono pacifiche, altre volte sono tese (per esempio, le tensioni createsi durante la sommossa Kazaka di gennaio 2022).[6]
La competizione si fa più intensa nel campo economico ed energetico. Le dispute principali, infatti, riguardano le delimitazioni marittime delle Zone economiche esclusive (ZEE). Il fondale del Mar Caspio è ricco di giacimenti di gas e petrolio, sui quali i paesi sopracitati cercano di primeggiare per alimentare il loro sviluppo economico.[7]
Kazakistan, Turkmenistan e Azerbaigian spingono per il riconoscimento del Caspio come “mare” e non più come “lago”, cosicché possano essere applicate le regole del diritto internazionale alle acque caspiche e possano essere sfruttate le sue risorse. In questo caso, l’entrata in vigore della legge marittima consisterebbe nel rivendicare, per ogni stato, una ZEE estesa fino a trecento miglia nautiche dalla costa. Poiché il Mar Caspio non è così esteso, le ZEE dei cinque stati confinanti con il Caspio si sovrapporrebbero.[8]  

Il caso della grande baia di Garabogazköl (Turkmenistan)

La gestione idrica, ittica e dell’industria del sale è particolarmente difficoltosa. La baia di Garabogazköl, di proprietà del Turkmenistan, è costantemente caratterizzata da una fluttuazione dei livelli dell’acqua (si parla del livello dell’acqua perché non ci sono maree) che generano grossi problemi idrici. La paura è che la baia si prosciughi, come è successo con il lago d’Aral. Per evitare questo problema, nel 1980 le autorità sovietiche decisero di separare il Mar Caspio dalla sua appendice tramite una diga artificiale. Però, gli accumuli di sale nella baia, trasportato nell’entroterra dal vento, hanno causato ingenti danni ambientali con inaridimento della vegetazione e riduzione della fauna.[9] Questa crisi obbligò le autorità Turkmene a riaprire la diga nel 1992, permettendo al Garabogazköl di tornare a riempirsi d’acqua.[10]


Note

[1] Bacino senza emissari
[2] Vitale, F. (2021, 4 gennaio). Il Mar Caspio si sta restringendo: colpa del devastante calo dell’acqua, Focus Tech. https://focustech.it/2021/01/04/il-mar-caspio-si-sta-restringendo-colpa-del-devastante-calo-dellacqua-522372
[3] Ibid
[4] Ibid
[5] Ibid
[6] Canali, L. & Mussetti, M. (2022, 19 maggio). Dispute nel Mar Caspio, Limes. https://www.limesonline.com/carta-dispute-nel-mar-caspio-russia-kazakistan-turkmenistan-iran-azerbaigian/127918. Vedi anche Mussetti, M. (2022, 3 maggio). Il Caspio e il sistema dei Cinque Mari, Limes. https://www.limesonline.com/cartaceo/il-caspio-e-il-sistema-dei-cinque-mari
[7] Ibid
[8] Ibid
[9] Ibid
[10] Ibid


Foto copertina: Mar Caspio