Al termine della conferenza di Parigi sul sostegno a Kiev, il presidente francese ha affermato che “non va esclusa la possibilità di uno spiegamento di truppe occidentali sul territorio ucraino per porre fine all’invasione russa”. Ma al Piano Macron dall’UE e dagli alleati della NATO al momento arrivano solo risposte negative.
Il presidente francese Emmanuel Macron ha acceso la miccia e l’Europa ci sta soffiando sopra. Macron durante una conferenza stampa a seguito di un incontro tra vari leader di paesi occidentali proprio sul sostegno all’Ucraina. Rispondendo a una domanda sulla possibilità dell’invio di truppe di terra – oltre che armi e addestramento, come avviene da ormai due anni – Macron ha detto che «faremo tutto quello che è necessario per impedire che la Russia vinca la guerra», e poi ha aggiunto: «Non c’è consenso al momento sulla possibilità di inviare in maniera ufficiale truppe di terra. Ma in termini di opzioni sul campo, non possiamo escludere niente». A due anni dall’inizio dall’invasione su larga scala dell’Ucraina da parte della Russia, questa dichiarazione unilaterale rappresenta un ulteriore passo avanti sulla strada del conflitto diretto, poiché l’ipotesi di un combattimento corpo a corpo tra soldati occidentali e russi in Ucraina non è mai stata ufficialmente affrontata. Le osservazioni hanno suscitato reazioni molto forti in Europa e nel mondo.
Di fronte all’improvvisa svolta del Piano Macron, gli occidentali sono sembrati colti di sorpresa e si sono precipitati a spegnere il fuoco acceso dal presidente francese. Il primo ministro svedese Ulf Kristersson è stato uno dei primi a prendere le distanze dal suo omologo francese sulla questione delle truppe di terra, affermando che “la questione non è attuale” . Egli ha aggiunto che “le tradizioni d’impegno dei Paesi” sulla scena internazionale differiscono l’una dall’altra e che “la tradizione francese non è quella svedese” e “nessun soldato” verrà inviato in Ucraina dai paesi europei o dalla NATO, ha concluso il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Budapest ha mostrato la sua opposizione. “La posizione dell’Ungheria è chiara e ferma: non siamo pronti a inviare armi o soldati in Ucraina. Dobbiamo porre fine alla guerra, non approfondirla e ampliarla “, ha detto il capo della diplomazia, Peter Szijjarto.
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Da Mosca arriva la risposta del Cremlino, il portavoce Dmitri Peskov ha affermato che “non è nell’interesse” dei Paesi occidentali inviare truppe in Ucraina. “Devono esserne consapevoli che si tratta di un nuovo elemento molto importante” nel conflitto. Alla domanda sulla natura della reazione russa in caso di presenza militare in Ucraina, il portavoce ha risposto che “in questo caso non si dovrebbe parlare di probabilità, ma di inevitabilità” di un conflitto diretto.
Foto copertina: French President Emmanuel Macron reviews troops during a military ceremony in the courtyard of the Hotel National des Invalides in Paris, Monday Feb. 19, 2024. (Ludovic Marin, Pool via AP)