Spagna e Argentina al capolinea?


Le relazioni diplomatiche tra la Spagna di Sánchez e l’Argentina di Milei sembrano essere giunte a una svolta critica, con al centro dell’attenzione l’indagine contro la moglie del primo ministro spagnolo.


Antichi legami

Il congresso di Tucumán dichiarò l’indipendenza dell’Argentina dalla Spagna il 9 luglio 1816 e da quel momento, i due Stati hanno mantenuto buone relazioni diplomatiche. Nel 1947, la moglie del Presidente Argentino Juan Domingo Perón, Eva Duarte, compì un tour europeo che incluse una tappa nella Spagna di Francisco Franco. Nel 1960, i due Paesi firmarono l’Accordo sulla Migrazione, regolando e agevolando il flusso migratorio di spagnoli verso l’Argentina. Undici anni dopo, nel 1971, la cooperazione culturale fu rafforzata attraverso un accordo focalizzato sull’educazione, la promozione culturale, il turismo e la creazione di una commissione mista permanente[1]. Nel 1982, il consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite adottò una risoluzione che richiedeva il ritiro immediato delle truppe argentine dalle Isole Falkland. In tale occasione, la Spagna decise di astenersi in presumibile supporto alla ex colonia Argentina[2]. Inoltre, una proiezione nell’ultimo decennio rivela che il “V piano direttore della cooperazione spagnola” 2018-2021 classifica l’Argentina come un partner di cooperazione avanzata, prevedendo un dialogo approfondito su politiche settoriali e programmi di cooperazione tecnica e istituzionale[3]. Per concludere, sono numerosi i campi in cui i due Paesi collaborano attivamente tra cui sostenibilità, conservazione della biodiversità, cultura, migrazione, parità di genere e molti altri.

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La crisi

L’inizio della crisi tra i due Paesi risale al vertice di Vox in Spagna, durante il quale il Presidente argentino Javier Milei ha lanciato una critica nei conforti del premier spagnolo Pedro Sánchez. Nonostante l’assenza di menzioni dirette, dalle parole di Milei emergono chiari i riferimenti all’attuale situazione di Begoña Gómez e alla reazione del marito Pedro Sánchez.

Il discorso di Milei

Javier Milei, eletto nel 2023 e autoproclamato anarcocapitalista, nel suo discorso durante il vertice del 19 maggio ha aspramente criticato il «maledetto e cancerogeno socialismo»[4]. Ha dichiarato che questa ideologia, mascherata da altruismo, nasconde il peggio dell’umanità: «invidia, odio, risentimento, disuguaglianza di fronte alla legge e assassinio». Infatti, secondo Milei, aprire la porta al socialismo è un invito alla morte. Il discorso, incentrato su una dura critica all’ideologia socialista, ha visto il presidente argentino lanciare un insulto, apparentemente diretto a Begoña Gómez e con un possibile riferimento al marito Pedro Sánchez, seguito dall’ovazione del pubblico. Nonostante Milei non abbia fatto nomi espliciti, il riferimento alla situazione di Begoña Gómez e di suo marito è stato chiaro a tutti. Milei ha definito Begoña Gómez “corrotta” e ha criticato il premier Sánchez per aver impiegato cinque giorni prima di decidere sulla sua permanenza come capo del governo spagnolo, dopo aver appreso dell’inchiesta che coinvolgeva la moglie.

Il confronto

José Manuel Albares, ministro degli esteri spagnolo, ha dichiarato che il comportamento di Milei ha portato le relazioni tra spagna e argentina al loro momento più grave della loro storia recente. Inoltre, ha aggiunto di aver convocato l’ambasciatrice spagnola a Buenos Aires e che la Spagna richiede scuse pubbliche e in caso di un eventuale rifiuto, sarebbero state prese le misure necessarie per tutelare la propria sovranità e dignità.[5]
Durante un’intervista a Todo Noticias del 20 maggio, Milei ha esposto il suo pensiero riguardo all’accaduto, affermando che la reazione di Sánchez porta a un’auto-incriminazione. Milei ha ricostruito quelli che sarebbero stati gli innumerevoli insulti rivolti alla sua persona da parte delle “donne inviate” da Sánchez durante la campagna elettorale come Yolanda Diaz, ora vicepresidente del governo e ministra del lavoro del governo spagnolo. Il presidente argentino ha dichiarato di non aver mai personalmente menzionato la moglie del primo ministro spagnolo, Begoña Gómez, e ha aggiunto che quest’ultima non è una funzionaria del governo. Pertanto, secondo Milei, Sánchez tratterebbe lo Stato come se lui e la moglie ne fossero l’incarnazione stessa, per lui un chiaro segno di totalitarismo. Il presidente argentino ha criticato l’uso di un problema personale per compromettere le relazioni diplomatiche tra due nazioni tanto legate. Ha sottolineato che quest’ultime sono costruite dalle persone e non dai loro rappresentanti, quindi nessuno le romperà imponendo la propria realtà. Milei crede che Sánchez stia sfruttando questo evento per distrarre dai problemi interni della Spagna e ha concluso dicendo che non chiederà scusa al premier spagnolo[6].
Il 21 maggio, Alberes ha annunciato il ritiro dell’ambasciatrice a Buenos Aires, richiedendo scuse pubbliche per quello che è stato interpretato dalle istituzioni spagnole come un assalto alla buona fede e all’ospitalità nei confronti dei rappresentati argentini. La decisione è stata fortemente critica dal presidente argentino[7].

Luce sull’inchiesta

Il 24 aprile, Pedro Sánchez ha pubblicato sul suo profilo Instagram una lettera in cui esprimeva la sua opinione riguardo l’inchiesta aperta contro sua moglie. Nella missiva, Sánchez ha descritto il processo come un chiaro attacco delle destre alla sua carica, sostenendo che Begoña Gómez fosse stata presa di mira non per un crimine commesso, ma in quanto moglie del capo del governo spagnolo. Ha aggiunto che l’attacco non fosse diretto alla sua persona, ma al ruolo istituzionale che ricopre. Esattamente cinque giorni dopo, ha annunciato che avrebbe continuato a svolgere il suo ruolo come Presidente del Governo spagnolo.
Maria Begoña Gomez, presentata come la moglie del capo del governo spagnolo, tra le altre cose è direttrice della cattedra straordinaria di trasformazione sociale e competitiva all’università Complutense di Madrid.

Manos limpias

Sul proprio sito web, Manos Limpias viene presentato come un sindacato indipendente che protegge i diritti dei suoi membri nel settore pubblico e privato, promuovendo trasparenza, giustizia e integrità nelle istituzioni pubbliche. Combatte la corruzione politica ed economica per salvaguardare l’interesse pubblico. Il suo fondatore, Miguel Bernad è un avvocato ed ex politico spagnolo, segretario del Frente Nacional dal 1989 fino alla sua dissoluzione nel 1993[8].
Per quanto riguarda l’inchiesta contro Begoña Gómez, il sito web del sindacato rimanda a un articolo di ESdiario che spiega che il sindacato Manos Limpias ha presentato una denuncia contro Begoña Gómez, moglie del presidente spagnolo Pedro Sánchez, accusandola di traffico di influenze per aver raccomandato l’azienda Barrabés per contratti pubblici. Secondo quanto riportato nell’articolo, Barrabés avrebbe registrato un enorme incremento di fatturazione sotto il governo Sánchez. Nella denuncia si sostiene che Gómez abbia usato la sua posizione per favorire l’azienda e altri imprenditori amici, influenzando le decisioni dei funzionari pubblici. Il caso sta sollevando dubbi sulla gestione delle influenze e l’imparzialità delle istituzioni pubbliche[9]. Il 3 maggio, le accuse vengono ampliate assicurando che Pedro Sanchez sia un «conoscitore, complice e collaboratore necessario» degli affari di sua moglie[10].
A gestire il caso è il tribunale di istruzione numero 41 di Madrid, e il suo responsabile, Juan Carlos Peinado, ha recentemente spinto avanti l’indagine portando alla luce sei nuovi testimoni. Attualmente, il tribunale provinciale di Madrid ha stabilito di rifiutare la richiesta di archiviazione del caso, ma i giudici hanno anche affermato che la denuncia presentata da Manos Limpias contiene «dati sbagliati» e parti «inverosimili»[11].


Note

[1] «Argentina.gob.ar», Argentina.gob.ar, consultato 27 maggio 2024, https://www.argentina.gob.ar/.
[2] UN Security Council (37th Year: 1982), «Resolution 502 (1982) /: Adopted by the Security Council at Its 2350th Meeting, on 3 April 1982.», 3 aprile 1982, https://digitallibrary.un.org/record/34455.
[3] Oficina de Información Diplomática del Ministerio de Asuntos Exteriores, Unión Europea y Cooperación, «1.3. Indicadores sociales. 2023», Argentina, s.d., 4–5.
4-[5] «José Manuel Albares, en su comparecencia de rechazo a las palabras de Milei este domingo – Vídeo Dailymotion», Dailymotion, 19 maggio 2024, https://www.dailymotion.com/video/x8yqjp6.
[6] Javier Milei: «No le voy a pedir disculpas a Sánchez», 2024, https://www.youtube.com/watch?v=WOKSyAwQON0.
[7] MILEI | Albares: «Retiramos a nuestra embajadora en Argentina definitivamente» | EL PAÍS, 2024, https://www.youtube.com/watch?v=yICWB_69ylw.
[8]  Joaquín Prieto e Ferran Sales, «Bernad: “Nuestro objetivo son los ayuntamientos”», El País, 10 dicembre 1989, sez. España, https://elpais.com/diario/1989/12/10/espana/629247611_850215.html.
[9] Francisco Mercado, «Begoña denunciada ante la justicia por tráfico de influencia – ESdiario», Esdiario, 9 aprile 2024, https://www.esdiario.com/investigacion/91786506/begona-escandalo-sanchez-goblalia-barrabes.html.
[10] Reyes Rincón, «Manos Limpias amplía su denuncia contra Begoña Gómez», El País, 3 maggio 2024, https://elpais.com/espana/2024-05-03/manos-limpias-amplia-su-denuncia-contra-begona-gomez.html.
[11] El País Agencias, «La Audiencia de Madrid avala la investigación a Begoña Gómez, pero pone límites al juez», El País, 29 maggio 2024, https://elpais.com/espana/2024-05-29/la-audiencia-avala-la-investigacion-a-begona-gomez-y-obvia-el-informe-de-la-uco-que-no-ve-delito.html.


Foto copertina: Il presidente dell’Argentina Milei e il presidente della Spagna Sanchez