Negli ultimi anni la Repubblica Popolare Cinese ha instaurato alleanze con vicini regionali. Ad esempio dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, ha rafforzato i rapporti con Mosca, esigenza essenziale per Pechino per poter avanzare la competizione con gli Stati Uniti. Allo stesso modo ha consolidato i rapporti con i Paesi che fanno parte dell’Associazione delle Nazioni del Sud-est Asiatico (ASEAN)[1].
A cura di Marco Langiu
La Repubblica Popolare e i rapporti con l’ASEAN
In primo luogo, i rapporti tra la Cina e le nazioni del Sud-Est asiatico si sono rafforzati da un punto di vista economico. È un esempio il Regional Comphrensive Economic Partnership (RCEP) firmato da 15 Paesi tra cui Repubblica Popolare Cinese, Giappone, Corea del Sud, Nuova Zelanda, Australia più Paesi membri dell’Associazione del Sud-est asiatico. È un accordo di cooperazione regionale in cui non sono presenti gli Stati Uniti, che ad oggi rappresenta circa il 30% del PIL mondiale ($26,2 miliardi di dollari)[2].
L’obiettivo di questo accordo è quello di aumentare il commercio e favorire gli investimenti nell’area dell’Asia-Pacifico nei settori di beni e servizi e delle piccole e medie imprese creando una zona di libero scambio. Dal punto di vista cinese si tratta di un’opportunità per rafforzare l’influenza nell’ambito del progetto “One Belt Initiative”.
Il Regional Comphrensive Economic Partnership ha una fondamentale importanza sia per la stessa Cina in quanto le ha consentito di espandere le proprie le esportazioni nell’area dell’Asia-Pacifico[3].
Le relazioni tra la Cina e l’ASEAN si basano anche sui rapporti che intercorrono nel Mar Cinese Meridionale definiti dai Codici di Condotta (CoC) definiti tra le parti anche se non rispettati negli ultimi anni a seguito delle rivendicazioni territoriali dei diversi Paesi nell’area prima fra tutte la Cina[4].
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I rapporti tra Cina e Russia
Storicamente i rapporti tra Cina e Russia sono stati altalenanti. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, il modello cinese era vicino al modello comunista dell’allora Unione Sovietica. I due paesi dell’Asia divenuti comunisti svilupparono le proprie relazioni sotto la leadership di Mao Zedong e Stalin, ma dopo la morte di quest’ultimo emersero importanti divergenze. Da una parte la Cina accusava l’Unione Sovietica di essere un paese revisionista, definendola “socialimperialista”. Dall’altra l’Urss accusava la Cina di anticomunismo. I rapporti tra Unione Sovietica e la RPC si complicarono a partire dagli anni ’60, arrivando ad uno scontro aperto per i confini tra i due Paesi, nel 1969 sul fiume Ussuri. Questo scontro si verificò per la rivendicazione della Cina di una piccola isola, per i cinesi “Isola Preziosa”. Più che scontro aperto si trattarono di una serie di schermaglie da parte dei due eserciti che durarono per poche settimane, ma le due potenze risolsero la disputa solo nel maggio del 1991, quando l’Urss riconobbe quell’isola come cinese[5].
Attualmente invece, le relazioni sino-russe si sono rafforzate in particolare dopo scoppio della guerra in Ucraina del febbraio 2022. Nonostante ciò, questo rafforzamento delle relazioni in funzione antioccidentale ha portato molti studiosi a definire questa partnership sfavorevole per la Russia, avvantaggiando invece, la stessa Cina[6]. Nonostante le relazioni sino-russe proseguano in vari settori come quello energetico e militare[7] – dove la stessa RPC pare intenzionata a mantenere il primato commerciale – quest’ultima non voglia privarsi delle relazioni economico-commerciali con l’Occidente. Invece la Russia vedrebbe la Cina come un ancora di salvataggio, tanto economica quanto diplomatica, verso la quale ha interessi da coltivare. A lungo termine questa partnership potrebbe divenire difficoltosa in quanto ci sono diversi punti di attrito tra le due potenze come la questione dei confini e la questione siberiana, menzionata in precedenza[8].
L’alleanza con le Isole Salomone
La Cina per assicurarsi uno spazio di manovra ha esteso anche la sua influenza nelle Isole Salomone, Stato insulare del Pacifico meridionale. Quest’alleanza deriva da un cambiamento nella politica estera delle isole Salomone, cui il governo del Primo Ministro Sogavare, nel 2019 ha deciso di intraprendere relazioni diplomatiche con la repubblica Popolare Cinese (quindi non riconoscendo più le relazioni con Taiwan)[9].
Si tratta di un accordo di sicurezza tra la RPC e le Isole Salomone, accordo per la Cina utile a estendere la propria influenza nella regione mentre per lo Stato insulare rappresenta un’opportunità favorevole di sviluppo attraverso investimenti economici[10].
Note
[1] China Briefing, from Dezan Shira and Associated–https://www.china-briefing.com/doing-business-guide/china/why-china/china-s-international-free-trade-and-tax-agreements.
[2] Ibidem
[3] How the RCEP Has Benefitted China: Initial Findings from 2022- Posted by China Briefing, Written by Yi Wu, May 16, 2022.
[4] Per la quinta volta in un mese Cina e Filippine si sono accusate a vicenda di uno scontro tra navi nel mar Cinese Meridionale, il Post, sabato 31 Agosto 2024- https://www.ilpost.it/2024/08/31/cina-filippine-scontro-navi-mar-cinese-meridionale/
[5] Quando, come e perché Russia e Cina si sono fatte la guerra nel corso della storia, Boris Egorov, 09 Set. 2020 https://it.rbth.com/storia/84918-quando-come-e-perch%C3%A9-russia
[6]Cina-Russia: i molti limiti della partnership senza limiti, by R.Menotti, Mar 23, 202 https://aspeniaonline.it/cina-russia-i-molti-limiti-della-partnership-senza-limiti/
[7]La Cina arma la Russia in Ucraina- Il grafico del giorno- 30 Aprile 2024https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/la-cina-arma-la-russia-in-ucraina-172260 [8] La partnership tra Russia e Cina, spiegata, Federico Giuliani, 7 Febbraio 2023, https://it.insideover.com/schede/politica/la-partnership-tra-russia-e-cina-spiegata.html
[9] Solomon Islands signs controversial policing pact with China, The Guardian by Reuters, Tue 11 Jul 2023 – https://www.theguardian.com/world/2023/jul/11/solomon-islands-signs-controversial-policing-pact-with-china.
[10]Ibidem
Foto copertina: Il presidente russo Putin e il presidente cinese Xi Jinping