CasaPound Italia


Con “CasaPound Italia – Fascisti del terzo millennio”, Mimesis edizioni, Elia Rosati spiega lo sviluppo delle nuove destre


 

Elia Rosati (1980), svolge attività didattica e di ricerca presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Milano. Dal 2016 è anche docente a contratto presso il Dipartimento di Studi Storici. Il suo terreno di ricerca politologica e storiografica è l’Italia Repubblicana ed in particolare la destra neofascista dal dopoguerra ad oggi.

Il volume di Elia Rosati, basato su un efficace combinato multidisciplinare di rigore storiografico (attraverso fonti di intelligence e giudiziarie, rapporti di centri di documentazione sul razzismo nazionali ed europei, rassegne stampa e interviste a studiosi), approccio sociologico e rigorosa analisi politologica, rappresenta il primo lavoro organico, obiettivo e approfondito, sul fenomeno più dinamico della destra radicale italiana e forse europea: CasaPound Italia. Con queste parole Marco Cuzzi, docente di Storia contemporanea dell’Università degli studi di Milano, introduce il libro di Rosati.
Il tema è scottante, i “fascisti del terzo millennio” come amano definirsi i militanti, non si fermano alla rievocazione anacronistica degli anni del fascismo, ma sono presenti sul territorio, in alcune realtà le sedi del movimento sono diventate presidio di sicurezza e di solidarietà nei confronti dei cittadini italiani emarginati o abbandonati dalle istituzione. E proprio in relazione a questo aspetto, con molta astuzia, i fascisti-del-terzo-millennio, hanno creato reti di sussistenza sociale e culturale che è servita ad allargare la rete di consenso in quella fascia di popolazione che minacciati da crisi economica, insicurezza sociale, precariato, sfruttamento, corruzione e presenza dei c.d. “poteri forti”, vedono il movimento come un interlocutore credibile.


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Rosati, con CasaPound Italia, ripercorre la storia del movimento e la matrice culturale dietro lo sviluppo dei fascisti del nuovo millennio, le differenze e le similitudini con le altre organizzazioni di estrema destra sia in Italia che in Europa. Rosati ne approfondisce anche “le armi della tartaruga frecciata”, cioè i mezzi di comunicazione utilizzati dal movimento per diffondere le proprie idee: dall’attività musicale al produzione culturale, dalle riviste ai libri, fino all’uso dei canali social Facebook e Twitter.

Rosati in “CasaPound Italia” prende poi in esame alcuni episodi gravi relativi ai contatti tra dirigenti iscritti al movimento ed esponenti della criminalità organizzata. Il caso Ostia è stato quello mediaticamente più rilevante, con l’aggressione da parte di Roberto Spada a Daniele Piervincenzi, giornalista della trasmissione di Rai2 Nemo nessuno escluso. Ma non è l’unico caso.
Ma quali sono gli obiettivi di CasaPound? Che rapporto ha con movimenti ancora più a destra del panorama europeo e nazionale? Movimenti come CasaPound, che al loro interno raggruppano persone molto diverse, vanno sciolti o tenuti sotto controllo?


Foto copertina: casapounditalia.org